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Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai – Recensione

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In molti siamo cresciuti con la sigla di Giorgio Vanni dei Cavalieri del Drago, quel famoso cartone animato che ripercorreva le avventure di Dai in uno spettacolare racconto animato.

Quando Square Enix decise di annunciare questo spin-off della serie Dragon Quest dedicato interamente alle avventure di Dai, la mia felicità salì alle stelle. Ci troviamo davanti ad un titolo che non offre una struttura a ruoli come siamo da sempre stati abituati dalla serie, ma bensì un sistema di battaglia che ricorda in parte la struttura dei Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm in una forma più ibrida con elementi da hack ’n’ slash.

Ho avuto il piacere di mettere la mani sulla versione per PC di Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai, e finalmente sono pronto a parlarvene in questa recensione dedicata!

Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai Recensione

Il potere di Dai!

La storia inizia con uno scontro, molto importante per Dai, contro un altro Cavaliere del Drago chiamato Baram, che dopo averlo quasi sconfitto gli causa un’amnesia totale. Questo espediente ci permette di iniziare la storia dagli albori dell’avventura del protagonista, ripercorrendo i primi passi del viaggio. La storia viene narrata da alcune scene d’intermezzo doppiate, con sequenze in fermo-immagine in stile anime.

Abbiamo la possibilità anche di far avanzare velocemente il filmato. Bisogna tenere in mente che spesso gli slideshow che ci vengono proposti hanno la durata dai cinque ai sette minuti abbondanti. Ogni icona nella mappa ci indicherà il tipo di livello: filmato, battaglia o secondaria.

Sono presenti anche dei filmati in engine, ma purtroppo sono veramente pochi e perlopiù per le parti più salienti della storia delle avventure di Dai. Abbiamo un doppiaggio giapponese di alta fattura, molto espressivo e piacevole da seguire. Molte delle scene che vedremo sono riprese dalla nuova versione animata, uscita solo di recente in Giappone. A mio avviso se il gioco fosse stato interamente con filmati in Engine, la qualità sarebbe stata molto più elevata a livello di narrazione.

Per completare la campagna principale del gioco, avremo bisogno all’incirca di undici ore. La difficoltà proposta è nella media, e alcuni scontri richiederanno maggiore attenzione per essere completati con successo.

Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai Recensione

Infinity Strash!

Come dicevo in precedenza, non abbiamo davanti un gioco di ruolo classico come siamo stati abituati dalla serie Dragon Quest. Questa volta la formula adottata è quella di un action-rpg, abbracciando qualche meccanica tipica degli hack ’n’ slash. Abbiamo a disposizione grandi campi di battaglia, attorniati da nemici e oggetti da spaccare per ottenere oggetti. La sensazione generale è quella di un musou, con a disposizioni grandi ondate di nemici da distruggere, con la presenza pure di mini-boss di zona con una barra della vita più grande.

Abbiamo a disposizione una serie di combo base da sferrare ai nemici. Ad accompagnare la nostra combo ci saranno tre abilità dettate da un selettore a vista sullo schermo. Ogni personaggio avrà a disposizione una tecnica speciale unica, che dovrà essere ricaricata con la sconfitta dei nemici. Ogni volta che cambieremo personaggio, avremo a disposizione un parco tecniche differenti.

Bisogna anche dire che sarà possibile equipaggiarle dall’apposito menù. Avremo a disposizione degli equipaggiamenti chiamate Memorie, che solitamente raffigurano degli elementi chiave della storia. Questi ci offriranno delle statistiche extra, aumentando così i parametri dei nostri personaggi.

Durante i combattimenti sarà possibile schivare e contrattaccare i nemici. I boss presenti all’interno del gioco presentano quasi sempre meccaniche diverse, mettendoci anche in difficoltà quando utilizzeranno le tecniche speciali. Devo dire che passati primi due atti, la difficoltà andrà sempre di più in crescendo.

Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai Recensione

Abbracciando il Roguelite!

Se la campagna principale non fosse abbastanza, abbiamo a disposizione la modalità Temple of Recollection. Ci permette di avanzare in una struttura simile ai roguelite, che partendo dal primo livello si avanzerà di piano in piano. Prima di ogni sessione dovremo preparare al meglio il nostro party, scegliendo con parsimonia le tecniche da equipaggiare. La comodità di questa modalità è che ci permetterà di sbloccare nuove Memorie, grazie a delle ricompense casuali in base alla stanza affrontata. 

Si tratta di un elemento che aggiunge una buona rigiocabilità al titolo, permettendo anche di accumulare punti esperienza senza dover rigiocare intere fasi della storia principale. Il problema di fondo sono le ambientazioni del tempio, quasi sempre tutte uguali e che differiscono leggermente per il loro sfondo.

Ogni piano è generato da un sistema procedurale, permettendoci così di affrontare sfide sempre differenti. Ogni volta che completeremo cinque stanze, avremo a che fare con un boss, permettendoci di passare al livello successivo. Se otteniamo delle Memorie doppioni, il gioco in automatico le convertirà in esperienza che potremo spendere per migliorare i nostri personaggi.

Infinity Strash Recensione

Tecnicamente un drago nella stanza

Il lato grafico è ben curato, soprattutto se parliamo dei personaggi principali dell’avventura. Purtroppo non posso dire lo stesso per le ambientazioni di gioco, spesso fin troppo povere di elementi a schermo. In compenso abbiamo delle animazioni di alta fattura, che ci permettono di vedere delle cutscene spettacolari durante l’utilizzo delle tecniche speciali.

Anche i filmati in gioco sono ben confezionati, peccato che siano poco presenti e che la storia usi l’espediente degli slideshow presi direttamente dal nuovo anime di Dai. A mio avviso i filmati sono fin troppo lunghi e spezzano spesso l’azione di gioco.

Sulla versione per PC non ho avuto particolari problemi tecnici. L’unica occasione dove il gioco ha leggermente ceduto è nei primi minuti, dove l’utilizzo della tecnica speciale faceva crollare la stabilità. Fortunatamente avanzando nella storia il problema non si è più presentato, anche nelle fasi più ricche di elementi a schermo.

Promosso il doppiaggio in giapponese, che riesce a donare la giusta espressività ai personaggi. Per chi non ama il doppiaggio orientale, potrà selezionare quello Inglese, altrettanto buono.

Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai Recensione

Commento Finale

Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai è un titolo più che sufficiente. Vedere una trasposizione videoludica su Dai è veramente raro, quindi solo per questo va lodato lo sforzo di Square Enix. La narrazione è piacevole da seguire, nonostante qualche filmato fin troppo lungo e alcuni scontri ripetitivi. Mi sarei aspettato una varietà maggiore e un gameplay più tecnico.

Si tratta di una produzione principalmente destinata a chi ha amato il manga o l’anime di Dai. 

Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai
  • 7/10
    Voto - 7/10
7/10

Riassumendo

Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai è un buon spin-off della serie. Mi sarei aspettato una varietà maggiore tra gli scenari della modalità storia. Nonostante tutto, si tratta di un grande omaggio a una delle più celebri opere dedicate a Dragon Quest.

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Scritto da
Federico Molino - Director and PR Manager

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.

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