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Lies of P – Recensione

Dopo aver provato a lungo la sua versione demo, Lies of P è finalmente giunto tra le mie mani nella sua versione completa durante gli inizi di Settembre. Ho avuto modo di provarlo a fondo e di vedere cosa poteva offrirmi il burattino tanto amato da Geppetto.

Per chi non lo sapesse, si tratta di una produzione che prende spunto dai Soulslike, e non è un eufemismo dire che si tratta di una favola matura, che racchiude gli elementi tipici del racconto di Carlo Collodi e un pizzico di gotico in una forma più brutale.
Si tratta di un genere che apprezzo e che continua a stupirmi. Mi sono immerso nelle terre di Krat per quasi trenta ore per raggiungere il finale e godermi i titoli di coda. Adesso che l’embargo è scaduto, posso raccontarvi la mia esperienza faccia a faccia con Pinocchio!

Pinocchio può usare il pianoforte, magari una reminiscenza dal passato?

L’ultima speranza di Krat

La scena iniziale si focalizza su Pinocchio, mentre una voce delicata lo chiama e gli chiede di alzarsi e combattere. Quella voce non è altro che Sophia, che a tutti gli effetti prende il posto della Fata Turchina dei racconti di Collodi. Il nostro principale compito sarà quello di farci spazio tra i burattini impazziti, che hanno quasi sterminato del tutto la razza umana. Se questo non fosse abbastanza, un terribile morbo sta dilagando tra i pochi umani, sfigurandone la pelle e facendoli uscire completamente fuori di senno.
Una volta raggiunto l’Hotel Krat, scopriremo che Geppetto attualmente è disperso e che il nostro compito principale sarà trovarlo e capire cosa sta accadendo al di fuori di questo luogo sicuro.

La trama di Lies of P è molto stratificata, non ai livelli delle opere di From Software, perché Round8 Studios da questo punto di vista è stata molto diretta. Man mano che incontreremo dei personaggi, che siano principali o secondari, ci sarà data spesso la possibilità di chiedere informazioni che spesso ci porteranno a capire meglio quale fosse la vita prima di questa enorme tragedia.

Lies of P Recensione
Sophia è uno dei personaggi più importanti

Il dolore dei burattini

Uno degli elementi che ho più apprezzato è la cura riposta in alcuni personaggi. Anche le quest secondarie, che ci richiederanno di adempiere a dei compiti semplici, possono donarci delle storie tristi, facendoci scoprire di più sull’epoca buia di Krat.

In alcuni punti ci verranno poste delle domande, al quale potremo rispondere con una bugia o con la verità. Mentire spudoratamente porterà il nostro eroe a perdere parte della sua umanità, avvicinandosi più al cuore di un burattino. Il finale dipenderà dalle nostre scelte, dando al giocatore un certo peso all’interno del mondo di gioco.

La longevità della narrazione si attesta sulle oltre venti ore solo per portare a termine la storia principale. Spesso ci verrà chiesto di fare un po’ di backtracking, poiché il gap di livello tra una zona all’altra si fa sentire, soprattutto contro alcuni boss. Come ogni titolo del genere che si rispetto, sono presenti ben tre finali, e in ognuno peseranno in maniera rilevante le nostre scelte.

Lies of P Recensione
Una delle missioni secondarie di Lies of P che ci mostrerà ciò che la disgrazia abbattuta su Krat ha portato via ai suoi abitanti

Una brutalità meravigliosa

Come dicevo poc’anzi, la città di Krat è ormai alla deriva e l’unico luogo sicuro è l’Hotel, dove troveremo Sophia e in seguito pure Geppetto dopo aver finito il prologo. Sicuramente il personaggio più criptico è Antonia, proprietaria della struttura e grande amica di Geppetto.

