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Battlefield V – Recensione

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Dopo una pausa di un anno dovuto all’arrivo di Star Wars: Battlefront II, DICE ritorna sul mercato con un nuovo capitolo di Battlefield ma nello specifico parliamo del quinto capitolo del filone principale. Nonostante l’accoglienza dell’annuncio è stata per lo più positiva, i fan si aspettano che venisse rispolverata la storica saga dedicata al gruppo di Bad Company, ma così non è stato.

Il capitolo di Battlefield precedente a questo marcava molto sulla prima guerra mondiale e quanto fu tragica quest’ultima per chi l’ha vissuta sulla pelle. Nello specifico quel capitolo ha introdotto una tipologia di narrazione differente per gli sparatutto, uno story-telling attraverso dei singoli eroi in momenti specifici della storia.

I ragazzi di DICE hanno speso grande impegno in questo quinto capitolo e siamo certi che non ci deluderanno. La domanda è solo una: Battlefield V sarà riuscito a sorpassare quello che è riuscito a conquistare due anni fa Battlefield 1?

Un eroe qualunque

La guerra è sempre stata una delle cose che ha diviso il mondo, un elemento che scatena nell’uomo gli istinti più negativi, partendo dalla rabbia fino ad arrivare all’atto più impuro: l’uccisione di un altro essere umano. Gli orrori bellici sono indelebili e molti ne hanno pagato le conseguenze.

All’interno di ogni fazione sono presenti degli eroi, che non hanno un vero nome, ma la storia non li ricorda solo perché erano alcuni dei “tanti”,pronti a combattere per ciò che è a loro più caro.  La narrazione di Battlefield V vuole raccontare l’eroismo di alcuni soldati che si sono ritrovati partecipi di questi grandi conflitti, dimostrando che anche il più improbabile degli uomini possa compiere grandi gesta attraverso il sacrificio e la dedizione.

Battlefield V recensione

Il prologo ci butta in uno dei tanti conflitti, muovendoci ogni due-tre minuti di gioco verso un altro conflitto, per far capire al giocatore come  gli eroi possano trovarsi contemporaneamente in diverse situazioni e luoghi, dal minimo gesto a quello più grande.

La storia è strutturata a capitoli, ognuno di queste racconta una storia diversa, se non contiamo il prologo abbiamo ben tre storie da vivere e giocare.  L’elemento narrativo funziona, riesce a lasciare il suo impatto grazie a una tipologia di narrazione accompagnata da un narratore che imprime il giusto pathos al racconto. Purtroppo la longevità non è altissima, visto che al momento abbiamo a conti fatti solamente tre storie,  che verranno espanse nei mesi a venire gratuitamente da DICE con degli aggiornamenti.

L’unico problema della narrazione di questo quinto capitolo è quella sensazione di “già visto”, per quanto siano belle le storie, non riescono tuttavia a sprizzare una originalità d’impatto; non sempre i personaggi hanno l’occasione di sprigionare il loro potenziale a causa dei tempi stretti.

Battlefield V recensione

Campi estesi

La struttura delle missioni è ben gestita, abbiamo la possibilità di fiondarci in distese immense fino ad arrivare in luoghi più ristretti. Per poter completare le missioni servirà un po’ d’astuzia, specialmente nella prima storia dove viene marcato l’elemento “open world”, ma allo stesso tempo vengono inserite delle iniezioni di puro Stealth, per evitare di finire in mezzo a degli scontri a fuoco con migliaia di nemici.

Il lato tecnico è impeccabile, abbiamo tantissimi elementi a schermo, oltretutto il gunplay è molto fluido e si scrolla di dosso quella leggera meccanicità che la saga di Battlefield si è portata dietro per qualche anno. Anche il sistema di guida per quanto sia arcade è molto preciso, sia per quanto riguarda le auto che per gli aerei, non abbiamo nulla di cui lamentarci.

Bisogna lodare la volontà di DICE di voler espandere tutto gratuitamente, se pensiamo che fino a qualche anno fa venivamo bombardati di contenuti a pagamento attraverso i Season Pass, non possiamo che inchinarci di fronte a tale scelta. La scelta di non mettere dei contenuti aggiuntivi a pagamento non è la sola a essere meritevole di lodi, dato che il gioco non dispone neanche di casse premio a pagamento, eliminando praticamente le microtransazioni dal gioco.

