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Baldur’s Gate III – Recensione

Dungeons & Dragons e videogiochi sono due argomenti che da anni si sono intrecciati tra loro. Alcuni esempi sono Planescape: Torment, Icewind Dale e Neverwinter Nights. Queste sono solo alcune delle tante iterazioni in cui Dungeons & Dragons, la sua lore e le sue regole sono state trasposte in salsa videoludica.
I titoli però rimasti maggiormente nel cuore dei videogiocatori sono sicuramente i primi due Baldur’s Gate, sviluppati da BioWare. Mentre quest’ultimo si è poi messo al lavoro sulle sue IP più celebri, Mass Effect e Dragon Age, la serie di Baldur’s Gate è rimasta per anni senza un nuovo capitolo.
Dopo anni di attesa e un lungo Accesso Anticipato su Steam, è finalmente disponibile Baldur’s Gate III. Questa terza iterazione della serie è a opera di Larian Studios, celebre per i due Divinity: Original Sin.

Per questo nuovo capitolo regole e ambientazioni sono quelle della Quinta Edizione, quindi nella Costa della Spada ci troviamo poco più di un secolo dopo rispetto ai primi due titoli di BioWare. I primi due Baldur’s Gate, infatti, seguivano regole e lore di Advanced Dungeons & Dragons 2nd Edition, dove vediamo i Forgotten Realms nell’anno 1368 DR. Dungeons & Dragons 5e, invece, è ambientato nel 1490 DR circa. Non è necessario aver giocato i primi due Baldur’s Gate o conoscere bene la storia del celebre TTRPG. Baldur’s Gate III è un titolo a sé stante, con comunque qualche chicca per chi conosce bene personaggi e storia della Costa della Spada.

Dopo questa doverosa introduzione, è arrivato il momento di parlarvi meglio di Baldur’s Gate III. Da appassionata di GDR da tavolo, e giocatrice assidua di D&D da sette anni, questo è un titolo su cui riponevo altissime aspettative. Larian Studios sarà riuscita a realizzare una buona trasposizione di D&D e un buon videogioco? Scopriamolo assieme in questa recensione!

Corsa contro il tempo

Dimenticate il trope più classico di quattro avventurieri che si incontrano in una locanda. Il nostro personaggio si risveglia dentro un Nautilode ed è stato infettato con un girino di Mindflayer, e non è il solo: è solo una delle tante vittime innestate.
Gli abitanti dei Forgotten Realms sanno bene che, una volta innestati da un girino, è solo questione di tempo prima che si trasformino anche loro in Illithid. Non c’è però tempo per piangersi addosso, è necessario prendere i controlli del Nautiloide per tornare nel Piano Materiale. Dopo una roccambolesca fuga passando per l’Avernus, uno degli strati dell’Inferno, e un atterraggio di fortuna, è il momento finalmente di concentrarci sul nostro ospite indesiderato.

Baldur's Gate III Re Miconidi
È presente un grande cast di personaggi, alcuni legati a quest di cui noi scegliamo svolgimento ed esito

La trama parte da una premessa semplice ed efficace, spiegata in modo che anche chi non conosce Dungeons & Dragons può capire la gravità della situazione dei personaggi infettati. Nel procedere con la storia abbiamo modo di scoprire di più sia sul mondo di gioco, sia sui personaggi che ci accompagnano.
Larian Studios ha svolto un lavoro eccelso nel rendere in chiave videoludica le dinamiche da party e nel confezionare una trama appassionante, con tante piccole variabili che possono rendere una partita molto differente dall’altra. A partire dalle scelte che possiamo compiere, passando per i tiri di dado e infine per i risvolti che una battaglia può avere sulla trama, sono tanti i modi in cui gli eventi possono cambiare.

Per farvi un esempio pratico, l’esito di una battaglia specifica può sconvolgere lo svolgimento del Secondo Atto, portando delle conseguenze non indifferenti per i personaggi. In questo e in tanti altri momenti mi sono sentita come durante una sessione di Dungeons & Dragons, quando le azioni mie e degli altri giocatori hanno portato dei cambiamenti in meglio o in peggio.

Non mancano dei personaggi iconici del Multiverso di Dungeons & Dragons, come Volothamp Geddarm, detto Volo

Statistiche e abilità

Baldur’s Gate III ci da la possibilità di utilizzare uno dei nostri compagni di viaggio come protagonista, quindi è possibile giocare nei panni di quello che preferiamo. Altra possibilità è quella di crearne uno da zero con un’origine personalizzata, oppure uno con il background Oscura Pulsione, origine che garantisce delle scelte diverse rispetto alle altre. Se Cuorescuro, Astarion e gli altri sono reclutabili nel corso della storia, il personaggio con l’Oscura Pulsione non è invece reclutabile.

