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Star Wars Jedi: Fallen Order – Recensione della versione PlayStation 4

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E’ innegabile, al mercato videoludico mancava da molto tempo un capitolo Singleplayer dedicato all’enorme universo di Star Wars. La serie è sempre stata soggetta a sventure, basti vedere il progetto di Visceral Games cancellato, o all’iniziale insuccesso di Star Wars: Battlefront II.

Eppure Electronic Arts non si è mai data per vinta, affidando il marchio di Star Wars alle sapienti mani dei ragazzi di Respawn Entertainment, che erano riusciti a proporre una narrazione di un certo spessore con il secondo capitolo dello sparatutto Titanfall.

Con un team totalmente dedicato a Star Wars Jedi: Fallen Order, Respawn Entertainment ha voluto creare un capitolo che rispettasse l’esigenza dei fan di vecchia data, senza dover intaccare quella che è la sacrosanta trama principale.

Vi anticipiamo che per noi è stato un viaggio in una galassia lontana lontana, ma ne siamo rimasti quasi completamente soddisfatti di questa nuova avventura.

L’importanza della Forza

La storia di Star Wars Jedi: Fallen Order si piazza ben cinque anni dopo gli avvenimenti di Episodio III – La vendetta dei Sith, con l’impero impegnati a epurare gli ultimi Jedi rimasti dopo l’esecuzione del famoso ordine 66.

Il protagonista delle vicende è un Jedi di nome Cal Kestis, che è riuscito a scampare a quella folle caccia dell’impero.

Dopo un breve prologo che ci introdurrà il personaggio, saremo chiamati a rifondare l’ordine dei Jedi e nella nostra avventura saremo accompagnati da Greez e Cere, quest’ultima un ex Maestro e Cavaliere Jedi.

La nostra principale spalla sarà il droide BD-1, che ci aiuterà in alcune delle situazioni più disperate durante la nostra avventura, grazie ai suoi innumerevoli gadget e potenziamenti.

Rispetta il passato, giovane Padawan

Quello che dobbiamo lodare in assoluto al titolo sviluppato da Respawn Entertainment, è la volontà di sviluppare qualcosa che sia completamente rispettoso nei confronti del capolavoro di George Lucas, cercando di intersecarsi senza alcun tipo di problema, soddisfacendo anche i fan di vecchia data.

La storia mostra delle solide basi, grazie anche a un’antagonista che ci darà un bel po’ di problemi: la seconda sorella.

Ogni personaggio che incontreremo nella storia sembrerà quasi che siano sempre stati all’interno di questo grande universo, perché riescono a omologarsi senza troppe difficoltà. La qualità e il background dei personaggi è molto elevato, anche se alcuni di questi ci mettono del tempo prima di “rivelarsi” completamente.

Il percorso tecnico per la via della Luce

Durante il nostro percorso abbiamo sentito molte voce che definivano Jedi: Fallen Order un Souls-Like. Smentiamo da subito la voce, è vero che il titolo richiama alcune delle funzioni tipiche dei titoli From Software, ma nell’anima è un genere completamente diverso e si interfaccia a una difficoltà non proprio consona di quel genere.

Inizialmente avremo poche abilità per poterci difendere, relegate ai classici attacchi e al deviare i colpi con la nostra spada laser. La storia è stata strutturata in linea con il gameplay, dove Cal Kestis crescerà e risveglierà il suo potere durante il proseguo della narrazione, ampliando così gli approcci durante i combattimenti.

Tra le cose che abbiamo più gradito vi è la personalizzazione della Spada Laser. Avremo diversi parametri e pezzi da poter modificare alla nostra fidata arma, che potremo trovare dentro gli scrigni sparsi per le immense mappe di gioco.

In realtà Cal non ha un livello, ma una barra dell’esperienza che una volta riempita ci permetterà di ottenere un punto spendibile all’interno di un’albero delle abilità.

Alla morte perderemo i nostri punti esperienza accumulati, ma potremo recuperare quest’ultimi sferrando un colpo al nemico che ci ha uccisi (dunque non obbligatoriamente uccidendolo), recuperando così ciò che ci è stato sottratto e ottenere un bonus forza ed energia.

