La serie The Legend of Heroes è una delle più longeve del team giapponese Nihon Falcom. Il primo capitolo di Trails in the Sky è rimasto nel cuore di molti giocatori, me compreso, grazie alla sua narrazione curata e alle ambientazioni sempre piacevoli. Per chi non lo sapesse, la serie Trails in the Sky è una trilogia, e proprio per questo Nihon Falcom ha deciso di chiamare il remake del primo capitolo Trails in the Sky 1st Chapter.
Dopo aver trascorso molte ore in compagnia di Estelle e dei suoi compagni, posso finalmente raccontarvi la mia esperienza con questo remake!

Trails in the Sky 1st Chapter
Sviluppatore: Nihon Falcom
Distributore: GungHo Online Entertainment
Piattaforme: PlayStation 5, Nintendo Switch, Nintendo Switch 2 e PC
Data di uscita: 19/09/2025
Un fuoco indomabile
La storia ruota attorno a Estelle Bright e a suo fratello adottivo Joshua. I due aspirano a diventare Bracer, membri di un’organizzazione che ha l’obiettivo di mantenere la pace e proteggere i civili da ogni pericolo. Si tratta di una fondazione non governativa, guidata dal desiderio di aiutare il prossimo. Nella sequenza introduttiva vediamo il padre di Estelle, Cassius, tornare a casa portando tra le braccia un giovane ragazzo: è Joshua, sopravvissuto a un incidente che ha distrutto il suo villaggio e lo ha lasciato gravemente ferito.
Proprio come il padre, anche Estelle e Joshua si allenano e studiano per diventare Bracer di valore. Tuttavia, a seguito di un tragico evento, i due si vedono costretti a partire per un viaggio alla ricerca di risposte. Lungo il cammino, molte cose non andranno come previsto: le loro convinzioni inizieranno a vacillare, e la realtà che scopriranno sarà più dura di quanto avessero mai immaginato.

Una storia che funziona
Dal punto di vista narrativo, il primo capitolo di Trails in the Sky si prende il suo tempo prima di entrare nel vivo. Anche nella versione originale, molti giocatori avevano trovato difficile attendere che la storia decollasse, e questo aspetto rimane invariato nel remake. Serviranno diverse ore prima che la trama riveli le sue vere intenzioni o che accadano eventi davvero imprevedibili. L’esplorazione, invece, assume un ruolo importante: in ogni angolo e abitazione si trovano libri e documenti che permettono di conoscere meglio il mondo che ci circonda.
Come dicevo, la narrazione di Trails in the Sky 1st Chapter resta spettacolare proprio come allora, nonostante la sua lentezza nell’entrare nel vivo. Ogni arco narrativo ci aiuta a comprendere meglio il mondo di Zemuria, che ha origine proprio da questo capitolo della saga. All’interno del gioco compaiono anche diversi riferimenti a ciò che accadrà in futuro, un chiaro omaggio ai fan di lunga data.
A mio avviso, il punto di forza del gioco risiede proprio nei due protagonisti, Estelle e Joshua, che funzionano alla perfezione sul piano narrativo. Anche il resto del cast, però, svolge un ruolo importante e contribuisce in modo efficace alla costruzione della storia.

Esplorazione e combattimenti
Il mondo completamente in 3D rende l’esplorazione di Trails in the Sky 1st Chapter ancora più piacevole. Sono presenti molte nuove quest secondarie, assenti nella release originale. Ho trovato diverse di queste missioni davvero interessanti, perché approfondiscono i personaggi e ci permettono di comprendere meglio chi ci accompagna nel viaggio. Anche il rinnovamento grafico contribuisce a rendere l’esplorazione degli ambienti più immersiva e stimolante.
Il sistema di combattimento propone una formula ibrida, molto simile a quella vista in The Legend of Heroes: Trails through Daybreak e nel suo seguito. I nemici appaiono visibili sulla mappa e possiamo attaccarli in tempo reale per ottenere un vantaggio all’inizio dello scontro. Questa meccanica permette non solo di guadagnare un bonus iniziale, ma anche di stordire i nemici. Contro avversari più deboli, è persino possibile concludere il combattimento direttamente in questa fase.
Nonostante l’introduzione del tempo reale, la battaglia vera e propria si svolge a turni. Una volta entrati nella fase tattica, appare sullo schermo una colonna che indica l’ordine dei turni, utile per pianificare al meglio la strategia. In questa modalità possiamo utilizzare Art e Craft per colpire le debolezze nemiche e affrontarli con maggiore consapevolezza.
Durante i combattimenti accumuliamo energia che consente di ottenere vantaggi significativi contro gli avversari. Sono disponibili anche gli attacchi speciali Brave Attack, capaci di ribaltare le sorti dello scontro.
Ho apprezzato molto anche il sistema di potenziamento delle armi, che si rivela fondamentale per affrontare le battaglie più impegnative. In generale, ho trovato i combattimenti appaganti e ben bilanciati, soprattutto quelli contro i boss, che richiedono di sfruttare al meglio ogni risorsa strategica.

Un remake di buona qualità
L’aspetto tecnico di questo remake targato Nihon Falcom è davvero ottimo. Non era affatto semplice trasformare un titolo nato in 2D in un’esperienza completamente in 3D, riuscendo comunque a mantenere intatto il suo fascino durante l’esplorazione e la meraviglia visiva che lo contraddistingueva. Da questo punto di vista, il team di sviluppo ha fatto un lavoro eccellente, rendendo il gioco più appetibile per un pubblico moderno.
L’esplorazione e i combattimenti sono gli elementi che hanno beneficiato maggiormente di questo passaggio al 3D. Grazie al nuovo motore grafico, tutto risulta più fluido e immediato. Nel titolo originale capitava spesso di essere travolti da una quantità eccessiva di incontri casuali, che alla lunga rendevano l’esperienza stressante. Ora il ritmo è molto più bilanciato. Tra le migliorie più evidenti troviamo anche un menù completamente rinnovato e una mini mappa nell’interfaccia, utilissima per orientarsi durante il viaggio.
Ho giocato a Trails in the Sky 1st Chapter nella versione per PlayStation 5 e, nel complesso, la stabilità è buona. Solo in alcune aree più ampie ho notato cali di framerate piuttosto evidenti, ma di breve durata. Graficamente il titolo offre un impatto visivo convincente, soprattutto per quanto riguarda i personaggi. Gli ambienti, seppur piacevoli da esplorare, presentano qua e là texture leggermente meno curate.

Commento Finale
Se non avete mai giocato a Trails in the Sky, è questo il momento giusto di recuperare la serie. Il remake di Nihon Falcom è promosso, al netto di qualche piccolo difetto tecnico. La storia rimane ancora oggi interessante, nonostante una partenza fin troppo lenta.
Lascia un commento