Da amante di Papers, Please, 1998: The Toll Keeper Story ha fin da subito attirato la mia attenzione. Il titolo realizzato dal team indonesiano GameChanger Studio ricorda il titolo di Lucas Pope sia per le meccaniche di gioco, sia per le tematiche trattate. Lo studio di sviluppo ha deciso di narrarci le rivolte avvenute a Jakarta nel 1998, qui nel gioco ribattezzata Janapa, dal punto di vista della cassiera di un casello stradale che sta affrontando una difficile gravidanza.
Ho avuto la possibilità di giocare a 1998: The Toll Keeper Story su Steam con largo anticipo, e sono pronta a dirvi la mia in merito!
1998: The Toll Keeper Story
Sviluppatore: GameChanger Studio
Distributore: GameChanger Studio
Piattaforme: PC
Data di uscita: 28/10/2025
Storia di una famiglia e di una nazione
Dewi lavora come cassiera al casello stradale di Janapa mentre è in procinto di partorire. Mentre la donna cerca di guadagnare abbastanza assieme al marito per sopravvivere, la situazione del paese peggiora sempre di più, con i prezzi che salgono alle stelle e le proteste pacifiche degli studenti che prendono una brutta piega. In tutto questo, la gravidanza di Dewi non procede senza intoppi…
Tutto ci viene narrato attraverso delle scene che vediamo alla fine di ogni giornata di lavoro, oltre che dalle pagine del diario che Dewi scrive ogni giorno con i suoi pensieri. Anche mentre siamo a lavoro nella nostra postazione otteniamo informazioni sull’ambientazione, con gli automobilisti che a volte scambiano qualche parola con noi.
Ho apprezzato molto la trama del gioco che, per quanto lineare, riesce a essere di impatto.
La storia di 1998: The Toll Keeper Story non è particolarmente longeva: in circa tre ore possiamo completare la nostra prima partita. Il gioco offre molteplici finali, i quali dipendono dalle nostre azioni. Vi confesso che, esattamente come con Papers, Please, nella prima partita ho sbloccato il finale peggiore possibile. Fortunatamente mi sono rifatta subito dopo, sbloccando uno dei migliori.

Occhio attento
Il nostro compito è quello di far pagare il pedaggio corretto agli automobilisti, che varia in base alla tipologia di mezzo. Nel corso dei quindici giorni che viviamo, vengono introdotte sempre più regole da seguire per evitare di pagare delle penalità. A partire dal controllo per le banconote false, passando per quello delle targhe, fino alla ricerca di oggetti di contrabbando quando un veicolo supera il peso massimo consentito. Queste violazioni prevedono il pagamento da parte degli automobilisti di multe assieme al loro pedaggio.
Nel caso in cui qualcuno non possa pagare il pedaggio, abbiamo tre possibili scelte: non farlo passare, acconsentire a farlo passare prendendo così una penalità, oppure aggiungere noi stessi la differenza dal nostro portafogli.

In alcune giornate abbiamo degli eventi, anche se questi sono sporadici. I più frequenti sono la distribuzione di volantini governativi, in cambio di un pagamento per volantino consegnato, o di quelli dei protestanti, in cambio di denaro extra o di oggetti che possono aiutare Dewi con la sua gravidanza. Abbiamo anche casi in cui degli automobilisti ci chiedano aiuto per passare o per fermare qualcuno al casello.
Alla fine di ogni giornata lavorativa, viene fatto il conto dei nostri guadagni, meno eventuali penalità da pagare o aiuti elargiti dal nostro portafogli. Qui abbiamo anche un menù dedicato all’acquisto di migliorie per il nostro casello. Questi variano dall’implementazione di una calcolatrice fino alla possibilità di eseguire alcuni comandi, come la modalità Ispezione, l’apertura della cassa o della sbarra del casello, con la tastiera.

Rispetto ai folli controlli dei documenti di Papers, Please, da cui il gioco prende ispirazione, qui è tutto molto più semplice. Innanzitutto il gioco ci impedisce di sbagliare la tipologia di veicolo di appartenenza, anche se alcuni si somigliano estremamente tra loro. Non c’è molto da controllare nemmeno nelle fasi finali della storia, e basta poca attenzione per non sbagliare mai.
Non ho apprezzato l’interfaccia di gioco, fin troppo ingombrante e decisamente scomoda anche quando possiamo utilizzare la tastiera per alcune funzione con le migliorie del casello.
Alcune funzionalità sono macchinose da raggiungere, come la segnalazione agli agenti di banconote false, e più avanti di oggetti di contrabbando, per effettuare gli arresti.

Alti e bassi
Ho trovato la direzione artistica di 1998: The Toll Keeper Story divisa a metà. Da un lato abbiamo la resa visiva, con uno stile contraddistinto e che ho apprezzato, mentre dall’altro abbiamo un comparto sonoro sottotono. Le tracce audio sono poche e per niente memorabili, mentre nel gioco abbiamo una singola scena doppiata, dove però non è stato svolto un buon lavoro.
Tecnicamente parlando, invece, su PC non ho riscontrato alcun problema tecnico. Nel momento in cui vi scrivo, il titolo non è compatibile su Steam Deck. Ho provato a giocarci dalla portatile di Valve e, per quanto si riesca a giocare con la levetta destra (o il trackpad destro) e RT, non sono disponibili le shortcut con i tasti (il gioco ci mostra cosa premere sulla tastiera).

Storia di Janapa
1998: The Toll Keeper Story è un’avventura che, seppur breve, riesce a coinvolgere e a spingere a giocare più partite per sbloccare tutti i finali. Ho apprezzato che il gioco, senza scadere nel crudo, lascia comunque intendere la gravità degli eventi narrati.
Non siamo di fronte a un titolo perfetto, però si tratta comunque di un’esperienza piacevole!

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