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METAL GEAR SOLID: Master Collection Vol. 1 – Recensione

Ci sono giochi che hanno segnato nel bene o nel male il mondo videoludico, e tra questi c’è sicuramente Metal Gear Solid, la leggendaria serie creata da Hideo Kojima mentre lavorava per Konami. Non siamo in pochi ad avere in testa la voce di Alessandro Ricci nel ruolo di Solid Snake mentre impreca per l’ennesima volta il suo “Dannazione!”.

Fortunatamente il ricordo di un un’epoca passata è stato ravvivato dalla stessa Konami, che ha deciso di creare una nuova Collection dedicata alla serie di Metal Gear Solid, rilasciandone un primo volume. In questa raccolta troviamo i primi tre capitoli della serie Solid, i due titoli per MSX e Snake’s Revenge.

Preso dalla nostalgia, ho affrontato tutti i capitoli dedicati a entrambi gli Snake presenti in questa Collection e sono finalmente pronto per parlarvene nel dettaglio in questa recensione!

Metal Gear Solid

Una telecamera di sicurezza?

All’interno dell’offerta videoludica della Collection troviamo il primo Metal Gear Solid, che ci mette nei panni di Solid Snake pronto a sgominare una testata nucleare, trovandosi ad affrontare il Metal Gear Rex e non solo. Eviterò di parlarvi della trama nel dettaglio, anche perché scoprire ogni minimo dettaglio di questa narrazione complessa è parte dell’esperienza.

Posso dire però che affrontata oggi l’effetto del primo capitolo è quello di un B-Movie: si vede molto l’influenza che ha avuto il cinema occidentale su Hideo Kojima durante lo sviluppo della sua creatura sulla prima PlayStation. 

Quello che secondo me è da lodare, è che dal menù del primo titolo è possibile spaziare tra la versione europea, la quale presenta pure il doppiaggio Italiano, a quella Integral che non è mai arrivata da noi. A condire l’offerta sono presenti sia VR Missions che Special Missions. In entrambi avremo a disposizione delle missioni VR interessanti, che ancora oggi risultano piacevoli da giocare.

Il lavoro di pulizia grafica è stato veramente minimo nel primo capitolo. Sicuramente la risoluzione leggermente maggiorata ha reso i modelli poligonali più nitidi. Peccato però che il gioco sia relegato ai 4:3 su schermo. Si poteva fare molto di più, soprattutto perché è la prima volta che il primo capitolo non viene semplicemente emulato su console.

Metal Gear Solid

Cambio di scena

Il secondo capitolo di Metal Gear Solid ha da sempre diviso il pubblico in due: c’è chi lo ama, e c’è chi lo odia. In Sons of Liberty il punto focale della storia si sposta da Solid Snake a Raiden, un giovane agente che fa parte di una ormai sempre più decadente FOXHOUND. Il suo obiettivo è quello di salvare il presidente degli Stati Uniti e tutti gli ostaggi tenuti in prigione all’interno del Big Shell, una piattaforma situata in mezzo al mare.

Il problema di molti è che in questo capitolo Solid Snake ricopre quasi un ruolo secondario, dato che Il focus è tutto concentrato sul nuovo personaggio che ha molto da raccontare. Personalmente ho sempre amato la narrazione di questo titolo della serie e di come un personaggio come Raiden sia di grande spessore all’interno della serie. Nella sua trama articolata, Hideo Kojima è riuscito a donare una narrazione di qualità, gettando in mezzo alla trama dei colpi di scena totalmente inaspettati.

A tutto ciò dobbiamo aggiungere la presenza di un cast di personaggi secondari di qualità e degli antagonisti memorabili. Il Metal Gear Ray è ancora oggi una delle creature più apprezzate dal sottoscritto e da molti fan della serie.

Anche qui il lavoro di rimasterizzazione non è stato dei migliori. La versione presente all’interno di questo Vol. 1 è quella della HD Collection uscita a suo tempo su PlayStation 3 e Xbox 360. Devo dire però che su PlayStation 5 ha una stabilità maggiore, e i caricamenti immediati fanno apprezzare molto di più l’esplorazione del Big Shell e dei suoi diversi settori.

Metal Gear Solid

Le conferisco il titolo di Big Boss

Sicuramente Metal Gear Solid 3: Snake Eater è il preferito tra i fan. Personalmente l’ho sempre amato, soprattutto per il modo in cui vengono narrate le vicende. Si tratta di una delle opere più riuscite di Hideo Kojima, dove ci narra le origini di Big Boss durante la sua missione virtuosa poi divenuta l’Operazione Snake Eater.

