Rise of the Ronin
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Videogiochi e questioni di… Grafica

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Ultimamente quando si parla di videogiochi la conversazione finisce inevitabilmente su un argomento: la grafica. Non si tratta assolutamente di una novità, infatti già ai tempi in cui la risoluzione full HD stava diventando lo standard si poteva trovare discussioni di vari toni in merito.

“La grafica è come quella di un gioco PlayStation 2!” si sentiva tuonare, o si leggeva in discussioni molto accese dedicate al gioco del momento. Spesso questi commenti erano parti di un’opinione generale su un titolo, anche di natura non amatoriale, e la lancetta della valutazione pendeva vertiginosamente verso il basso anche solo per la grafica.

Siamo nel 2024, quindi ora la frase che sentiamo tuonare è “Sembra un gioco per PlayStation 3!”, ma il succo della critica rimane sempre quello.

Certe volte ha senso criticare il comparto grafico di un titolo, tipo quando ci viene mostrato un trailer spaccamascella con il potere della CGI, per poi trovarci di fronte a qualcosa che nemmeno somiglia al materiale pre-lancio. Un esempio? Il già fu The Day Before, che non era nemmeno lontanamente il gioco promesso nemmeno per gameplay, feature e performance.

Con l’uscita di Rise of the Ronin, tuttavia, ho notato che spesso esiste un doppio standard per quando riguarda la grafica…

Peccato di grafica per il Ronin?

Questo venerdì è uscita l’ultima fatica di Team Ninja su PlayStation 5. Ho deciso di acquistarlo e sono due giorni che mi sto divertendo tantissimo. Il gameplay è fluido e con delle idee molto interessanti, la trama mi sta già prendendo, non ho mai avuto cali di frame rate e graficamente… Beh, devo dirvi che è molto bello da vedere. Ci sono scorci letteralmente mozzafiato e un livello di dettagli davvero non indifferente vista la natura open world del titolo.
Confrontandolo con Wo Long: Fallen Dynasty, titolo di Team Ninja uscito un anno fa, ho potuto notare anche qualche miglioria, contando che Wo Long: Fallen Dynasty ha una struttura a livelli.

Ecco, vi confesso che mi ha fatto strano leggere più e più volte commenti su come Rise of the Ronin sia tecnicamente come un gioco di inizio era PlayStation 4. Onestamente la trovo un’esagerazione bella e buona!
Vorrei enfatizzare che Rise of the Ronin è il primo open world di Team Ninja. Non solo secondo me hanno confezionato un gioco bello da vedere, ma è anche uscito al Day One senza particolari problemi tecnici e con dei caricamenti fulminei.

Rise of the Ronin
Siamo di fronte alla perfezione? No, però si nota la crescita di Team Ninja anche rispetto a Wo Long: Fallen Dynasty

I problemi tecnici del Witcher

Basterebbe poi tornare indietro di nove anni e ripensare all’uscita di The Witcher 3: Wild Hunt su PlayStation 4. Sì, prima delle patch, con tutti i problemi che presentava a livello tecnico e i caricamenti piuttosto lunghi. Graficamente bellissimo all’epoca, certo, ma davvero vogliamo dire che era uguale a Rise of the Ronin? E non tiriamo fuori la versione PC, qui stiamo parlando di grafica da PlayStation 4? E allora prendiamo in esame solo come girava su console Sony.

Non voglio che prendiate questo mio pseudo-sfogo come un attacco a The Witcher 3: Wild Hunt (non mi permetterei mai) o una difesa a spada tratta di Rise of the Ronin. Certo, ci sono team che su PlayStation 5 hanno rilasciato degli open world dalla grafica “migliore”, come Horizon: Forbidden West che ha una resa spettacolare. Tuttavia non capisco nemmeno l’accanimento su un titolo che comunque la sua bella figura la fa lo stesso.

The Witcher 3: Wild Hunt
Graficamente bestiale già ai tempi, superati i problemi tecnici (e i caricamenti su gen attuale) finalmente possiamo godercelo anche meglio!

Hall pass solo per alcuni

La verità è che secondo me non tutti i titoli vengono valutati allo stesso modo. Nemmeno per quanto riguarda la grafica. Noto che spesso c’è un doppio standard, secondo cui qualcuno ha una specie di hall pass per la grafica.

Mi viene da pensare a quando From Software rilasciò i primi due Dark Souls: mai una volta ho sentito una critica. Quando la conversazione verteva sulla qualità visiva, veniva fatta sempre glissare su altro. Una volta addirittura sentii dire la seguente: “Eh, ma è una scelta stilistica quella di From Software”.
Per carità, ho adorato Dark Souls e non vedo l’ora di giocare gli altri due. Tuttavia è una serie su cui ho notato spesso il doppio standard rispetto alle altre produzioni uscite negli stessi anni. Così anche il glow up di Dark Souls 3 rispetto ai predecessori è passato in sordina…

Potrei fermarmi a fare tanti altri esempi, ma penso di aver già reso l’idea. Personalmente ritengo che tutte queste chiacchiere riguardo alla grafica spesso vengano esagerate. Ci sono giochi che vengono ignorati e altri che vengono presi di mira, anche quando vengono proposti trailer onesti prima del lancio. Rise of the Ronin non aveva i video pompati con la CGI, eppure le critiche sono arrivate lo stesso ignorando tutti gli altri lati positivi della produzione.

L’abisso tra Dark Souls 2: Scholar of the First Sin e il terzo capitolo è palpabile. Ovviamente questo non rende l’uno meno valido dell’altro

Il giusto peso a tutto

Vi confesso, l’ultima fatica di Team Ninja per me è stata un po’ la scusa per parlarvi dell’argomento. Capita ormai troppo spesso che un gioco si riduca a “Però titolo X era più bello graficamente” o “A me sembra un gioco di una generazione fa”, e si ignora tutto il resto. Non solo passano in secondo piano narrativa e gameplay, ma anche tutto il resto del comparto tecnico viene affossato ingiustamente.

Caricamenti fulminei e nessun bug? Eh, ma ho contato meno pixel…

Framerate senza particolari drop nelle fasi concitate di combattimento? Eh, ma non vedo nel dettaglio i peli del cavallo…

Il problema è che i commenti davvero validi, che potrebbero mostrare davvero delle criticità da migliorare, vengono affossati dagli altri che pretendono da tutti il graficone. Ad eccezione ovviamente di chi ritengono meritevoli di un hall pass a prescindere…

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Scritto da
Sofia Marotta

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.

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