Raidou Remastered: The Mystery of the Soulless Army
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RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army – Recensione

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RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army è quel tipo di edizione rimasterizzata e migliorata di cui abbiamo bisogno. Serve a riportare alla luce una perla perduta, e già rara ai tempi della release stessa, che sarebbe altrimenti impossibile da giocare.

Nei primi anni 2000 Atlus non aveva ancora il riconoscimento globale di oggi, arrivato in anni più recenti. Rilasciò comunque in quel periodo una grande varietà di titoli, soprattutto su PlayStation 2. Tutti ora ricordano Shin Megami Tensei III: Nocturne (Lucifer’s Call per noi europei), Persona 3 (qui vi parlo del suo remake) e il suo successore Persona 4, ma la casa di sviluppo giapponese fece uscire anche altri titoli che, purtroppo, negli anni sono finiti nel dimenticatoio. Nello specifico vi sto parlando di due duologie: Digital Devil Saga e Devil Summoner: Raidou Kuzunoha.

Proprio la duologia dedicata a Raidou Kuzunoha XIV mostrava la volontà di Atlus di sperimentare con nuove formule di gameplay, con combattimenti in tempo reale. Inoltre, Devil Summoner è una serie che era sempre stata ambientata in epoca moderna, mentre le vicende dei due titoli PlayStation 2 avvengono durante il periodo Taisho.

Proprio perché Shin Megami Tensei: Devil Summoner – Raidou Kuzunoha vs The Soulless Army (sì, il titolo sulla custodia era davvero così lungo) è un titolo noto quasi solo ai fan di Megami Tensei, l’annuncio di una remastered è stato per me una piacevole sorpresa.

Ho avuto la possibilità, grazie ad Atlus e a SEGA, di giocare a RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army su PlayStation 5 prima dell’uscita ufficiale, che avverrà domani su PC e console. Oggi vi dico cosa ne penso in questa recensione!

Scheda del Gioco
Cover del gioco

RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army

Sviluppatore: Atlus

Distributore: SEGA

Piattaforme: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, Nintendo Switch 2

Data di uscita: 19/06/2025

Un’indagine per Raidou Kuzunoha XIV

Il nostro protagonista è uno dei canditati per ereditare il nome dei Kuzunoha. Dopo aver dimostrato il suo valore di evocatore demoniaco nella prova finale, eredita il nome di Raidou Kuzunoha XIV e il capovillaggio lo incarica di andare a vivere nella Capitale e di lavorare come apprendista detective presso l’Agenzia Investigativa Narumi. Dovrà utilizzare le sue abilità di evocatore per mantenere la città al sicuro dai demoni, i quali sono reclusi nel Regno Oscuro. Ad accompagnarlo e a guidarlo viene incaricato Gouto-Douji, un gatto nero dotato di grande conoscenza dei demoni e della Yatagarasu, organizzazione che supervisiona e aiuta gli evocatori demoniaci.

Una volta stabilitosi nell’agenzia, Raidou Kuzunoha e il suo capo, Shouhei Narumi, ricevono una chiamata criptica da una ragazza. Quando vanno per incontrarla, però, questa viene rapita da delle misteriose figure con dei mantelli rossi. Da qui parte l’indagine nella Capitale e nella sua controparte del Regno Oscuro per capire chi c’è dietro le figure con i mantelli rossi e cosa vogliono dalla ragazza…

La trama, fedele a quella dell’originale, riesce a coinvolgere fin dalle prime battute: il mistero principale è decisamente intrigante e ci riserva non pochi colpi di scena. Alcuni di questi possiamo capirli prima della rivelazione in-game, specie se prestiamo attenzione ad alcuni elementi, ma restano comunque molto piacevoli da scoprire.
Vengono anche trattate delle tematiche interessanti, come la modernizzazione dell’industria e l’arrivo delle automobili in massa, così come l’inquinamento causato dall’uomo.

RAIDOU Remastered Raidou Kuzunoha XIV

Molto più di una Remaster

Chiamare RAIDOU Remastered, appunto, una versione rimasterizzata è piuttosto riduttivo. Se narrativamente parlando troviamo un’esperienza fedele all’originale, lo stesso non si può dire del gameplay. Questo è stato totalmente rivisto, implementando elementi di Raidou Kuzunoha vs King Abaddon (il secondo capitolo mai visto in Europa) e introducendone di nuovi per un feel più moderno.
Elencarvi tutte le novità occuperebbe il resto della recensione, quindi voglio concentrarmi sugli elementi principali.