Utilizzare determinate tecniche ci costerà punti forza, una barra che si ricaricherà man mano che colpiremo il nostro nemico. E’ presente anche una barra della resistenza, che se rotta è possibile penetrare nelle difese nemiche con un letale attacco (stessa cosa possono fare i nemici con noi).

I movimento sono molto fluidi, i controlli di battaglia sono assestati molto bene e le schivate fanno il loro dovere. L’unica cosa che critichiamo sono i contrattacchi, non sempre precisi e spesso non vanno a segno.

I nemici non daranno un gran filo da torcere, anche perché noi abbiamo giocato il titolo a una delle difficoltà avanzate ovvero Maestro Jedi, e l’unico ostacolo è stato riscontrato verso la fine con alcuni Boss.

La nostra unica cura è quello dell’uso degli Stim, delle iniezioni di energia. Avremo a disposizione solo due cure a inizio gioco e sarà possibile ricaricarle ad ogni zona di meditazione.

Quando entreremo in meditazione e sceglieremo di riposare, i nemici sulla mappa ricompariranno e gli stim saranno nuovamente ricaricati, una meccanica che ricorda molto quella dei recenti Souls-like.

Graficamente superbo

Il nostro droide BD-1 apprenderà molte abilità lungo il nostro viaggio che ci permetteranno di esplorare aree prima inaccessibili. Questo elemento non fa che aumentare la rigiocabilità, costringendoci a ripercorrere strade che abbiamo già battuto, per cercare di ottenere quanti più collezionabili e scrigni possibili.

Potremo esplorare una grande vastità di mondi, tutti molto curati e con la presenza di razze diverse presenti già nell’universo di Star Wars. Ogni singolo pianeta nasconde segreti inimmaginabili che arricchiscono la lore di Star Wars Jedi: Fallen Order.

L’esplorazione è uno degli elementi più riusciti in questo titolo. Dovremo anche affrontare alcuni enigmi, ben studiati e non semplici, per certi versi riesce a superare per difficoltà i recenti Uncharted o Tomb Raider.

Il comparto audio si fa carico di un doppiaggio Italiano di grande qualità, con la presenza di tanti doppiatori degni di nota nella scena italiana. Anche la colonna sonora ricalca perfettamente i temi della saga cinematografica.

Il lato estetico è curato in modo maniacale, ma dobbiamo segnalare una presenza eccessiva di pop-in e caricamenti tediosi prima di poter accedere a determinate aree.

Sulla versione per PlayStation 4 Pro ci siamo dovuti scontrare con un framerate ballerino, che era possibile minare selezionando la modalità Performance sacrificando così il magnifico lato estetico della produzione.

A nostro avviso, qualche mese in più per limare i difetti presenti sul titolo non avrebbero guastato, il team avrebbe potuto ottenere risultati decisamente più elevati.

Electronic Arts ha avuto troppa fretta di lanciare sul mercato la produzione, e il prezzo da pagare è la presenza di molti bug, glitch e problemi al framerate.

Commento Finale

In conclusione, si tratta di uno dei migliori titoli dedicati alla serie di Star Wars, era da anni che aspettavamo un titolo single player di questa qualità e finalmente siamo stati accontentati. Purtroppo il titolo soffre di alcuni vistosi problemi, che già sono in corso di correzione.

Ci teniamo a dire che il lavoro svolto da Respawn Entertainment è da lodare, è riuscito a donare giustizia a un brand che da tanto non vedeva una produzione degna di nota nel comparto single player.

Se siete appassionati di Star Wars o siete alla ricerca di un buon gioco con una buona narrazione, Jedi: Fallen Order fa al caso vostro.

Star Wars Jedi: Fallen Order
  • 8/10
    Voto - 8/10
8/10

Riassumendo

Star Wars Jedi: Fallen Order è una profonda dedica a tutti coloro che sono appassionati della pellicola di George Lucas. Il team di Respawn Entertainment ha lavorato minuziosamente a una trama che si amalgama perfettamente nel filone narrativo dell’universo di Star Wars. Purtroppo il titolo pecca nel comparto tecnico, cedendo al lato oscuro con un framerate instabile in alcuni frangenti.

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Scritto da
Federico Molino - Director and PR Manager

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.

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