L’hub principale ci servirà per diversi motivi, primo fra tutti per livellare, dato che potremo farlo solo attraverso Sophia e spendendo tutto l’Ergo che avremo raccolto dai nemici uccisi. Per migliorare le nostre armi potremo rivolgerci a Eugénie, che per il giusto quantitativo di Ergo e materiali, migliorerà il nostro armamentario.

Parlando proprio dell’arsenale a disposizione, questo si suddivide in lame e impugnature. Potremo creare combinazioni di armi e impugnature differenti, che porteranno dei bonus e malus. Ad esempio, se avremo uno spadone con un manico pesante, questo ci darà accesso a una tecnica speciale, utilizzabile usando la Barra Fantasia, molto più brutale e che spezza facilmente la difesa. Se invece dovessimo cambiare l’impugnatura, adottandone una più leggera, magari proveniente da una spada normale, il nostro attacco e stile di combattimento sarà molto più leggero e votato a combo meno pesanti.

Tempo di scaldare l’arma

Il gameplay ha subito dei netti miglioramenti rispetto alla versione di prova di Giugno. I combattimenti risultano ancora più piacevoli, grazie ad una schivata più precisa. Durante il combattimento potremo effettuare dei Parry, e parando i colpi col giunto tempismo potremo annullare completamente il danno che dovremo ricevere. Infliggendo un certo numero di danni avremo la possibilità di sbilanciare i nemici: questo ci permetterà di effettuare un attacco speciale, simile al backstab presente in altre produzioni Soulslike.

Oltre a poter usare la nostra arma, avremo a disposizione il braccio di Pinocchio. Lo potremo usare solo per un determinato quantitativo di volte, dato che avrà una barra che si scaricherà man mano che lo utilizzeremo. Tra le nostre combo, troviamo anche le Tecniche Fantasia, che potremo utilizzare solo riempendo l’apposita barra. Ogni arma ha due Tecniche uniche, una che consumerà una barra e una che ne userà invece tre. La prima serve a potenziare la nostra arma, mentre la seconda è per sferrare un attacco letale.

Ogni volta che affronteremo un boss e riusciremo a sconfiggerlo, ci verrà data la sua essenza racchiusa in un oggetto di Ergo. A circa metà gioco, come avviene in Dark Souls, potremo usare queste essenze per fabbricare delle armi speciali. Rispetto a quelle normali non sono suddivise in lama e elsa, ma sarà un pezzo unico. In alternativa, potrete sempre utilizzare l’oggetto dei boss per ottenere più Ergo possibile da spendere per il potenziamento di Pinocchio.

Potremo scegliere quale braccio equipaggiare in base al nostro stile di gioco

Risorse di ogni genere

Per poter recuperare l’energia persa, avremo a disposizione delle cure chiamate Celle a Impulso, le quali si ricaricheranno solo una volta raggiunti lo Stargazer, che avrà la funzione di falò. Ogni volta che utilizzeremo a lungo un’arma, la sua efficienza sarà ridotta. Per ripristinare la sua forza, non dovremo per forza tornare al punto di ristoro, ma potremo affilarla con la smerigliatrice che ci sarà data fin dall’inizio. Avanzando di livello potremo pure modificarle, permettendoci di impregnare l’arma di un determinato elemento, come fuoco o fulmine.

Potremo modificare anche il braccio di Pinocchio. Infatti ne avremo a disposizione varie tipologie, le quali ci offriranno degli attacchi differenti. Uno dei miei preferiti è sicuramente il Braccio Legione Aegis, che ci permette di pararci dai colpi nemici. Sono sincero, fino alla fine ho quasi sempre utilizzato il braccio base di Pinocchio, perché a mio avviso è quello più pratico e facilmente incastratile durante le combo. Per poter ripristinare gli utilizzi potremo usare le apposite cartucce, che sarà possibile trovare nei cadaveri dei nemici oppure nell’hub principale spendendo il giusto quantitativo di Ergo.

