A Giugno ebbi l’occasione di parlarvi della demo di Eternights, che fu rilasciata in occasione dello Steam Next Fest. Sono passati tre mesi da allora e sono qui per riparlarvi finalmente del gioco completo. Ciò che colpisce di Eternights è come il titolo sia stato sviluppato da Studio Sai, un team di sole dieci persone. E non solo sono riusciti a rilasciarlo su PC, PlayStation 4 e PlayStation 5, ma lo hanno fatto in anticipo rispetto a quanto inizialmente previsto.
Come già vi dissi per la mia anteprima, il creatore del titolo è stato ispirato, tra le altre cose, anche dalla serie Persona. Una parte integrante dell’avventura, infatti, sarà creare legami con i nostri compagni. Nonostante l’ispirazione, però, non ci troviamo di fronte a un RPG a turni: Eternights è infatti un hack ‘n’ slash.
Ho avuto modo di giocare a Eternights proprio nella sua incarnazione PC su Steam, mesi dopo aver provato la demo sulla medesima piattaforma. Visto che il gioco consiglia di utilizzare un controller, ho collegato un pad PlayStation 4 per tutta la durata della mia avventura.
La fine del mondo e l’inizio dell’amore?
Quella che doveva essere una normale estate per il nostro protagonista, a cui potremo dare noi un nome, prende una piega per il peggio. Dopo aver impostato il suo profilo su delle app per appuntamenti con l’aiuto del suo miglior amico Chani, il nostro protagonista si incammina proprio per un’uscita con una misteriosa donna. Nello stesso momento delle persone cominciano a trasformarsi in mostri e delle mura magiche si ergono attorno alla zona della città in cui si trova il nostro protagonista.
Dapprima si rifugia con Chani in un bunker, poi è costretto a fuggire e si imbatte in una idol di nome Yuna, che da subito manifesta dei poteri curativi. Proprio quando la fuga dal bunker ormai compromesso è vicina, una misteriosa figur taglia di netto il braccio destro al nostro protagonista, ed è qui che lui, grazie a un’entità che si presenta a noi come Lux, ottiene un braccio magico con cui finalmente combattere le creature mostruose.
La trama ha un incipit piuttosto veloce e che va dritto al sodo. Nel giro di poco ci ritroviamo a combattere e a farci strada per la città alla ricerca di un modo per prevenire la fine del mondo. Nel farlo non saremo da soli: andando avanti nella storia, oltre a Chani e a Yuna, incontreremo anche Sia, Min e Yohan, i quali, assieme alla già citata Yuna, saranno i nostri possibili interessi amorosi.
Eternights non ha una storia particolarmente profonda, ma estremamente funzionale per portare avanti il gioco nelle sue varie fasi e nei suoi cinque atti totali. In circa una dozzina di ore di gioco ci troveremo davanti ai titoli di coda.
Sono riuscita a ottenere il True Ending, che si può avere se avremo portato il nostro legame con uno dei nostri interessi amorosi al sesto livello (di sette), cosa che io ho fatto proprio con Yuna. Sono rimasta davvero colpita dal finale che ho ottenuto, che è stato decisamente toccante e inaspettato rispetto al tono generale del gioco.
Ehi, modera i toni!
Parlando proprio del tono del gioco, dobbiamo fin da subito fare i conti con il fatto che il nostro protagonista e Chani sono, in parole povere, due depravati. In una dozzina di ore di gioco mi sono ritrovata battute continue e riferimenti al fatto che i due leggano riviste porno. Nonostante la presenza di un sistema di scelte nei dialoghi, è inevitabile che il nostro protagonista diventi un pervertito.
Certo, questa caratterizzazione ci regala dei momenti davvero divertenti nel corso della storia, ma per alcuni potrebbe risultare decisamente eccessivo.
