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Granblue Fantasy: Relink – Recensione

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È innegabile che Granblue Fantasy: Relink sia tra le uscite più attese per quest’anno, dato il suo lungo sviluppo. Nonostante l’annuncio nel 2016, il gioco ha visto luce solo quest’anno in una versione completamente rinnovata rispetto alla visione di allora. L’influenza di un primo coinvolgimento di PlatinumGames è rimasto indelebile nel progetto, ma il merito va soprattutto a Cygames che è riuscita a portare a termine lo sviluppo in modo eccelso.

La serie di Granblue Fantasy è tra i gacha più giocati in Giappone, ma grazie alle diverse trasposizioni animate e adesso anche a Relink, si tratta di una serie molto amata anche in Occidente. Personalmente sono felice che CyGames abbia deciso di puntare anche sul mercato console oltre a quello mobile.

Ho passato diverse ore in compagnia dell’equipaggio dell’aeronave Grandcypher su PlayStation 5 per scoprire cosa poteva offrirmi in questo capitolo di Granblue Fantasy!

Granblue Fantasy: Relink

Per il cielo celeste

La narrazione ci trascina in una regione finora mai esplorata all’interno del Regno Celeste di Granblue Fantasy. I nostri amati membri della Grandcypher e il suo capitano decidono di fare rotta verso Zegagrande, ma nel mentre vengono attaccati da dei mostri.. Dopo aver invocato Proto Bahamut, vedremo come questo non risponderà più ai comandi di Lyria, aggredendo il nostro velivolo e facendo precipitare la ragazza dalla nave.

In quanto capitano e visto il nostro legame vitale con la ragazza, sarà nostro compito andarla a salvare. Appunto per questo ci troveremo all’interno di una grande foresta, dove incontreremo dei nemici pronti ad assaltarci. Una volta riuniti con il nostro party, il team deciderà di fare rotta verso Folca, la città più vicina, visto gli ingenti danni che ha ricevuto la nave.

Giunti alla città, il nostro compito sarà quello di vederci chiaro sul misterioso e inspiegabile comportamento di Proto Bahamut, che si è rifiutato di essere controllato da Lyria, come se una forza esterna gli offuscasse la mente. Come vuole questa tipologia di racconti, incontreremo colui che farà da apripista verso la narrazione principale: Rolan, detto “aggiustatutto”.

Si tratta di un personaggio che giocherà un ruolo fondamentale, perché sarà colui che ci aiuterà non solo a riparare la nave, ma che ci aiuterà nella nostra ricerca di risposte. A tutto questo si aggiunge la Chiesa di Avia, che hanno il solo compito di impadronirsi di Lyria, cercando di svegliare così una forza rimasta sopita utilizzando il suo potere.

Granblue Fantasy: Relink

Ben oltre il genere

La storia ha una longevità di quasi quindici ore per essere portata a termine. I capitoli scorrono molto piacevolmente, grazie a una narrazione ben curata e con diversi colpi di scena. Alcuni degli eventi possono essere considerati dei trope del genere, ma rendono bene l’idea nel contesto del racconto.
Devo dire che alla fine sono rimasto molto soddisfatto, nonostante abbia trovato il capitolo finale per certi versi tirato per le lunghe con diverse battaglie da riaffrontare.

Ad accompagnare l’intera opera ci pensa un cast di personaggi caratterizzati da un background valido, grazie a una sapiente scrittura della sceneggiatura delle quest principali.

La longevità può essere allungata anche dai compiti sparsi per le città, che potremo adempiere durante lo svolgimento delle missioni principali di Granblue Fantasy: Relink. Anche il livello di sfida è molto appagante. Il gioco ci richiederà spesso di dover farmare punti esperienza per poter avere un livello idoneo per affrontare la missione principale.

Abbiamo a disposizione anche una serie di missioni che potremo affrontare in modalità cooperativa. Queste ricordano per certi versi il sistema utilizzato nei Monster Hunter, con una preparazione prima di gettarci all’interno della nostra “caccia” di turno. In alcune di queste ho riscontrato un buon livello di sfida, portandomi spesso a giocare per lo più sulla difensiva.

Granblue Fantasy: Relink

Le Arti Celesti

Il combattimento è una parte fondamentale dell’esperienza di Granblue Fantasy: Relink, che offre diversi personaggi caratterizzati ognuno da un gameplay unico e divertente. Nel nostro party avremo a disposizione fino a quattro membri, incluso il protagonista controllato da noi, affidando quindi i tre personaggi che ci accompagneranno all’intelligenza artificiale.

Ogni membro ha a disposizione delle combo e delle tecniche univoche, diverse per tipologia e genere. Avremo a disposizione diversi attacchi base, la schivata e la parata. A destreggiarci nei combattimenti ci aiuteranno le tecniche, che se ben combinate spalancano la porta a immensi danni contro i nemici.

Man mano he combatteremo e riempiremo l’apposita barra, potremo usare degli Attacchi Legame. Si tratta di una mossa che sprigiona la potenza del party, incrementando i danni inflitti e dando sfoggio ad un susseguirsi di tecniche speciali da parte dei nostri membri del party, per poi combinare il tutto in un attacco chiamato Full Burst. Utilizzare gli attacchi a catena sfruttando le Arti Celesti è fondamentale all’interno dell’ecosistema del gioco. In base al personaggio che utilizzeremo potremo scatenare degli ingenti danni.

