Non nego che The Outer Worlds 2 sia uno dei titoli targati Xbox Game Studios che aspettavo con più impazienza dopo Ninja Gaiden 4. Il primo capitolo aveva ottenuto un ottimo riscontro dal pubblico, grazie alla sua solidità e alla ricchezza di contenuti. Questa volta, però, Obsidian Entertainment ha deciso di puntare ancora più in alto, facendo tesoro anche dell’esperienza maturata con il recente Avowed. Non è un caso che lo citi, perché The Outer Worlds 2 ha ereditato diversi elementi da quel progetto.
Pur avendo apprezzato molto il primo capitolo, devo dire che The Outer Worlds 2 è riuscito a sorprendermi ancora di più. Grazie a Xbox Italia e Obsidian Entertainment, ho avuto la possibilità di provare in anticipo il gioco nella sua versione per Xbox Series X|S, e finalmente posso raccontarvi la mia esperienza!
The Outer Worlds 2
Sviluppatore: Obsidian Entertainment
Distributore: Xbox Game Studios
Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC
Data di uscita: 29/10/2025
Per l’universo
La storia inizia con un filmato introduttivo: impersoniamo un agente del Direttorato Terrestre, una forza incaricata di indagare sulle corporazioni e sulla corruzione che può colpire gli esponenti politici più influenti. Qui entriamo in gioco noi, chiamati a far luce su una serie di eventi poco chiari, legati a una nuova tecnologia capace di minacciare la stabilità dell’universo. Per riuscirci saremo affiancati da alcuni compagni, in una missione alla ricerca di risposte. Tuttavia, le cose prenderanno presto una piega inaspettata, trasformando la nostra indagine in un viaggio di vendetta e scoperta.
Per quanto la premessa possa sembrare semplice, la storia di The Outer Worlds 2 funziona bene e si integra perfettamente con il contesto. Mi ha colpito quanto, già nelle prime ore, il gioco riesca a fornire molte informazioni interessanti, anche solo leggendo i terminali, che aiutano a comprendere meglio il mondo che ci circonda. Nonostante il tono ironico che accompagna gran parte dell’avventura, The Outer Worlds 2 affronta temi ricchi di spunti riflessivi. Il tessuto narrativo è solido, ogni personaggio reagisce alle nostre scelte, e con piacere ho notato come le missioni secondarie abbiano un impatto reale sulla trama principale.
Anche il finale è deciso in base alle nostre scelte, su questo fronte il team di sviluppo ha voluto porre maggiore cura. Devo ammettere che ho apprezzato molto di più i personaggi di questo secondo capitolo, nonostante alcuni avrebbero meritato qualche missione dedicata al loro passato. Ho apprezzato la presenza delle missioni compagno, nel quale potremo conoscere meglio quest’ultimi, esplorando così il loro passato e ciò che li turba, in cambio loro ci daranno la loro massima fiducia per il viaggio che dovremo affrontare.
Una ruolistica importante
Nel mondo di gioco il background del personaggio ha un ruolo fondamentale, perché influenza le scelte disponibili nei dialoghi durante l’avventura. Anche i valori delle statistiche hanno il loro peso, ma il gioco offre in più punti la possibilità di affrontare le missioni in modi diversi. Se non possediamo un punteggio di hacking sufficiente, possiamo trovare una via alternativa oppure scegliere il dialogo, cercando di convincere chi ci sbarra la strada. Ho apprezzato molto questo approccio, che riporta la componente ruolistica al centro dell’esperienza, rendendola più profonda rispetto al primo capitolo.
Il mondo di gioco è davvero ampio e, nonostante sia suddiviso in pianeti, ognuno di essi offre un’ottima varietà e tante aree da esplorare. Ammetto che nelle prime ore mi sono divertito a visitare ogni angolo disponibile, completando anche le numerose missioni secondarie. Il lavoro svolto da Obsidian Entertainment è notevole: le missioni non si limitano a semplici eliminazioni di nemici o alla raccolta di oggetti, ma spesso nascondono trame coinvolgenti. Ciò che ho apprezzato di più è il modo in cui queste missioni si intrecciano con la storia principale del nostro protagonista.
