Green Oaks
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Green Oaks è il GDR da tavolo che non ti aspetti

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Quando pensiamo a un GDR da tavolo, senza pensare a un gioco specifico, il primo pensiero nell’immaginario comune va verso personaggi eroici in armatura scintillante e pronti a uccidere un drago. Altrimenti possiamo pensare a netrunner o a vampiri, o anche ai sopravvissuti delle terre di Sine Requie. Si tratta in ogni caso di immaginari ben lontani dalla vita reale.
Ebbene, Fumble GDR ha ben pensato di contraddirci tutti creando Green Oaks. Perché essere l’eroe, o l’antieroe, di turno quando possiamo interpretare un gruppo di anziani in una casa di riposo? Sembra un’idea assurda, eppure Fumble GDR riesce a farla funzionare alla perfezione con il suo manuale, o meglio, la sua brochure dedicata alla struttura di Green Oaks e alle avventure che potremo creare per i suoi anziani tutto tranne che ordinari.

Per giocare a Green Oaks ci serviranno il manuale, delle schede per i giocatori e un mazzo da briscola. Come ci dice la brochure, “Non si usano dadi, perché gli unici dadi veri sono i dadi da sei, e con quelli ci si fanno i giochi di guerra con le miniature o Risiko. Gli altri dadi invece vengono usati dai giovani per giocare a fare i vampiri che brillano.”.
Non ci servirà nemmeno chissà quale preparazione, perché possiamo imbastire una sessione di gioco con il sistema denominato C.A.N.T.I.E.R.E., affidandoci al cuore delle carte per scegliere temi della sessione e tratti dei nostri anziani.

Finora ho avuto modo di leggere il manuale, che era incluso in un bundle per una raccolta fondi per l’Emilia Romagna a cui ho contribuito. Nel leggerlo sono rimasta molto colpita dalla struttura del gioco semplice e allo stesso tempo davvero divertente, e non ci vorrà molto prima che acquisti anche l’edizione retail per averla sempre a portata di giocata.

Spocchia e Fastidio, il sale della vita del nostro anziano

Ogni anziano residente nella struttura di Green Oaks avrà tre caratteristiche che riassumono chi è, dette Descrittori. Oltre a nome e a soprannome, infatti, la sua identità sarà condensata in: ex ___, ___ in pensione con l’hobby del ___. Un esempio nella brochure è quello di una “Ex serial killer, spia in pensione con l’hobby della sartoria”. Insomma, già da qui si può capire che gli anziani che ci troveremo a interpretare saranno tutto tranne che ordinari. Con il sistema C.A.N.T.I.E.R.E. i giocatori potranno estrarre tre carte dal mazzo di briscola per determinare i tre Descrittori.

Sempre con il sistema C.A.N.T.I.E.R.E., possiamo imbastire facilmente una trama per la partita estraendo tre carte e consultando i risultati nella brochure. Fatto questo ogni personaggio dovrà dirci un Pettegolezzo sulla struttura di Green Oaks, come alieni nello scantinato o un complotto degli infermieri per trasformare gli anziani in zombie. Dovremo prima determinare quale sarà il seme della briscola, e poi estrarre per vedere quale Pettegolezzo sarà vero o falso. Se pescheremo una carta del seme della briscola allora il rumor sarà vero, altrimenti no. Non è però detto che i Pettegolezzi falsi lo siano del tutto: magari gli infermieri vogliono trasformare gli anziani in rettiliani!

In base ai successi e ai fallimenti durante le azioni, determinati dal pescaggio o meno del seme della briscola, conferiamo ai giocatori rispettivamente punti Spocchia o Fastidio. Una volta accumulata abbastanza Spocchia, l’anziano potrà azzerare i punti e generare un Pettegolezzo, che potrebbe incidere anche non poco sugli eventi. Accumulando abbastanza Fastidio, invece, l’anziano può fare una Scenata per pescare un’altra carta o per trasformare automaticamente il fallimento in un successo.

Io e Clowen non discutiamo mai, tranne a quanto pare su quali carte da briscola usare. Lui è per quelle siciliane, io per queste napoletane qui nell’immagine. Vedremo chi l’avrà vinta, ma Fumble GDR nel suo manuale concorda con me usando quelle napoletane!

Un soggiorno a Green Oaks indimenticabile

Come vi dicevo l’altro giorno per Sine Requie, adoro quando vengono usati sistemi alternativi ai dadi. La casualità maggiore offerta dalle carte è un qualcosa che apprezzo. E in un gioco come Green Oaks, dove le partite sono all’insegna di vicende assurde e anziani incredibili, la maggiore casualità data dalle carte è un pregio non indifferente.

Già solo leggendo con cura il manuale vedo il potenziale infinito che può avere Green Oaks per movimentare le mie serate in cui magari ho voglia di un GDR da tavolo senza avere il tempo di prepararmi una sessione. È utile anche per variare un po’ mentre si è nel corso di una campagna più longeva.
Al momento sto portando avanti una campagna di Dungeons & Dragons 5e di Tomb of Annihilation, e non sarebbe male passare dai non-morti (vista anche la mia recente esperienza con Sine Requie Anno XIII 2e) a dei simpatici anziani in una casa di riposo all’insegna dell’assurdo!

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Written by
Sofia Marotta

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.

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