Personalmente avrei voluto un po’ di controllo sulla caratterizzazione del protagonista, soprattutto per la già citata presenza di un sistema di scelte nei dialoghi. Le possibilità limitate non riguardano soltanto la caratterizzazione del nostro protagonista: se portiamo il legame con uno dei personaggi al sesto livello, in automatico partirà una relazione con loro. Tutte le interazioni, sia durante gli eventi con i personaggi che durante la storia, lasciano intendere che c’è un interesse reciproco tra il protagonista e tutti gli altri, Chani escluso.
Colpisci, schiva, QTE
Eternights è un Hack ‘n’ Slash dove il tempismo è essenziale per poter proseguire. Abbiamo infatti una barra che si caricherà di un po’ ogni volta che faremo una combo completa, ovvero chiudendola premendo R1, o quando faremo una schivata perfetta. Anche colpi di grazia, parate e le abilità sbloccabili con tre dei nostri interessi amorosi contribuiscono a caricare questa barra. Una volta caricata, sarà possibile eseguire un attacco elementale: in questo è richiesto il nostro tempismo per dei Quick Time Event, nei quali dovremo premere Quadrato al momento giusto, oppure premerlo due volte.
Questo attacco elementale, oltre a infliggere molto danno soprattutto nelle fasi avanzate di gioco, serve anche per rompere le barriere che circondano determinati nemici. Questi presentano sulla loro barra della vita uno scudo che può essere unico o diviso in più parti: in più parti è diviso, più attacchi elementali serviranno per rompere la barriera. Mentre i nemici sono protetti dalla barriera sono totalmente immuni ai nostri attacchi. Inoltre è necessario effettuare un attacco elementale opposto all’elemento nemico per poter spezzare con successo la barriera.
Se da un lato Eternights propone un gameplay semplice, ma anche divertente, dall’altro purtroppo è molto ripetitivo. Ci ritroviamo a combattere poche tipologie di nemici e, una volta imparati i loro pattern di attacco, sconfiggerli diventerà una passeggiata. Bene o male i combattimenti, compresi quelli contro i vari boss, hanno sempre lo stesso schema da seguire, senza particolari variazioni.
Inoltre ho notato durante la mia esperienza che spesso il timing per la schivata perfetta non è preciso. In teoria la schivata perfetta avviene quando premiamo l’apposito tasto non appena i nemici hanno un’aura rossa attorno. In realtà spesso mi sono ritrovata a farla premendo il tasto troppo in anticipo, prima ancora che il nemico potesse iniziare a muoversi per l’attacco. Altre volte, pur beccando il timing che in teoria dovrebbe essere giusto, mi sono vista negare sia la schivata perfetta che quella normale, prendendo del danno che non avrei dovuto subire.
Di puzzle e di difficoltà
Nei dungeon di Eternights si trovano spesso dei puzzle, i quali possono essere di vario tipo. Per farvi un esempio, quello dell’Atto 4 contiene sia delle immagini divise a blocchi da rimettere in ordine, sia altri di natura numerica. Questi non sono mai particolarmente difficili, e anzi aiutano a spezzare il gameplay che, come già vi ho detto, purtroppo tende a essere monotono nella sua esecuzione.
Per quanto riguarda invece i livelli di sfida offerti per i combattimenti, Eternights ha tre opzioni che vanno da Facile a Difficile. Personalmente l’ho giocato a Normale per quasi tutto il tempo, trovandolo abbastanza bilanciato. Ci sono dei momenti in cui il gioco ci lancia contro un numero non indifferente di nemici, e queste situazioni richiedono la massima attenzione per non incappare in un Game Over.
Ho provato anche la difficoltà più alta, e i nemici sono decisamente più spietati. Un timing sbagliato per la schivata perfetta può arrivare a costarci la vita.
Costruire legami
Fatta esclusione per il primo e per l’ultimo atto, i tre centrali vedono il gameplay diviso tra l’esplorazione del dungeon di turno e gli elementi da Social Sim. Le nostre giornate saranno divise in due fasi: giorno e sera. In quella giornaliera possiamo andare nel dungeon di turno, allenarci con uno degli interessi amorosi o portare avanti il legame di un grado, oppure aumentare le nostre Statistiche Sociali da Chani, azione che ci farà avere un bel +6 alla statistica scelta.
