L’idea di videogiochi adattati per il grande (o piccolo) schermo ha sempre suscitato l’attenzione di tutti. Come sappiamo, però, non sempre gli adattamenti dei videogiochi sono stati produzioni proprio riuscite.
Abbiamo avuto il film di Super Mario del 1993, un adattamento di Doom e addirittura un film di Tekken, per non parlare dell’infinita serie di Milla Jovovich su Resident Evil, di cui tuttora apprezzo i primi due film. Questi sono solo alcuni dei primi esempi che mi vengono in mente, ma potremmo continuare a parlare all’infinito, citando esempi come i film di Uwe Boll.
Insomma, per farvela breve, c’è stato un periodo non troppo lontano in cui molti degli adattamenti dei videogiochi non riuscivano granché. Nonostante fossero molto richiesti, in pochi riuscivano a capire come renderli bene sul grande schermo.
Secondo me stiamo finalmente riuscendo ad avere gli adattamenti che dieci, quindici anni fa potevamo solo sognare a occhi aperti. Non che non ci siano stati altri inciampi di recente, e l’esempio più palese è stato la serie live action di Netflix su Resident Evil.


L’inizio di una nuova era?
Negli ultimi mesi abbiamo avuto il rilascio di due ottime produzioni: la serie di HBO su The Last of Us e il film di animazione di Illumination su Super Mario. Entrambe hanno dimostrato che, lavorando con i creatori del gioco e avendo rispetto del materiale originale, si può creare qualcosa di godibile per i fan e non.
Ho avuto modo di vederli entrambi assieme a Clowen non appena usciti, uno settimanalmente abbonandoci a Now TV, l’altro andando al cinema la prima giornata di proiezione. È la prima volta che sono così soddisfatta dall’adattamento di due videogiochi così diversi tra loro, ma entrambi con così tanto da offrire con i loro adattamenti.
Qualcuno potrebbe dirmi: “Cosa c’entra il film di Dungeons & Dragons in mezzo a questi due titoli?”, visto che l’ho messo in copertina proprio in mezzo.
Ho deciso di includerlo per due motivi. Il primo è che il celebre TTRPG ha avuto un sacco di adattamenti videoludici, quindi è un qualcosa di familiare un po’ a tutti i videogiocatori. Il secondo è che pure gli adattamenti di Dungeons & Dragons hanno avuto una storia a dir poco travagliata.
Il nuovo film, uscito proprio a cavallo tra la fine della prima stagione di The Last of Us e il rilascio di Super Mario Bros., è un altro esempio di un adattamento ben riuscito.
Finalmente i giocatori stanno ottenendo gli adattamenti che ci siamo sempre meritati, ma che non abbiamo mai avuto. Una dopo l’altra, queste tre produzioni stanno dando inizio a un vero e proprio Rinascimento per gli adattamenti dei videogiochi (e dei Tabletop RPG). Spero solo che si continui in questa direzione anche con Resident Evil Death Island, prossimo all’uscita, e con tutti gli adattamenti futuri.
I videogiochi possono avere un enorme potenziale quando adattati a film o a serie TV, basta saperli sfruttare al meglio.




Gioco fin dal 1998. Nel corso degli anni ho scritto per vari siti videoludici per poi aprire un mio blog. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, adoro Dungeons & Dragons (5e), Magic: The Gathering, leggere e ricamare.