Battlefield V recensione

Il Re del Multiplayer

Gli sviluppatori hanno voluto cambiare la formula che da sempre ha contraddistinto la serie, in questo capitolo le classi Multiplayer sono importanti, ogni singolo elemento è stato calibrato in maniera maniacale. Gli scontri rimangono a sessantaquattro giocatori, ma sono molto più immediati rispetto al passato, tutto grazie all’engine che rende più semplice la struttura del gunplay e del controllo dei veicoli.

Le classi multiplayer si dividono in quattro e ognuna ricopre un ruolo molto importante. Il medico non dovrebbe mai mancare sul campo di battaglia, si occupa di fornire le cure ai giocatori – aventi a disposizione una vita molto più esile e la possibilità limitata di curarsi da soli –  ed ha anche la possibilità di salvare coloro che sono in bilico tra la vita e la morte in caso di esaurimento della barra dell’energia.

Abbiamo anche il Geniere, un membro importante per la fortificazione delle difese e la costruzione della base, che può anche posizionare tutte quelle armi fisse che aiutano a respingere la cavalleria nemica. Lo Scout invece  si occupa principalmente di respingere i nemici da lontano con i fucili da precisione, mentre il Soldato di supporto si occupa di fornire assistenza sul campo (ri)fornendo le munizioni.

Le grandi mappe che compongono il comparto multiplayer sono disegnate perfettamente, nonostante siano mastodontiche, queste risultano ricche di dettagli e nascondigli, oltre che i centri abitati donano al giocatore una vasta zona di combattimento ma sopratutto d’accampamento.

A rendere ancor più vivo il tutto ci pensa l’engine: ogni singola cosa è distruttibile e non vi neghiamo che è uno spettacolo puro vedere saltare in aria una casa per mano nostra. Le armi sono ben bilanciate anche se ci saremmo aspettati per certi versi una varietà maggiore. A compensare lquest’ultima entra in gioco la personalizzazione, possiamo applicare dei motivi all’arma e  personalizzare esteticamente il nostro soldato.

Battlefield V recensione

Una delle modalità Multiplayer è strutturata a giorni, in ognuno avverrà un conflitto nella quale il vincitore subirà un vantaggio in battaglia al giorno successivo. Questa è un aggiunta interessante, ma che in sostanza non fa altro che proporre le stesse meccaniche che conosciamo già, ma sotto un altro punto di vista aggiungendo dei malus e dei pro.

Non entriamo nei dettagli delle modalità solo perché in sostanza sono rimaste quelle di sempre, non ci sono cambiamenti significativi e parlarne risulterebbe solo un “contorno” di cose già viste. Invece vogliamo parlarvi della versione PC e della sua eccellente ottimizzazione. A dettagli massimi siamo riusciti a goderci una spettacolarità visiva unica, il gioco ci permette di compilare e sistemare tantissimi campi in modo da adattarsi su una vasta gamma di dispositivi.

Certo, bisogna sempre avere un PC quantomeno non più vecchio di tre anni per poter far girare il titolo, ma possiamo assicurarvi che come ottimizzazione siamo a livelli altissimi. Abbiamo un doppiaggio inglese molto espressivo che riesce donare la giusta cadenza ai soldati che impersoniamo, abbandonando così una forzata localizzazione audio italiana che eliminava quell’effetto unico che poteva solo dare la voce originale.

La colonna sonora presenta delle tracce piacevoli d’ascoltare, alcune addirittura riescono a suscitare qualche filo d’emozione accompagnate da alcune scene della narrazione.

Battlefield V recensione

Commento Finale

A conti fatti Battlefield V è riuscito a convincerci pienamente, l’unico suo peccato più grande risiede in una storia non proprio originale ma che comunque riesce a fare il suo lavoro, e qualche problema tecnico di compenetrazione poligonale. La modalità Multigiocatore ha dimostrato che DICE è il Re indiscusso per quanto riguarda gli sparatutto, dando una risposta netta e forte al suo rivale che ha deciso di dedicarsi completamente al multigiocatore abbandonando il comparto singleplayer.

Ci sentiamo di consigliarvi l’acquisto, specialmente se siete alla ricerca di un titolo di ottima fattura e volete godervi un’esperienza multiplayer abbastanza completa.

Battlefield V
  • 8.5/10
    Voto - 8.5/10
8.5/10

Riassumendo

Per noi Battlefield V è un concentrato di buone intenzioni da parte di DICE ed Electronic Arts. Il prodotto si presenta già in una forma ottima, il tutto sarà espanso attraverso degli aggiornamenti gratuiti abbandonando le spese aggiuntive come quelle del Season Pass. Consigliamo assolutamente questo nuovo capitolo dello sparatutto marchiato da EA.

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Scritto da
Federico Molino - Director and PR Manager

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.

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