Una galassia pericolosa
A pad alla mano il gioco risulta notevolmente migliorato: l’uso delle armi è più solido e preciso, lontano dalle meccaniche lente e legnose del primo capitolo. L’arsenale disponibile nel corso dell’avventura è molto ampio, ma ho apprezzato la volontà degli sviluppatori di mantenere un buon bilanciamento, in linea con le statistiche del personaggio. Anche la scelta delle armature ha un ruolo importante: quelle del corpo offrono sia punti armatura che perk, mentre gli elmi garantiscono vantaggi specifici che possono fare la differenza nelle situazioni più difficili.
Ogni volta che saliamo di livello possiamo potenziare le statistiche del nostro personaggio e scegliere dei vantaggi aggiuntivi che ci aiutano nel proseguimento dell’avventura. Possiamo portare con noi fino a due alleati per volta, arruolabili lungo il viaggio. Ho trovato il sistema di gestione dei compagni molto pratico: con un solo tasto possiamo richiamarli in azione nel punto esatto in cui ci troviamo. Tuttavia, portare con sé degli alleati comporta delle responsabilità, perché le nostre decisioni influenzano anche il loro giudizio. Durante la mia avventura, un evento moralmente discutibile ha spinto uno dei miei compagni a lasciare definitivamente l’equipaggio, e devo dire che questa conseguenza ha reso l’esperienza ancora più credibile e coinvolgente.
Un malus per te!
All’interno del gioco è presente un sistema di Difetti, una sorta di meccanica che analizza il nostro stile di gioco e ci propone di accettare o rifiutare un difetto. In pratica, si tratta di ottenere un vantaggio a fronte di una penalità, e quest’ultima varia in base al nostro comportamento: per esempio, più volte mi è capitato di ricevere un difetto legato al fuoco dopo aver subito troppi danni da quella fonte, ottenendo in cambio un piccolo bonus compensativo. È un sistema davvero interessante e appagante, che aggiunge varietà e personalizzazione al gameplay senza risultare mai fastidioso, anche perché abbiamo sempre la libertà di rifiutare il Difetto proposto.
Tecnicamente stellare
Ho avuto il piacere di giocare a The Outer Worlds 2 nella sua versione per Xbox Series X|S. Dal punto di vista grafico i miglioramenti sono evidenti, soprattutto negli scenari, molto più curati e ricchi di oggetti con cui interagire. La cosa che mi ha colpito di più in positivo è la fluidità dei comandi, che hanno finalmente abbandonato la struttura rigida e legnosa del primo capitolo. Peccato solo per qualche texture non sempre perfetta, che stona molto con la qualità generale degli ambienti.
Il team di Obsidian Entertainment ha saputo ascoltare i feedback dei giocatori, introducendo una maggiore personalizzazione e, soprattutto, la possibilità di vedere il personaggio in terza persona, proprio come nei Fallout più recenti. Su questo fronte il lavoro svolto è ottimo, complice anche l’esperienza maturata con Avowed, dove questa modalità funzionava già molto bene.
Durante la mia partita non ho riscontrato particolari problemi tecnici, a parte due brevi cali di framerate durante alcune esplosioni in una missione principale. L’unico bug che ho incontrato impediva di azionare un interruttore, costringendomi a ricaricare l’ultimo salvataggio.
Il doppiaggio inglese è di ottima qualità e valorizza bene i personaggi della storia. Anche la colonna sonora, composta da Tony Blackwell, già coinvolto nelle musiche del primo capitolo, accompagna perfettamente l’avventura, aggiungendo ulteriore atmosfera al gioco.
Commento Finale
Posso affermare con certezza che il lavoro di Obsidian Entertainment con The Outer Worlds 2 è di grande qualità. La storia risulta coinvolgente e mantiene quell’ironia che ha conquistato milioni di fan. Dal punto di vista tecnico il titolo offre un’ottima resa, anche se in alcune situazioni si notano lievi cali di framerate dovuti ai numerosi effetti a schermo.
Se amate i giochi di Obsidian Entertainment, non potete lasciarvi sfuggire questo secondo capitolo di The Outer Worlds!
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