Baldur's Gate III Creazione Personaggio
Davvero tante le opzioni di personalizzazione, che permettono di creare anche personaggi che rispecchiano al meglio la nostra identità di genere. Presenti anche opzioni per la Vitiligine, una rarità nei creator di personaggi nei videogiochi

Ho deciso di creare un personaggio da zero, con l’origine personalizzata. Dopo un metodo altamente scientifico per la scelta della classe (ovvero, ho tirato un D12), ho creato un’Elfa dei boschi Druida, scegliendo di assegnare i punti (Point Buy) invece di usare il settaggio consigliato (Standard Array). Peccato che mancasse la possibilità di tirare le statistiche, metodo che utilizzo sempre quando gioco a D&D.
In merito alla personalizzazione dei personaggi, ho trovato l’editor davvero completo e pieno di opzioni per creare il nostro avventuriero esattamente come lo vogliamo noi.

A livello di scelte, Baldur’s Gate III offre tutte le razze e le classi presenti nel Manuale del Giocatore, fatta eccezione per il Githyanki, presenti invece in dei manuali di espansione. Per quanto riguarda le specializzazioni di ogni classe, invece, Larian Studios ha optato per una selezione provenienti dai vari manuali della Quinta Edizione. Per esempio, come specializzazione ho scelto il Circolo delle Spore, introdotto in Tasha’s Cauldron of Everything.

Baldur's Gate III punti caratteristica
Nell’assegnare i Punti di Caratteristica, possiamo decidere dove mettere il nostro +2 e il nostro +1, come introdotto in Tasha’s Cauldron of Everything.

Questione di D20 e di cambiamenti

Il gameplay di Baldur’s Gate III è basato sul regolamento ufficiale di Dungeons & Dragons Quinta Edizione. Molte cose sono determinate dal risultato di un tiro di dado, che sia uno che dobbiamo fare noi attivamente o uno che il gioco effettua in automatico, come il tiro su iniziativa all’inizio del combattimento. Gli effetti degli incantesimi, il loro raggio d’azione e pure il danno rispecchiano in toto quanto si può leggere nei manuali del celebre GDR da tavolo.
Chi conosce l’attuale edizione di Dungeons & Dragons si troverà fin da subito nel suo elemento, ma non temete: anche chi non ha mai giocato al TTRPG di Wizards of the Coast potrà facilmente entrare nel vivo del gioco grazie a dei tutorial che ho trovato ben spiegati.

BG3 tiro dado vantaggio
Esattamente come in D&D, le nostre prove avranno dei modificatori, oltre ad avere a volte vantaggio o svantaggio in base alla situazione. Nel caso si fallisca un tiro per noi importante, possiamo usare un punto ispirazione per ritirare

Larian Studios ha però fatto qualche modifica per rendere alcune meccaniche un po’ più amichevoli sul fronte videoludico. Non serve più un’azione per bere una pozione, ma possiamo usare quella bonus. L’alleato è troppo lontano per fargli bere la pozione o per passargliela? Possiamo lanciargliela addosso. I personaggi sono di secondo livello e quello che hai speso ore a creare muore? Ogni personaggio ha in automatico una pergamena nel proprio inventario per riportare in vita l’alleato morto. Oppure possiamo decidere di depredarne il corpo e procedere senza.
È presente anche una mole di oggetti magici impressionante fin dalle prime battute di gioco. Oltre a quelle ottenibili durante la trama principale, possiamo trovarne anche in vendita presso qualsiasi mercante.

Altre modifiche in termini di meccaniche sono i riposi brevi, che se da regolamento ne abbiamo uno solo tra un riposo lungo e l’altro, ora sono due. Per i riposi lunghi, invece, dobbiamo assicurarci di avere almeno 40 scorte di cibo per poterci riposare completamente e recuperare tutti gli slot incantesimo usati.
Parlando di incantesimi, a volte ho avuto la necessità di cambiarne uno al volo, ad esempio Passo Velato per esplorare al meglio, ed è possibile farlo in qualsiasi momento e non come da regolamento.

Baldur's Gate III combattimento

Ehi, una missione!

Mentre esploriamo le vaste aree presenti nel gioco, abbiamo il completo controllo del nostro party, a partire dalla possibilità di controllare gli inventari di tutti i membri del party in contemporanea. Possiamo decidere di muoverci in gruppo, o con la pressione di un tasto possiamo decidere di muoverli individualmente.
Non solo, possiamo anche attivare la modalità a turni in qualsiasi momento, la quale è molto utile quando dobbiamo superare delle trappole o quando dobbiamo muoverci in modo più strategico prima di uno scontro.

