L’espansione di Elden Ring: Shadow of the Erdtree è sicuramente tra le produzioni videoludiche più attese di quest’anno, soprattutto perché i fan la richiedevano a gran voce fin dal suo annuncio. Tornare ancora una volta sul capolavoro targato From Software è stato piacevole, soprattutto perché abbiamo avuto il piacere di mettere le mani su un contenuto di alta fattura, che ha aumentato la qualità di una produzione che già di per sé era ottima.
In queste settimane, io e Federico siamo stati impegnati a esplorare in lungo e in largo le Terre delle Ombre e finalmente siamo pronti a parlarvene!
Sui passi di Miquella
La narrazione di Elden Ring: Shadow of the Erdtree è strettamente collegata a quella del gioco base. Infatti, per poter accedere all’espansione, sarà necessario aver affrontato determinati boss all’interno del gioco base, permettendoci poi di spostarci verso le Terre delle Ombre. Saremo chiamati a esplorare questa nuova zona a causa di Miquella l’Empireo, di cui seguiremo le sue tracce all’interno di questo mondo avvolto dalle tenebre e oscurato dall’immenso Albero Madre che sovrasta tutto.
Sappiamo che in questa terra giunse per prima Marika, madre dei due gemelli Malenia e Miquella. Nel corso della storia principale, scopriremo altri personaggi che sono sulle tracce di Miquella, seguendo le sue orme, rappresentate da queste immense croci che nascondono sempre un messaggio.
La cosa che abbiamo più apprezzato di questa nuova espansione è proprio lo scoprire cosa si cela dietro la fitta nebbia del passato di alcuni personaggi, raccontandoci eventi che venivano solo accennati durante il gioco base. Impareremo a conoscere i più reconditi segreti di alcuni personaggi a noi già noti. Non mancano anche nuovi membri del cast di grande spessore, sia tra i boss che tra quelli più “amichevoli”.

Premi e punizioni
L’esplorazione è un elemento fondamentale in Shadow of the Erdtree. Infatti nelle Terre delle Ombre sono presenti degli oggetti davvero utili per proseguire nei contenuti: i Frammenti di Albero Ombra e le Ceneri di Spirito Venerato. Questi si utilizzano come i Semi d’Oro e le Lacrime Sacre presso le Grazie, e permettono di aumentare rispettivamente attacco e difesa i Frammenti e attacco e difesa degli spiriti che evochiamo. Questi aumenti di statistiche, però, sono validi solo nelle Terre delle Ombre e non nell’Interregno.
A livello della sfida, è stato svolto un lavoro encomiabile da parte di From Software. Non è mancata occasione in cui abbiamo riscontrato qualche difficoltà in più contro un boss, ma nulla di troppo eccessivo. La cosa fondamentale è imparare i pattern dei nemici che ci si parano davanti, cercando la strategia più consona, nulla di nuovo rispetto a quanto visto in passato.
L’introduzione di potenziamenti aggiuntivi ha donato una nuova sfida anche a chi ha esplorato in lungo e in largo il gioco base. Possiamo dire che siamo rimasti soddisfatti dai boss principali e da alcuni di quelli secondari, che presentano abilità uniche e mai ripetitive, offrendo un livello di sfida appagante. Anche in modalità cooperativa, dove il boss risultava decisamente più forte, non abbiamo avvertito una difficoltà ingiusta.

Non solo Messmer l’Impalatore
La mappa di gioco è piena di contenuti, con diversi Legacy Dungeon pronti a essere scoperti. Nonostante la quantità sia ovviamente minore a causa di una mappa più ristretta, il team ha saputo inserire alcune sfide nascoste all’interno dei Dungeon.
Abbiamo anche sconfitto diversi nemici che possono definirsi mini-boss all’interno di alcune tombe, che presentavano una difficoltà decisamente bassa e non in linea con il resto dell’espansione. Purtroppo, a lungo andare, questi nemici ci sembravano tutti uguali. L’unica cosa valida era la ricompensa, che spesso consisteva nel set di armatura insieme all’arma dello spirito ucciso.
Anche i nemici presenti nella mappa di gioco non presentano una difficoltà tale da metterci con le spalle al muro. Fatta eccezione per alcuni casi rari, non abbiamo mai avuto difficoltà nel farci spazio tra i nemici presenti in questa nuova espansione. Ci saremmo aspettati un livello di sfida più elevato da questo punto di vista. In compenso, a livello stilistico, ci sono molti avversari ispirati e, in alcuni casi, il citazionismo a Berserk, opera di Kentaro Miura, era più palese rispetto al passato.

Le meraviglie delle Terre delle Ombre
Artisticamente parlando, le ambientazioni di Shadow of the Erdtree sono semplicemente mozzafiato. Le Terre delle Ombre, pur essendo meno vaste dell’Interregno, offrono comunque parecchia varietà nelle location proposte. Soprattutto prendendosi il giusto tempo per esplorare, si può notare la grande cura per i dettagli nel mondo aperto e nei dungeon.
Io e Federico abbiamo giocato il titolo sia su PlayStation 5 che su PlayStation 4 Pro. Su quest’ultima i caricamenti sono più lunghi, come lo erano già nel gioco base, e ci sono dei dettagli in meno su schermo soprattutto nelle aree più aperte. Shadow of the Erdtree rimane comunque molto godibile anche su PlayStation 4 Pro, al netto dei compromessi elencati prima che non incidono troppo sull’esperienza.
Abbiamo giocato a Shadow of the Erdtree dal giorno dell’uscita dell’espansione, e durante le nostre sessioni di gioco non abbiamo avuto problemi tecnici di alcun tipo.

Il ritorno del Senzaluce
Elden Ring: Shadow of the Erdtree è un ottimo DLC. Abbiamo vissuto questa nuova esperienza con grande piacere, ci siamo divertiti e abbiamo apprezzato le Terre delle Ombre. Il lavoro svolto da From Software è encomiabile, nonostante qualche piccola incertezza sulla difficoltà tarata verso il basso con i nemici più comuni.
Il lato artistico è sublime: la nuova ambientazione presenta degli scorci visivi mozzafiato. Non è mancata occasione in cui ci soffermassimo di più su alcuni luoghi, per apprezzare anche solo il panorama. L’esplorazione delle Terre delle Ombre è soddisfacente, premiando il giocatore per ogni passo secondario eseguito.
Per il resto, si tratta di un’ottima espansione. Con certezza possiamo affermare che si tratta di uno dei contenuti più riusciti da parte del team di Miyazaki!
Lascia un commento