Il nostro personaggio (Gran o Djeeta, in base al sesso del personaggio che sceglieremo a inizio avventura), è in grado di utilizzare delle tecniche uniche, differenti da quelle che ci offre il nostro party. Potremo anche utilizzare un personaggio diverso dal protagonista, attravero la gestione del gruppo prima di ogni missione. Potremo anche arruolare nuovi personaggi nel corso dell’avventura, sfruttando dei buoni personaggi ottenibili soltanto completando determinate missioni secondarie o principali.

Granblue Fantasy: Relink

Una buona preparazione

Come la maggior parte dei giochi dello stesso genere, l’attenzione verso l’equipaggiamento e la crescita dei personaggi è fondamentale. I nostri eroi potranno equipaggiare delle armi e dei talismani. I primi ci permetteranno di avere una forza offensiva maggiore sul campo di battaglia, mentre i secondi daranno accesso a potenziamenti a forza, difesa o ad altri parametri del nostro personaggio.

La nostra arma ha a sua volta un livello, che potrà essere aumentato utilizzando i giusti materiali dal fabbro. Raggiunto il level cap dell’arma dovremo “sbloccarla” utilizzando dell’altro materiale ottenibile solo nelle missioni. Si tratta di un sistema che porta il giocatore a esplorare attentamente l’ambiente di gioco, trattandosi di materiali spesso molto rari che si trovano all’interno di tesori nascosti nella mappa di gioco.

Per quanto riguarda la crescita dei personaggi, potremo spendere i nostri punti potenziamento. Il problema è che i questi sono condivisi tra tutti i personaggi, quindi ognuno non avrà i suoi punti individuali e dovremo valutare bene prima di potenziare un personaggio piuttosto che un altro. La schermata delle abilità mi ricorda molto la Sferografia di Final Fantasy X, anche se in questo caso è suddivisa in tre categorie differenti.
Ammetto che non ho gradito molto il sistema di progressione, dato che costringe il giocatore a un farming eccessivo per potenziare tutto il party.

Granblue Fantasy: Relink

Tecnicamente eccelso

Dal punto di vista artistico Granblue Fantasy: Relink è tra i titoli più ispirati di questo inizio anno. Lo stile scelto dona agli ambienti di gioco un aspetto ammaliante, piacevole da vedere durante l’esplorazione. Anche il Character Design è molto ispirato e confesso che in certi tratti ci ho visto delle ispirazioni ad alcuni personaggi di Xenoblade Chronicles.

Ho avuto il piacere di giocare alla versione per PlayStation 5, che è riuscita a donarmi una resa tecnica impeccabile, senza mai darmi problemi di framerate durante le battaglie più intense di effetti. La natura cross-gen è chiara fin dall’inizio, ma non è per forza un male in questo caso, dato che CyGames ha trovato un connubio tra bellezza e funzionalità che rende il gioco piacevolmente fluido.

La versione PlayStation 5 offre due modalità grafiche. La prima ci permette di godere di una risoluzione in 4K, bloccando il framerate a 30fps. Mentre l’altra ci permette di godere appieno dei 60 frame per secondo, ma ancorando la risoluzione a 1080p.

Ad accompagnare il nostro viaggio in Granblue Fantasy: Relink ci pensano le dolci note di Nobuo Uematsu, una leggenda soprattutto conosciuta per Final Fantasy. Se tutto ciò non fosse abbastanza, sempre tra i compositori troviamo Tsutomu Marita, lo stesso che ha dato vita alla colonna sonora di The Last Story per Wii e Xenoblade Chronicles.

Anche il doppiaggio in giapponese è di ottima fattura, riuscendo a donare ai personaggi la giusta espressività durante le scene emotivamente più forti. L’unico problema riscontrato è un leggero ritardo tra l’audio e il movimento della bocca di alcuni personaggi, ma nulla di troppo fastidioso da vedere trattandosi di pochi personaggi e per lo più secondari.

Granblue Fantasy: Relink

Commento Finale

Alla fine Granblue Fantasy: Relink è uscito e il risultato finale è decisamente ottimo. Il gioco offre una trama interessante e ricca di colpi di scena, con un finale soddisfacente. L’unica nota dolente è che potrebbe lasciare spaesati inizialmente chi non conosce i personaggi e che magari non ha mai giocato al titolo mobile o visto l’anime.

Il gameplay è eccelso su tutti i punti di vista, offrendo una varietà incredibile durante gli scontri e rendendo l’esperienza appagante anche negli scontri più ostici. Mi sento in dovere di consigliare il gioco a tutti gli amanti del genere e soprattutto a chi è alla ricerca di una bella storia accompagnata da una colonna sonora di altissima fattura!

Granblue Fantasy: Relink
  • 8.5/10
    Voto - 8.5/10
8.5/10

Riassumendo

Granblue Fantasy: Relink è riuscito a soddisfare le mie aspettative, offrendomi una trama molto piacevole da seguire. Il sistema di combattimento è ben strutturato, offrendo anche un livello di sfida appagante. Il comparto audio che offre è di grande fattura, dato che può vantare la presenza di Nobuo Uematsu e Tsutomo Marita.

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Scritto da
Federico Molino - Director and PR Manager

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.

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