In questi giorni ho avuto il piacere di provare in anteprima una build di Flintlock: The Siege of Dawn. Si tratta di un prodotto che mi ha incuriosito fin dal suo annuncio, dato che si tratta di un gioco di ruolo con componenti action. Lo sviluppo è stato affidato allo studio neozelandese A44 Games, che hanno anche sviluppato Ashen.
La versione che ho provato è durata all’incirca due ore, e ho cercato di provare quante più cose possibili disponibili nel mondo di gioco in questa build. Adesso che è possibile farlo, vi parlo della mia esperienza e di cosa me ne è parso in questa prima prova ravvicinata con il gioco!
L’Umanità ha bisogno di aiuto
La storia ruota tutto attorno a Nor Vanek, un membro di spicco tra le fila dell’esercito della Coalizione. A inizio gioco ci troveremo nel bel mezzo di un grosso conflitto: dovremo infatti attraversare le orde dei morti che stanno riempiendo le trincee. Nel farci largo per aprirci la strada, raggiungeremo insieme ai nostri compagni d’armi un grande portale, il quale ci blocca la via.
Quello che la nostra protagonista non sa è che il portale è una grande barriera, che serve a tenere sigillata una divinità malefica. Distruggendolo, la nostra eroina condannerà il mondo a essere assediato dalla furia degli Dei, portando la città di Dawn quasi alla caduta.
Proprio quando sembra tutto perduto e finiremo in una grande caverna dopo esserci caduti, incontreremo Enki. Si tratta di una volpe, nonché divinità, che condivide lo stesso desiderio di Nor Vanek: uccidere gli Dei una volta per tutte. La creatura ha le fattezze di una volpe e ha una grande conoscenza del mondo, soprattutto su tutto ciò che riguarda le divinità.
Nella versione di prova che ho avuto modo di giocare, Enki si è rivelato un buon compagno e ha permesso di conoscere meglio il mondo attorno a noi grazie alle informazioni che ci fornisce.
La premessa della trama è molto interessante, soprattutto perché abbina l’epoca napoleonica a un’ambientazione dark fantasy, proponendo una narrazione piacevole da seguire. Al momento, per quanto non abbia potuto provare molto, la qualità della narrazione mi è sembrata promettente e valida. Se la qualità dovesse rimanere tale nel prodotto finale, ci troveremmo davanti un racconto avvincente.
Fuoco alle polveri
Il gameplay offre un’esperienza molto simile a quella di un Soulslike, tanto che gli sviluppatori lo definiscono un Soulslite a tutti gli effetti. Avremo a disposizione un’arma principale e una da fuoco, che potremo alternare. Con la nostra arma principale potremo infliggere ingenti danni e realizzare combo devastanti, alternando attacchi leggeri e pesanti.
L’arma da fuoco sarà utile per sbaragliare la difesa nemica: premendo il grilletto al momento giusto mentre un nemico ci attaccherà, lo stremeremo e sarà scoperto ai nostri attacchi.
Non poteva mancare il contrattacco, che richiede di premere la parata con il giusto tempismo durante l’attacco nemico. Nel caso di riuscita, infliggeremo un duro colpo al nemico davanti a noi.
Nella versione che ho avuto modo di provare ho sbloccato una seconda arma, un fucile che richiede di essere ricaricato ad ogni colpo. Questo permette di infliggere ingenti danni se si colpiscono i punti giusti dei nemici.
Varietà nel combattimento
Una volta che avremo trovato Enki, anche lui combatterà con noi in battaglia. Utilizza attacchi magici che ci aiutano a oltrepassare le armature nemiche, le quali richiederanno di essere distrutte prima di poter infliggere del danno. Ho trovato i comandi molto semplici e intuitivi, simili a quelli di altri prodotti dello stesso genere. Anche la difficoltà è molto accessibile, non puntando a punire il giocatore in modo eccessivo.
Rispetto a quanto accade nei titoli From Software, le “anime” di Flintlock: The Siege of Dawn, chiamate qui Reputazione, servono anche per apprendere le abilità della nostra eroina. Allo stesso tempo, come nei titoli dello stesso genere, sono anche la nostra moneta per l’acquisto di equipaggiamenti e oggetti.
Durante gli scontri potremo ottenere più Reputazione in base alle combo effettuate. Premendo inoltre l’apposito tasto col giusto tempismo, potremo ottenere un moltiplicatore. Se verremo colpiti prima di incassare i nostri punti, c’è una grande probabilità di perderli tutti.
Un mondo oscuro
Il mondo che ci viene proposto è molto vasto, e lo si vede già dalla piccola porzione che ho potuto provare. Le mappe sono ben strutturate e hanno molti elementi con cui poter interagire.
Una cosa che ho apprezzato è la possibilità di distruggere dei muri posizionando dei barili con polvere da sparo e colpendoli con la nostra arma da fuoco. Spesso le caverne del gioco sono divise in più percorsi che, se riusciremo a esplorare per bene, ci ricompenseranno con dell’ottimo loot.
Con la versione PC da me provata non ho riscontrato problemi di alcun genere; il gioco girava fluido e senza nessun intoppo con i settaggi al massimo. Il gioco dispone pure del Nvidia DLSS, per garantire la massima esperienza sulle schede grafiche di nuova generazione.
Personalmente ho testato il tutto su una RTX 4060 ottenendo delle prestazioni eccezionali, segno di un grande lavoro di ottimizzazione da parte del team di sviluppo, nonostante io abbia provato solo una piccola porzione di gioco.
Graficamente il gioco è piacevole da vedere, con uno stile unico e ben caratterizzato. I modelli poligonali sono ben curati, ricchi di dettagli che richiamano l’epoca napoleonica. C’è qualche texture curata marginalmente, ma si tratta pur sempre di una versione di prova e non ancora definitiva.
Prova promossa!
Questa prima prova ravvicinata di Flintlock: The Siege of Dawn mi ha convinto. Il prodotto di A44 Games è interessante, grazie a un gameplay che fa carico del genere a cui appartiene e cerca di proporlo nel suo massimo splendore. Allo stesso tempo, la storia di Nor Vanek si prospetta molto interessante e non vedo l’ora di saperne di più con il gioco completo!
Vi consiglio di tenere d’occhio questa produzione, soprattutto se siete amanti dei Soulslike in una formula più ampia!
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