Anche a livello di gameplay ci sono state grandi evoluzioni. Ci viene data la possibilità di esplorare la giungla, e dovremo sopravvivere con ciò che la natura avrà da offrirci. Tra le tante cose, potremo cacciare e mangiare la fauna che ci si para davanti, perfino i serpenti. Una delle funzioni mai riproposte negli altri titoli della serie è come Naked Snake può subire delle ferite in diversi punti del corpo, e dovremo intervenire curando la parte interessata utilizzando i giusti farmaci o bendaggi. 

Una delle grande differenze tra tutti i capitoli è che Metal Gear Solid 3: Snake Eater si svolge quasi tutto in mezzo alla natura. Solo in rari casi saremo chiamati ad entrare in degli edifici. La possibilità di utilizzare la natura ci dona l’opzione di utilizzare la mimetizzazione facciale, oltre che quella del corpo utilizzando le giuste mimetiche.

Ancora oggi il terzo capitolo è piacevole da giocare, soprattuto perché si tratta della versione Substance, estratta dalla HD Collection per PlayStation 3 e Xbox 360. Questa versione ci permette di avere la telecamera libera, anziché ad inquadratura fissa come nell’originale.
Anche se presente in questa Collection, Konami ha deciso di dare un remake a Snake Eater con il suo annuncio di Metal Gear Solid ∆, sviluppato interamente in Unreal Engine 5.

Metal Gear Solid

Diversi contenuti

In molti dimenticano l’importanza dei titoli usciti prima di Metal Gear Solid. Nella fattispecie parlo di Metal Gear e Metal Gear 2: Solid Snake, che ci narrano le origini del protagonista tanto amato dai fan e di alcuni dei personaggi che vediamo nei capitoli successivi. Si tratta di due capitoli importanti per la serie. Come anche il primo Solid, anche loro godono del supporto dei trofei, anche se i due Metal Gear condividono la lista. 

Ogni titolo principale ha a disposizione un esclusivo Screenplay Book digitale e un Master Book, che forniscono dei dettagli aggiuntivi sulla trama e sui personaggi del gioco che sceglieremo. Si tratta di contenuti interessanti e piacevoli da leggere, anche se il mio consiglio è di farlo dopo aver giocato il titolo interessato, questo perché presentano alcuni spoiler dei giochi. Uno dei contenuti che ho apprezzato maggiormente sono le Digital Graphic Novel, rilasciate in questo caso in formato video, che difficilmente sono reperibili al giorno d’oggi. 

Metal Gear Solid

Tecnicamente accettabile

A livello tecnico il lavoro di rimasterizzazione è stato davvero minimo. In compenso però il secondo e il terzo capitolo girano entrambi a 60 fps su tutte le piattaforme a eccezione di Nintendo Switch. Il team di Konami ha confermato che è attualmente a lavoro per una patch correttiva per quanto riguarda i refusi nella traduzione Italiana

I due titoli della scorsa HD Collection fanno ancora una volta un’ottima figura sulle piattaforme odierne, grazie al lavoro svolto all’epoca da Bluepoint Games. Il framerate maggiorato dona un’esperienza piacevole, soprattutto per quanto riguarda il terzo capitolo di Metal Gear Solid. L’esplorazione della giungla e le fasi più concitate hanno una spettacolarità in più.

Commento Finale

Si tratta di una Collection valida soprattutto per chi non ha mai giocato alla serie di Metal Gear. Riscoprire al giorno d’oggi l’epicità narrativa di Hideo Kojima attraverso la sua opera più conosciuta è un valore da non sottovalutare.
Altro elemento che mi sento in dovere di segnalare è che persino il primo Solid ha a disposizione la lista trofei, lanciando una sfida anche a chi ha già giocato tutti i capitoli della serie.

Nonostante si potesse fare di più, resta comunque un’ottima Collection e non vedo l’ora di saperne di più sul prossimo Volume!

METAL GEAR SOLID: Master Collection Vol. 1
  • 8/10
    Voto - 8/10
8/10

Riassumendo

METAL GEAR SOLID: Master Collection Vol. 1 è un ottima riproposizione dei capolavori targati Hideo Kojima. Si tratta di una produzione consigliata sia ai fan che per chi non ha mai giocato la serie!

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.