Raggiunto un determinato punto del gioco, potremo potenziare Pinocchio in altri parametri, che ci permetteranno di avere più celle a impulso, oppure un vantaggio nell’utilizzo di determinate tecniche. Per ottenere tali vantaggi ci sarà richiesta una risorsa molto rara da trovare, che spesso sarà possibile ottenere in alcuni scrigni nascosti.

Lies of P Recensione
Pinocchio potrà incantare la sua arma in base alla Smerigliatrice equipaggiata

Nemici brutali.. alcune volte fastidiosi

Durante il soggiorno a Krat non dovremo affrontare solo Burattini, ma dovremo fare i conti anche con degli umani infettati dal morbo. I nostri avversari si suddividono tra piccoli e grandi, e possono essere più o meno brutali. I boss che affronteremo sono variegati e offrono un buon livello di sfida. Non lasciatevi ingannare dai primi che sembreranno una passeggiata, dato che avanzando nelle aree questi diventeranno sempre più brutali e tediosi da uccidere.

C’è un grosso problema a mio avviso che non è da sottovalutare. Spesso il gioco usa come espediente continuo quello di dare al boss due fasi, cercando quasi di allungare la longevità. Durante le fasi finali sono presenti un eccessivo numero di nemici grossi e mini boss da dover affrontare per proseguire. Non ho gradito molto questa tattica utilizzata dagli sviluppatori, perché ha reso le fasi finali veramente pesanti, soprattutto perché la storia stava per entrare nel vivo e ne viene spezzato il ritmo sul nascere.

Prima di entrare all’interno di una battaglia contro un boss, potremo usare la Polvere di stelle per evocare un aiutante. Tuttavia dopo i primi tre boss questo sarà quasi del tutto inutile. Spesso lo troveremo a terra dopo neanche un minuto dall’inizio della battaglia, e lo rilegheremo al ruolo da punching-ball, usandolo come distrazione per poter colpire il boss da dietro.

I boss se affrontati senza una strategia, potranno buttarci a terra con pochi colpi

Tecnicamente eccellente

A livello grafico Lies of P offre una bella visione. Gli ambienti di gioco risultano molto curati, con una particolare attenzione per i dettagli. Non mancano di certo alcuni elementi ripetuti tra gli scenari, ma ogni zona ha un elemento che la contraddistingue dalle altre. Ho avuto il piacere di giocare al titolo su Xbox Series X e Series S, e su entrambe le console il titolo mantiene bene il framerate.

In entrambi casi ho giocato in modalità performance. Sulla prima console il target è 60 fps e 2160p upscalato da una risoluzione nativa di 1080p. La situazione degli fps su Series S è identica, tranne che parte da una base di 972p upscalati a 1440p. I cali di framerate che ho riscontrato sono veramente pochi, principalmente nelle zone più ricche di nemici.

In Lies of P le ambientazioni sono molto variegate

Bugia Finale

Posso dire che la mia esperienza con Lies of P è stata quasi per tutta la sua durata positiva. La narrazione, per quanto sia di sfondo, è stata piacevole, soprattutto perché offre alcuni momenti veramente interessanti e che racchiudono tutta la malinconia che i personaggi stanno vivendo a causa delle vicissitudini in cui Krat versa. Mi sarei aspettato però una parte finale più ispirata, meno tediosa e allungata. In compenso il sistema di combattimento è ben curate e bilanciato, fatta eccezione per qualche boss fuori scala a causa di alcune doppie fasi esagerate.

Se siete possessori di Xbox Game Pass o siete amanti del genere, Lies of P è sicuramente un’opera che non potete non giocare!

Lies of P
  • 8.5/10
    Voto - 8.5/10
8.5/10

Riassumendo

Lies of P è un titolo che offre una varietà incredibile, tra missioni secondarie interessanti e una storia di fondo molto oscura. Il gameplay frenetico rende ogni battaglia appagante. Mi sarei aspettato però una varietà maggiore nelle ultime fasi di gioco.

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.