Gli scontri sono davvero ben realizzati. Giocando alla difficoltà intermedia offerta ho dovuto superare qualche momento che ha richiesto maggiore strategia. Spesso ho sentito non solo che l’esito del combattimento dipendeva da me, ma anche che il mio fallimento nel terminare uno scontro in un certo modo avrebbe portato delle conseguenze nella storia. Alle volte, infatti, non saremo i soli a combattere contro i nemici: avremo degli alleati che non potremo controllare direttamente. Altre volte, invece, è necessaria una maggiore discrezione per eliminare determinati nemici per non attirarne altri.
Alle volte le mie strategie hanno premiato, riuscendo a non far morire dei NPC o a risolvere delle situazioni con discrezione. Altre volte invece i miei piani sono andati in fumo nella frazione di pochi secondi e ho dovuto affrontarne le conseguenze, alle volte disastrose.

BG3 Controincantesimo
A volte saremo chiamati a usare le nostre reazioni, come ad esempio con questo Controincantesimo

L’esplorazione degli ambienti è estremamente soddisfacente. Dove meno ce lo aspettiamo possiamo trovare una missione secondaria. Queste ci aiutano a espandere la lore della Costa della Spada, ma anche la trama imbastita da Larian Studios. Oltre alle quest secondaria abbiamo le missioni dedicate ai nostri compagni, le quali ci permettono di conoscerli meglio e di scoprire parti del loro passato.
Oltre alle quest secondarie, possiamo trovare nell’ambiente anche forzieri sepolti, ingredienti per le pozioni o altro loot. Altre volte imboccare una strada secondaria può portarci dritti verso uno scontro.

Baldur's Gate III Halsin
Nel conoscerli meglio, noteremo che tutti i nostri compagni saranno fin troppo propensi a portare la relazione con il nostro personaggio… Su un altro livello

Scorci della Costa della Spada

Quando ho avviato Baldur’s Gate III per la prima volta, sono davvero rimasta stupita dall’ottimizzazione del gioco. Al netto di qualche caricamento un po’ lungo, il gioco risulta fluido e bello da vedere sia con configurazioni di PC più prestanti, sia con altre meno aggiornate. Si tratta di un piccolo miracolo tecnico.
Ho giocato al titolo con settaggi Ultra e non ho avuto particolari problemi tecnici, né a livello di frame rate, né a livello di glitch e freeze. Durante la mia esperienza fin dal Day One a oggi ho avuto un’esperienza decisamente fluida.

Ottima la direzione artistica, si vede l’impegno che Larian Studios ha messo nel riproporre la Costa della Spada in formato videoludico, oltre a modelli dei personaggi, soprattutto principali, davvero ben realizzati. Non solo, degni di nota nella produzione anche la colonna sonora, la quale si sposa alla perfezione con le ambientazioni, e il doppiaggio in lingua inglese. Quest’ultimo è davvero eccelso, e contribuisce a farci immergere al meglio nelle vicende narrate.

Se sul fronte grafico non ho avuto problemi, su quello audio purtroppo ogni tanto ho qualche problema. Nello specifico spesso non sento la colonna sonora quando ci dovrebbe essere. Che sia l’esplorazione o una battaglia, spesso mi ritrovo a farle senza alcun accompagnamento musicale. Questo mi è successo sia al Day One, sia proprio in questi giorni dopo vari hotfix e patch. Una cosa positiva è che Larian Studios non si è fermata un attimo nel cercare di risolvere qualsiasi problema segnalato, quindi confido che anche questo troverà una risoluzione.

Baldur's Gate III

Una prova magistrale

Baldur’s Gate III è un’opera mastodontica. Non è possibile descrivere con altre parole il lavoro svolto da Larian Studios. Dal loro lavoro si evince l’impegno messo per rendere Dungeons & Dragons fruibile in formato videoludico. E lo fa imbastendo una storia appassionante e degna delle campagne più memorabili. Non solo, lo fa con un cast di personaggi interessante e un gameplay fedele e allo stesso tempo accessibile per tutti.
Con Baldur’s Gate III mi sono ritrovata a macinare decine di ore alla volta senza nemmeno rendermente conto. Cosa che non capitava davvero da tanto, troppo tempo.

Larian Studios non ha solo realizzato un gran bel gioco, ma ha dettato quello che dovrebbe essere un nuovo standard per i videogiochi di ruolo.

Baldur's Gate III
  • 10/10
    Voto - 10/10
10/10

Riassumendo

Baldur’s Gate III è un’opera mastodontica che detta i nuovi standard per i videogiochi di ruolo. Davvero consigliato agli amanti di Dungeons & Dragons e non!

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.