Onimusha 2: Samurai’s Destiny – Recensione

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Di serie CAPCOM memorabili ce ne sono molte, ma tra le mie preferite c’è sicuramente quella di Onimusha, una delle saghe che ho amato di più nell’epoca PlayStation 2. Dopo la remastered di Onimusha: Warlords, il team di CAPCOM è tornato in azione con il rilascio di Onimusha 2: Samurai’s Destiny, in attesa dell’uscita del nuovo e inedito capitolo principale della serie nel 2026. Era il 2002 quando il secondo capitolo uscì, e una delle cose che stupì fu proprio il cambio di protagonista, oltre al fatto che fu sviluppato in parallelo al primo capitolo.

A distanza di così tanti anni, siamo tornati nei panni del leggendario Jubei Yagyu per raccontarvi questa nuova versione rimasterizzata di Onimusha 2: Samurai’s Destiny.

Scheda del Gioco
Cover del gioco

Onimusha 2: Samurai’s Destiny

Sviluppatore: CAPCOM

Distributore: CAPCOM

Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC

Data di uscita: 23/05/2025

L’eredità del clan

Il protagonista della storia è il celebre Jubei Yagyu, un samurai che, dopo essere tornato al suo villaggio natale, scopre che questo è stato completamente distrutto a causa di un attacco dei demoni Genma. A comandare questi demoni è proprio il perfido Nobunaga Oda, che avevamo già incontrato nel primo capitolo, tornato in vita. Questo colpisce duramente Jubei Yagyu, segnando praticamente la fine del suo clan.

L’evento, così brutale e atroce, non fa altro che alimentare la rabbia del protagonista, spingendolo alla ricerca di vendetta. Proprio nel prologo faremo la conoscenza di Takajo, che ci spiegherà meglio quali sono le intenzioni di Nobunaga e, soprattutto, quale sarà il nostro compito. A seguito di questo incontro, Jubei svilupperà i poteri da Oni, ricevendo l’obiettivo di recuperare le cinque sfere che possono contrastare i demoni.

Per quanto la narrazione possa sembrare la classica avventura alla ricerca di vendetta e un viaggio per salvare il mondo, Onimusha 2: Samurai’s Destiny è più di questo. La narrazione è decisamente più grande in termini strutturali, perché, oltre ad avere il nostro protagonista, avremo con noi dei compagni con cui stringere amicizia.

Questo non fa altro che puntare su una struttura più RPG, con la possibilità di instaurare dei rapporti di amicizia con i nostri compagni. Per poter entrare nelle grazie di un determinato personaggio secondario, dovremo fargli dei regali che siano affini ai suoi gusti. In base al nostro rapporto, ci aiuteranno a farci strada nelle varie zone della trama principale.

Onimusha 2: Samurai's Destiny - Recensione

La forza di un Samurai

Alla base, Onimusha 2: Samurai’s Destiny non è cambiato molto rispetto a quanto avevamo visto in Warlords. Abbiamo a disposizione diverse armi nel corso del gioco, ognuna delle quali ci permette di effettuare abilità uniche, che possono risultare più efficaci contro determinati tipi di nemici. Una delle cose fondamentali per la sopravvivenza è l’utilizzo della parata e dei contrattacchi, poiché i nemici sono molto violenti e tendono a tendere agguati. Ogni volta che sconfiggeremo un nemico, questo rilascerà delle anime, che potranno essere assorbite con il palmo della mano del protagonista (che ha preso il posto del guanto).

Avremo a disposizione delle tecniche che utilizzeranno l’apposita barra, permettendoci di sferrare una serie di colpi elementali capaci di infliggere danni maggiori. Ovviamente, non può mancare la trasformazione in Onimusha, che ci offre un vantaggio non indifferente contro i boss. Le battaglie con quest’ultimi presentano spesso delle meccaniche peculiari, che rendono sempre interessanti gli scontri. Su questo punto non voglio anticiparvi nulla, ma personalmente ho apprezzato molto le battaglie contro i boss in Onimusha 2: Samurai’s Destiny.

Per chi non lo sapesse, la serie condivide la stessa gestione della telecamera dei primi Resident Evil e Dino Crisis. Avremo una visuale fissa degli ambienti, che cambierà angolazione in base a come ci muoveremo. Effettivamente, questo a volte causa problemi non da poco, poiché non ci permette di vedere chiaramente davanti a noi e, spesso, durante le battaglie si verifica un continuo susseguirsi di cambi di prospettiva. In alcune aree questo non accade, ma solo perché sono limitate da barriere che ci costringono a combattere in una zona più ristretta.

Onimusha 2: Samurai's Destiny - Recensione

Una Remastered sopraffina

A pad alla mano, il gioco è stato totalmente migliorato, con comandi molto più liberi e fluidi. Anche durante i combattimenti, grazie ai comandi rinnovati, si nota la differenza in termini di maggiore fluidità, adeguandosi così agli standard moderni dei videogiochi. La novità più importante è l’utilizzo del RE Engine per questa versione rimasterizzata. In questo modo sono stati valorizzati i diversi ambienti del gioco, molto ispirati. A livello artistico è uno dei fiori all’occhiello dell’epoca della seconda PlayStation. A tutto questo dobbiamo aggiungere il fatto che il gioco ora gira a sessanta frame per secondo.

In questa nuova edizione sono state introdotte diverse migliorie che rendono il titolo decisamente più godibile. Tra le novità, oltre ai comandi rinnovati, troviamo anche la possibilità di cambiare arma in tempo reale e di saltare le cutscene, cosa che non era presente nella remastered di Warlords. È stata inoltre introdotta una nuova difficoltà chiamata Inferno, dove con un solo colpo da parte di un nemico si finisce a terra, con risorse decisamente limitate nella mappa di gioco.

Anche la colonna sonora è stata rimasterizzata per offrire un feedback audio di alta qualità. La novità principale è sicuramente la presenza, per la prima volta in Occidente, del doppiaggio giapponese, che garantisce un’esperienza più immersiva e coinvolgente rispetto all’originale.

Onimusha 2: Samurai's Destiny - Recensione

Un vero Samurai

Da fan della serie, ammetto di aver apprezzato molto il ritorno di Onimusha 2: Samurai’s Destiny, soprattutto perché è stato fatto un ottimo lavoro dal punto di vista della rimasterizzazione. La trama rimane ancora oggi molto valida, piacevole da seguire e con quel tocco cinematografico nipponico che non guasta mai! Il sistema di combattimento è stato rinnovato, nonostante qualche inciampo dovuto alla telecamera fissa dell’epoca, che rende a volte gli scontri frustranti. In compenso, si tratta di una delle remastered che consiglio di più, dato che è un capitolo storico di una serie leggendaria!

Onimusha 2: Samurai's Destiny
Riassumendo
Il lavoro di rimasterizzazione di CAPCOM è di alta fattura. Nonostante qualche problema tecnico dovuto alle scelte stilistiche dell'epoca durante i combattimenti, rimane una delle esperienze più belle della serie Onimusha!
Pro
Narrativamente ancora bello
Comandi rinnovati
La nuova difficoltà Inferno
Contro
Le inquadrature fisse dell'epoca generano alcuni problemi
Qualche bug minore durante l'esplorazione
8
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Scritto da
Federico Molino - Director and PR Manager

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.

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