Tra le cose che non mi aspettavo di quest’anno c’è sicuramente il ritorno di Anima: Gate of Memories I&II, titoli che a suo tempo ho apprezzato e che ho avuto il piacere di analizzare da vicino. Si tratta di un action RPG fantasy, volutamente ispirato ad altre opere, ma fra tutte spicca sicuramente l’ispirazione a Nier di Yoko Taro. Badate bene: il gioco ha una sua identità, risulta anche molto divertente e piacevole da giocare, nonostante il piccolo budget che hanno avuto i ragazzi di Anima Project.
Sono felice di potervene parlare di questa remaster, dato che è l’occasione giusta per far conoscere meglio il progetto!
Anima: Gate of Memories I&II Remaster
Sviluppatore: Anima Project
Distributore: Anima Publishing
Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC
Data di uscita: 07/11/2025
Una storia interessante
La storia del primo gioco ruota tutta attorno alla Portatrice e ad Ergo, quest’ultimo un’entità sigillata all’interno di un libro. Noi siamo degli agenti di un’antica organizzazione chiamata Nathaniel, il cui scopo è quello di respingere il più possibile le forze del male. A inizio narrazione ci troviamo alla ricerca del Byblos, un artefatto che è stato rubato da un’adepta chiamata la Donna in Rosso. Proprio qui partirà il processo alla ricerca di risposte e sul come portare a termine la nostra missione. A stretto filo, il secondo capitolo è fondamentale per la comprensione di alcuni avvenimenti del primo gioco.
Nonostante possa sembrare una premessa banale, il gioco offre una narrazione che tiene incollati per tutta la sua durata. Bisogna dire che in questo caso, essendo disponibili entrambi i giochi nel pacchetto, l’esperienza narrativa risulta ancora più completa. Peccato per la mancanza di contenuti inediti nella storia, in quanto in alcuni aspetti mi sarei aspettato una rivisitazione degli elementi narrativi, offrendo un approfondimento che in alcuni frangenti avrebbe giovato a rendere l’opera migliore.

Un mondo da esplorare nei limiti
Durante la nostra avventura avremo a disposizione diverse aree aperte, che potremo esplorare fino a un certo punto. Ci sono diversi punti enormi che nascondono parecchi segreti, ma fortunatamente il gioco ci permette di tornare sui nostri passi nel caso ci fossimo persi qualcosa. La struttura è funzionale, anche se alcuni ambienti, per quanto grandi, risultano spogli e con pochi elementi interagibili. Da questo punto di vista sarebbe stato meglio avere una struttura più piccola, ma più ricca di contenuti. Purtroppo non gioca a favore del titolo la presenza di poche shortcut e di nessun viaggio rapido che ci permetta di tornare rapidamente in una determinata area.
Il punto forte del gioco è il gameplay. Rispetto alla versione originale, il gameplay risulta molto più fluido, rapido e funzionale. Non sono state modificate le animazioni, ma il framerate più fluido e stabile ha reso l’esperienza decisamente più godibile. Il livello di sfida non è basso, e questo permette di mettersi alla prova anche alla difficoltà normale, con nemici che ci daranno filo da torcere. Dovremo potenziarci attraverso lo skill tree, dove potremo crearci una build personalizzata per affrontare le insidie del mondo di Anima: Gate of Memories.

Un mondo da scoprire
Il mondo di gioco, per quanto alcune volte esageratamente vuoto, presenta anche della verticalità con alcune fasi platform. Da questo punto di vista il titolo presenta delle criticità: non sempre i salti sono precisi e spesso risultano essere ancora oggi macchinosi. In compenso l’esplorazione rimane un punto forte della produzione, perché i diari e l’analizzare gli oggetti risultano essere un elemento fondamentale per proseguire nella storia e avanzare dunque con la narrazione.
Il gioco spesso ci mette davanti ad alcune scelte e, in base a ciò che abbiamo fatto, potremo imbatterci in uno tra vari finali. La struttura a più finali è interessante, ma soprattutto rende l’esperienza di gioco più coinvolgente perché, una volta che avremo conseguito un finale, vorremo saperne di più del mondo di Anima: Gate of Memories.

Una remaster funzionale
Devo ammettere di essere rimasto molto soddisfatto dal lavoro di rimasterizzazione di Anima: Gate of Memories I&II Remaster. Il gioco offre delle texture migliorate, il tutto accompagnato da un’illuminazione più convincente e meno plasticosa rispetto a quella che era presente nel primo capitolo. Il team di sviluppo ha dichiarato di aver rivisto le animazioni e alcune effettivamente risultano più convincenti, mentre altre non mi sembrano aver subito un miglioramento rispetto al passato. Il lavoro di pulizia tecnica del gioco è palese fin dalle prime ore, non sono più presenti i glitch che spesso capitava di incontrare nella versione originale.
Il combattimento risulta decisamente più fluido, anche nei comandi. Poter effettuare delle combo letali con facilità è la cosa che più mi è piaciuta di questa nuova edizione rimasterizzata. Al tutto dobbiamo aggiungere che questa remaster comprende entrambi i titoli, permettendoci di godere della storia tutta di un fiato, svelando così tutti i misteri che Anima: Gate of Memories cela nella sua narrazione.
Uno degli aspetti che meno mi ha convinto è il doppiaggio inglese, molto generico e che spesso presenta delle voci non proprio azzeccate per i personaggi interpretati. In compenso la colonna sonora è piacevole e funzionale all’interno del contesto narrativo. Nulla di cui lamentarmi per la localizzazione in Italiano dei testi, ben curata.

Commento Finale
Posso dire che Anima: Gate of Memories I&II Remaster è un buon prodotto e si tratta dell’occasione giusta per recuperare due titoli di nicchia con una loro identità e che possono essere di gradimento a chi ha amato Nier. Purtroppo non presenta contenuti inediti per chi li ha già giocati e si sarebbe potuto fare molto di più con le animazioni di gioco, che risultano spesso poco convincenti.

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