Durante la fase serale, invece, possiamo sempre aumentare le Statistiche Sociali da Chani, oppure possiamo allenarci con uno degli interessi amorosi o portarlo/a a cercare delle risorse.
Cercare delle risorse può sembrare un’azione utile solo a qualche interazione in più, e invece è utilissima per proseguire nel gioco. Cercare le risorse infatti ci garantisce sia un aumento dei parametri come attacco, difesa o PV, e inoltre ci garantisce ogni volta quattro punti di Essenza Bianca. Quest’ultima serve a sbloccare le abilità sull’albero delle abilità del nostro interesse amoroso. Per sbloccare le abilità dall’albero del protagonista, invece, serve l’Essenza Nera, ottenibile sconfiggendo determinati nemici.
Che sia durante un evento per aumentare il livello con un personaggio, o durante i dialoghi della storia, le nostre risposte nei dialoghi possono migliorare di un punto una determinata Statistica Sociale. Queste statistiche si dividono in Espressione, Accettazione, Coraggio e Fiducia, e ognuna ha quattro livelli. Per andare avanti nel legame con uno dei nostri interessi amorosi ci sarà chiesto delle volte di raggiungere un determinato livello. Ad esempio, per portare il legame con Yuna al massimo mi è stato chiesto di portare l’Espressione al livello più alto.
Tra ispirazione e tecnicismi
Da un lato Eternights si distingue con una direzione artistica piuttosto ispirata, sia per le ambientazioni di gioco, sia per i design dei nemici e del cast di personaggi. Fatta eccezione per il nostro protagonista, il quale risulta più blando, tutti gli altri hanno un design piuttosto riconoscibile e ben realizzato.
Dall’altro lato, invece, ci sono alcuni inciampi nella realizzazione dei modelli poligonali. Tutti i personaggi, infatti, hanno delle espressioni facciali che risultano piuttosto strane soprattutto nella zona della bocca. Queste poi non si vedono solo nei modelli poligonali, ma anche durante i dialoghi in basso a sinistra. Per i dialoghi avrei infatti preferito delle illustrazioni piuttosto che di nuovo il modello poligonale. Molto belle da vedere, invece, le illustrazioni presenti in alcune scene e le animazioni tradizionali.
A livello tecnico, invece, non ho avuto problemi di alcun tipo nel giocare a Eternights, nemmeno nelle situazioni più concitate. Ho potuto giocare tranquillamente con i settaggi più alti senza avere cali di frame rate o altre tipologie di problemi.
Eternights è stato doppiato in inglese, in giapponese e in coreano, e in tutte e tre le lingue è stato svolto un buon lavoro. Per quanto riguarda invece la localizzazione dei testi, questi sono disponibili anche in italiano. Rispetto alla demo, come c’era da aspettarsi, non ho trovato errori particolari se non due di battitura. Alcune volte però alcune frasi mi sono sembrate un po’ forzate e letterali, alcune volte perdendo nella traduzione il loro senso originale.
Fine della corsa
Eternights non è un gioco perfetto, anzi, ha vari inciampi sul gameplay alla lunga monotono e su un comparto tecnico da perfezionare. Tuttavia, penso che il lavoro svolto da Studio Sai sia davvero encomiabile. Un team di sole dieci persone è riuscito a portare a termine un progetto decisamente ambizioso, rilasciandolo senza problemi tecnici anche nelle situazioni più concitate.
È stata messa cura nei vari eventi con il cast di personaggi e sono presenti tanti piccoli momenti davvero memorabili, compreso un True Ending davvero toccante e che rappresenta uno dei punti più alti dell’intera narrazione.
Già senza mettere in conto il prezzo irrisorio a cui è stato rilasciato, consiglierei Eternights agli amanti di Persona e, più in generale, a coloro che apprezzano gli elementi di Dating Sim!
Eternights
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7.3/10
Riassumendo
Eternights offre delle idee interessanti e dei momenti davvero memorabile. Una buona prima prova per Studio Sai!