Durante il Summer Games Fest, come un fulmine a ciel sereno, è stata annunciata la demo di Lies of P, un prodotto che ha fatto discutere molto per la sua somiglianza con Bloodborne.
Per chi non lo sapesse, si tratta di una rivisitazione della storia di Pinocchio di Carlo Collodi, in un contesto più gotico e steampunk.
Appartenendo a un genere che apprezzo molto e che gioco ben volentieri, ho scelto di provare questa versione demo. Ho avuto la possibilità di completare i primi due capitoli del gioco, affrontando ben tre boss. Dopo poco più di un’ora di gioco, sono finalmente pronto a dirvi la mia sul più grande bugiardo del Paese dei Balocchi!
Il risveglio del burattino
All’inizio del gioco vediamo come la città di Krat, ispirata per lo più all’Europa, sia afflitta da un morbo. Lo si può capire dalle condizioni dei cittadini, per lo più morti e soggiogati dalla forza bruta dei Burattini ormai fuori controllo.
Il nostro Pinocchio verrà risvegliato da Sophia, la quale chiede al burattino di alzarsi e combattere e di raggiungerla. A tutti gli effetti questo personaggio incarna alla perfezione il ruolo della Fata Turchina (visto anche il colore dei suoi vestiti e capelli turchesi).
Dopo le prime fasi iniziali, possiamo notare come la mappa sia strutturata in modo simile alle produzioni di From Software. Anche se non c’è ricchezza di percorsi secondari, ci vengono offerte delle ambientazioni molto vaste e ben curate.
Questa demo ci permette di esplorare una minima parte della città di Kart, che ci dona una chiara idea della direzione artistica di Round8 Studio. Mi ritengo soddisfatto dal lato del level design, lo studio coreano ha svolto un lavoro eccellente.
Un burattino da combattimento
Sul gameplay Lies of P mi ha sorpreso in positivo. Alla base abbiamo una struttura classica del genere che ci offre i classici comandi di attacco e schivata.
Abbiamo anche a disposizione dei Parry, il quale, parando con il giusto tempismo, ci eviterà un ingente quantitativo di danni. Se saremo fortunati alcune volte potremo anche sbilanciare i nostri nemici con questa manovra.
Nel suo armamentario, Pinocchio ha a disposizione una spada e un braccio meccanico. Con la nostra arma bianca potremo sferrare dei colpi leggeri e caricati, quest’ultimi più letali, ma che ci renderanno più scoperti ai colpi nemici.
Per quanto riguarda il braccio meccanico, avremo a disposizione un’apposita barra, ogni volta che lo utilizzeremo quest’ultima si scaricherà. Data la sua particolare potenza, si tratta di un elemento chiave contro i nemici più imponenti.
La potenza del burattino
Ogni qualvolta mieteremo un nemico, questo ci farà ottenere una risorsa chiamata Ergo. Il suo funzionamento è simile alle anime di Dark Souls: parlando con Sophia potremo usarlo per progredire di livello e aumentare i nostri parametri. Nel caso dovessimo morire, dovremo andare a recuperare il nostro corpo per riottenere le risorse perdute.
Avremo a disposizione una serie di statistiche da aumentare, le quali ci permetteranno di essere più coriacei durante il nostro viaggio. Sarà anche molto importante tenere d’occhio la vita durante gli scontri, perché una volta ricevuto un danno, sarà possibile recuperare una parte di questo attaccando i nemici nel più breve tempo possibile.
Un burattino non può mentire
Una volta che avremo raggiunto l’Hub principale, verremo a conoscenza della possibilità di fondere le armi. In base all’energia fatata in possesso e ai materiali ottenuti, potremo sperimentare nella creazioni di armi letali.
Sarà possibile cambiare braccio creandone di nuovi. Ho avuto la possibilità di provare lo stile del braccio con il rampino, che mi ha permesso di attirare i nemici a me e tirargli diverse sferzate letali.
In alcuni dialoghi sarà possibile mentire o dire la verità, e questo avrà un impatto sul protagonista. Purtroppo non sappiamo in che modo peseranno sul gioco, dato che ci viene fatto appena un accenno all’inizio della storia.
Le tecnicità dell’essere burattino
Parlando del lato tecnico del gioco, devo dire che sono rimasto molto soddisfatto. La fluidità dei combattimenti è inattaccabile e rende l’esperienza sempre appagante. L’unico neo degli scontri è forse la difficoltà fin troppo accessibile e poco punitiva.
C’è da dire che la porzione di gioco offerta dalla demo è solo una minima parte e le carte in tavola possono cambiare con il gioco finale e progredendo nella storia. Altro difetto a mio avviso più grave è dovuto all’IA, facilmente aggirabile e alcune volte poco reattiva.
In compenso Lies of P offre un motore grafico eccellente, con un utilizzo dell’Unreal Engine 4 encomiabile. Anche il Design dei personaggi è promosso, sono tutti molto ispirati e unici nel loro stile.
Bugia Finale del burattino
Posso dire che Lies of P mi ha convinto molto con la sua versione di prova. Ho apprezzato molto il gameplay e le molteplici possibilità durante il combattimento. Anche la storia sembra promettente, per quanto sia un contenuto marginale, e non vedo l’ora di saperne di più. Alla fine dei conti, si tratta di un prodotto davvero valido. La Fiaba di Collodi non è mai stata così bella e oscura.