La serie di Sacred è una di quelle che ricordo con grande piacere della mia infanzia, soprattutto perché si tratta di uno dei primi titoli a cui giocai effettivamente online, divertendomi grazie al suo sistema cooperativo. Dopo il buon successo del primo capitolo, il team di sviluppo ha deciso di proseguire con Sacred 2: Fallen Angel, riscuotendo molto successo da parte dei fan, dato che sfruttava le tecnologie moderne dell’epoca per rinnovare la serie.
Dopo un terzo capitolo non proprio brillante, si sentiva la mancanza della serie, dato che l’ultima uscita dedicata risale all’ormai lontano 2014. Grazie alla volontà di THQ Nordic la serie è finalmente pronta a tornare, con Sacred 2 Remaster, che ha subito dei miglioramenti tecnici in modo da essere godibile al giorno d’oggi.
Per l’occasione ho avuto il piacere di mettere le mani alla versione per PC in anteprima, analizzando da vicino i miglioramenti di questa nuova edizione!
Sacred 2 Remaster
Sviluppatore: SparklingBit, Funatics e Nukklear
Distributore: THQ Nordic
Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC
Data di uscita: 11/11/2025
Una terra da salvare
La storia si svolge molto prima rispetto al primo capitolo. Ci troviamo circa duemila anni prima di quanto raccontato in Sacred: La Leggenda dell’Arma Sacra. Siamo nel bel mezzo di un conflitto, dato che ad Ancaria è presente un’energia primordiale chiamata Energia T. Da sempre è stata destinata a mantenere l’ordine, sfruttata dalle tecnologie e dalla magia. Purtroppo l’uso sconsiderato di questa energia porta a un disequilibrio del mondo, rendendola instabile e pericolosa per ogni essere vivente. Il nostro ruolo sarà quello di portare l’ordine nel mondo di gioco, oppure usare l’energia per scopi tutt’altro che benefici.
Una cosa che il gioco offre fin dal primo capitolo è che il prologo cambia anche in base alla razza che sceglieremo. Affronteremo un prologo differente e saremo chiamati a completarlo in modo diverso rispetto ad altri. E non è l’unica cosa che può cambiare: infatti, in base alla razza scelta, potremo intraprendere il percorso della Luce o dell’Ombra. Il primo ci porterà a salvare il mondo riportando la stabilità dell’Energia T, il secondo invece porterà a usarla per scopi tutt’altro che buoni. La Serafina però è un caso differente rispetto alle altre, dato che può solo seguire la via della Luce per motivi narrativi.
La trama principale scorre bene, una volta superate le prime ore e le diverse fetch quest che ci separano dai momenti più memorabili. Per portare a termine la partita senza dedicarsi troppo alle missioni secondarie servono circa una trentina di ore. Le battaglie che presenta la narrazione sono davvero ostiche, pertanto spesso non sarà un gioco da ragazzi arrivare al punto per proseguire. La possibilità di giocare con altre razze può essere interessante, in modo da capire anche come può essere differente il prologo, nonostante non incida più di tanto sulla storia generale del gioco.

Inizio del viaggio
Una volta selezionato il nostro personaggio, avremo a disposizione un editor molto basico che ci permetterà di modificare leggermente l’estetica a nostro piacimento. Ogni razza è specializzata in una determinata classe, che ci permetterà di avere un albero delle abilità dedicato. Le abilità di combattimento sono variegate: nel caso della Serafina potremo affidarci a tre diverse tipologie di magie, tra cui quella celestiale. Per poter aumentare di livello avremo bisogno dell’esperienza, e questa non si ottiene facilmente con i nemici, dato che non ci daranno molto: sono principalmente le missioni secondarie ad aiutarci nell’impresa.
Le abilità saranno visibili sullo schermo e potremo scegliere i tasti con cui azionarle. Avremo a disposizione anche gli oggetti rapidi: questi sono fondamentali per la sopravvivenza, infatti solitamente si tengono le pozioni della salute in quegli slot. Il mondo di gioco di Sacred 2 è ancora oggi molto vasto, ricco di missioni secondarie e pieno di insidie. Ammetto che nel mio viaggio in questa versione rimasterizzata ho sentito la pressione della difficoltà, che mi ha portato più volte a ripiegare sul livellamento prima di proseguire con la storia principale.
Purtroppo alcune cose sono rimaste come all’epoca: alcune volte i comandi non sono responsivi nel raccogliere gli oggetti manualmente. Però questa volta gli sviluppatori hanno risolto il problema per sovrapposizione dei comandi con un tasto dedicato. Grazie a questo nuovo tasto il nostro personaggio raccoglierà in automatico tutto ciò che c’è attorno a noi, facilitandoci il compito. La visuale però gioca ancora un ruolo a sfavore della produzione: spesso, se settata nella modalità standard, ci ritroviamo inquadrature scomode per il combattimento, dove si sovrappongono alcuni elementi dello scenario. Dalle impostazioni è possibile modificarla, impostando un’inquadratura che segue le spalle del personaggio.

Rinnovato dalle fondamenta
Il lavoro di rimodernizzazione di Sacred 2 Remaster va oltre il mero miglioramento estetico del gioco. La prima cosa che ho apprezzato è il combattimento decisamente più responsivo, che riesce a non rendere tediosi gli scontri con un input più preciso rispetto al passato. L’interfaccia che in passato risultava confusionaria e fin troppo carica di contenuti è stata rinnovata, offrendo una soluzione più moderna e minimale. Ho avuto il piacere di giocare alla versione PC e devo dire che è stato effettuato un buon lavoro di ottimizzazione.
Dal punto di vista grafico è stato fatto un lavoro davvero eccellente. Nonostante alcune illuminazioni risultino a volte poco convincenti, esteticamente il gioco è più gradevole, con modelli poligonali di tutt’altra qualità rispetto al passato. L’unico neo di questa versione rimasterizzata risiede nella telecamera, non sempre coordinata con i nostri movimenti nella sua impostazione standard. Ho gradito che in questa nuova edizione siano incluse tutte le espansioni rilasciate a suo tempo, e anch’esse godono dei miglioramenti della Remaster.
Il gioco mantiene il doppiaggio italiano della versione originale. Per quanto alcune voci siano gradevoli da ascoltare, il doppiaggio nostrano è nettamente inferiore rispetto a quello inglese, oltre che totalmente fuori sincrono con i personaggi a schermo. Ho trovato anche qualche errore grammaticale nella traduzione italiana. Purtroppo sono presenti diversi bug: più volte i venditori mi si sono sdoppiati, ritrovandomi di fatto due NPC identici.

Commento Finale
Dopo undici anni, Sacred 2 torna in scena: questa Remaster è un buon modo per segnare il ritorno di una saga storica. Dal punto di vista tecnico il gioco risulta rinnovato, seppur con qualche sbavatura. Restano però due ostacoli evidenti: una telecamera non sempre comoda e alcuni bug che, alla lunga, possono risultare fastidiosi.
Per chi cerca una sfida, Sacred 2 Remaster può essere un’ottima occasione, grazie al suo alto livello di difficoltà anche a normale. Nonostante qualche incertezza, si tratta di una buona rimasterizzazione che mi sento di consigliare sia ai fan, sia a chi non ha mai giocato a Sacred!

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