Simon the Sorcerer Origins

Simon the Sorcerer Origins – Recensione

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Spesso vediamo dei grandi ritorni sulla scena videoludica con remaster e remake: ecco, Simon the Sorcerer Origins è un caso decisamente diverso rispetto al solito. Il titolo, sviluppato dal team di sviluppo italiano Smallthing Studios, si pone come un prequel del primo capitolo della serie uscito più di trent’anni fa.

Simon the Sorcerer, prima dell’arrivo di Origins, comprendeva cinque capitoli principali, più un gioco sul Pinball e uno di puzzle. Adventure Soft, creatrice della serie, si occupò dei primi tre capitoli, del Pinball e del puzzle game. Dopo la serie è passata a Silver Style Entertainment per il quarto e il quinto capitolo.

Adesso la serie è tornata grazie a Smallthing Studios, e ho avuto la possibilità di giocare a Simon the Sorcerer Origins su PC e su Steam Deck con largo anticipo. Di seguito vi parlo della mia esperienza!

Scheda del Gioco
Cover del gioco

Simon the Sorcerer Origins

Sviluppatore: Smallthing Studios

Distributore: ININ Games

Piattaforme: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S

Data di uscita: 28/10/2025

Le nuove origini

Espulso da scuola, Simon trasloca assieme ai genitori in una nuova casa. Proprio mentre sta entrando in camera sua, si ritrova trascinato in un mondo magico. Qui deve trovare un modo per tornare a casa, guidato dal mago Calypso a seguire la profezia del bamboccio venuto da un altro mondo. Seguire le tracce del misterioso Primo Mago, per trovare un modo per tornare a casa, finisce col metterlo contro colui che diventerà la sua nemesi: Sordid.

Simon the Sorcerer Origins Calypso

Smallthing Studios ha fatto in modo che Simon the Sorcerer Origins sia adatto sia per i fan della serie, sia per coloro che vi si approcciano per la prima volta.
Il punto forte della narrazione è l’umorismo del protagonista, così come quello dei personaggi secondari.

Ci sono sia tantissimi riferimenti alla cultura pop (Dungeons & Dragons, Dark Souls, Il Signore degli Anelli e molto altro), sia citazioni alla serie. Per farvi un esempio, quando Simon e Calypso si incontrano per la prima volta, il ragazzo gli chiede se si ricorda di lui per poi correggersi, ricordandosi che stiamo giocando a un prequel.
La quarta parete viene continuamente sfondata, con Simon che più volte si rivolge a noi e parla degli sviluppatori.

Un’avventura grafica classica

Quella che abbiamo di fronte è un’avventura grafica molto classica a livello di gameplay. Simon the Sorcerer Origins rispecchia in tutto e per tutto i canoni dei punta e clicca degli anni Novanta, anche negli enigmi proposti.
Quello che dobbiamo fare è esplorare gli ambienti e interagire con tutto ciò che ci capita a tiro, raccogliendo degli oggetti da utilizzare o da combinare con altri. Simon, andando avanti con la storia, impara anche degli incantesimi da utilizzare nei momenti più opportuni (oppure no).

Buona parte degli enigmi proposti richiede di prestare attenzione all’ambiente circostante, nel quale spesso si nascondono indizi per andare avanti. Mentre molte situazioni si riescono a risolvere senza particolari intoppi, altre invece cadono nella logica dei punta e clicca dell’epoca. Alle volte mi sono trovata bloccata, per poi superare l’ostacolo utilizzando gli oggetti (o le combinazioni) più assurdi.
Il gioco non offre consigli di alcun tipo quando ci troviamo bloccati, quindi l’unico modo per superare questi momenti, per quanto sporadici, è provare il tutto per tutto.

Gli amanti delle avventure punta e clicca degli anni Novanta troveranno pane per i loro denti, mentre coloro che non sono avvezzi a questo stile di gioco potrebbero trovarsi bloccati in determinate occasioni. Questi sono comunque dei momenti sporadici nel corso di tutta l’avventura, che per il resto è molto scorrevole.

Stile sublime

Ciò che colpisce della produzione di Smallthing Studios è senza dubbio la direzione artistica. Tutto, dalle ambientazioni ai personaggi, è stato interamente disegnato a mano, con stile e palette di colori che riprendono molto lo stile di animazione degli anni Novanta.

Ottimo anche il comparto audio, sia per quanto riguarda la colonna sonora, con alcune tracce riarrangiate dall’originale, sia per il doppiaggio inglese del gioco. A dare voce a Simon abbiamo Chris Barrie, storica voce del personaggio. È presente la canzone Together Forever di Rick Astley, che sentiamo sia nell’opening che nel finale del gioco.

Ho giocato a Simon the Sorcerer Origins sia su PC, sia su Steam Deck. La resa tecnica è impeccabile: non ho riscontrato nessun problema tecnico e i caricamenti sono immediati. Il titolo è piacevole da giocare sia con mouse e tastiera, come ogni punta e clicca che si rispetti, sia con un controller.

Simon the Sorcerer Origins Simon

Dagli anni Novanta, con amore

Simon the Sorcerer Origins è un’avventura grafica piacevole, che sarà sicuramente apprezzata sia dai fan del genere e della serie, sia da coloro che vogliono provare un punta e clicca moderno, ma che trasuda il meglio degli anni Novanta videoludici.
Smallthing Studios ha svolto un ottimo lavoro, e sono curiosa di sapere sia cosa hanno in serbo per Simon, sia a cos’altro stanno lavorando!

Simon the Sorcerer Origins
Simon the Sorcerer Origins
Riassumendo
Simon the Sorcerer Origins è un'ottima avventura punta e clicca che farà felici fan della serie e non!
Pro
Avventura divertente e che rompe la quarta parete di continuo
Direzione artistica eccelsa
Tecnicamente impeccabile, anche su Steam Deck
Contro
Alcuni enigmi sono poco chiari
8.5
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Scritto da
Sofia Marotta

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.

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