Innanzitutto possiamo combattere al fianco di due demoni in contemporanea, elemento che aveva rivoluzionato ai tempi il secondo capitolo. Questi hanno a disposizione fino a otto abilità diverse, garantendo una maggiore varietà di attacchi.
Sempre come in Raidou Kuzunoha vs King Abaddon, la barra MAG è la pool di MP condivisa dei demoni, e non la consumiamo per evocarli come nell’originale. La barra MAG si ricarica attaccando con Raidou, ma possiamo anche ordinare ai demoni di utilizzare solo gli attacchi base per risparmiarla.

RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army combat

Raidou in battaglia può utilizzare delle nuove Abilità da evocatore, il cui utilizzo si ricarica col tempo, il Flagello del Diavolo dopo una schivata perfetta o sbilanciando il nemico, e il Fendente spirituale che colpisce tutti i nemici dopo aver caricato l’apposito indicatore.
La pistola torna come arma secondaria, ma diciamo per fortuna addio ai proiettili elementali, i quali su PlayStation 2 misero a dura prova le mie finanze in-game.

L’interfaccia durante il combattimento è stata totalmente rivista per essere più pulita e immediata, rendendo anche il cambio di demoni durante le battaglie e l’utilizzo degli oggetti molto comodi. Rimane il menù esteso, che mette in pausa l’azione, per impartire ordini diretti ai demoni o per altre impostazioni, come cambiare le Abilità da evocatore tra quelle equipaggiate di Raidou.

Investigando nella Capitale

L’esplorazione della Capitale è molto più piacevole rispetto alla controparte su PlayStation 2. Nell’originale ogni pochi passi venivamo fermati da una battaglia casuale sia nel mondo reale che nel Regno Oscuro. In RAIDOU Remastered, invece, non solo vediamo i demoni a schermo e possiamo attaccarli preventivamente, ma combattiamo solo nel Regno Oscuro. Non si sente la mancanza degli incontri casuali mentre cerchiamo di investigare, anche perché così seguiamo meglio la narrazione.

L’esperienza ottenuta tiene conto di questo cambiamento e risulta ben tarata. Senza contare che abbiamo modo di combattere anche nel mondo reale purificando i Varchi Arillo ed esplorando la Sala di Addestramento.
Oltre all’indagine principale, inoltre, nel corso dell’avventura ci vengono affidati dei Casi secondari, i quali ci permettono di esplorare più a fondo la Capitale e di ottenere varie ricompense.

Utilissima l’aggiunta del viaggio rapido premendo L1, la quale ci permette di spostarci nei luoghi che abbiamo già visitato senza perdere troppo tempo a cercare le fermate del tram nella mappa della città.

Una meccanica interessante della serie è l’utilizzo dei demoni durante le indagini. Ognuno di loro, infatti, in base all’Ordine di appartenenza, può utilizzare delle abilità che ci aiutano a proseguire. Nell’originale, questo tipo di interazione era segnata da tre punti interrogativi e bisognava fare più tentativi per capire quale ci serviva. In RAIDOU Remastered il gioco ci dice fin da subito qual è l’abilità necessaria, in modo da non dover più andare a tentoni. Anche perché vi confesso che usare un demone di fuoco per “accendere” un NPC non mi era molto ovvio su PlayStation 2 ai tempi…

RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army gameplay

Il lavoro da evocatore demoniaco

Come ogni Shin Megami Tensei che si rispetti, non può mancare la fusione dei demoni. A occuparsi di questa arte occulta abbiamo Victor nel Goumaden, accessibile dal negozio Konnou-Ya e, in questa remastered, dalle Fonti Draconiche (i nostri punti di salvataggio).
Una volta reclutati abbastanza demoni tramite l’Arte del Confinamento, possiamo portarli da Victor per registrarli e per utilizzarli nelle fusioni.

Anche qui troviamo delle novità introdotte, a partire dal numero stesso dei demoni: nell’originale ce n’erano solo 70, mentre in RAIDOU Remastered sono più di 120. Tra l’altro, anche i demoni in riserva guadagnano i punti esperienza, rendendo lo sblocco delle abilità, utile per ottenere delle fusioni migliori, molto meno tedioso.
Oltre alla Fusione normale, unica opzione nell’originale, abbiamo anche la Fusione calibrata, nella quale abbiamo vari settaggi da impostare, e la Fusione inversa. Quest’ultima è molto comoda perché selezioniamo direttamente tra i risultati disponibili con i demoni che abbiamo, invece di provare più combinazioni prima di trovare quella desiderata.

RAIDOU Remastered Fusione Inversa

Nel Goumaden adesso non abbiamo soltanto il Registro demoniaco, ovvero il compendio classico che troviamo anche negli altri capitoli del franchise. Troviamo anche il Registro demoniaco premium, il quale ci permette di registrare più versioni dello stesso demone. Questo anche perché Raidou può avere in contemporanea lo stesso demone più volte, invece di avere la limitazione di uno per tipo.

Altra novità tutta di RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army è l’Alchimia della Spada. Questa ci permette di creare nuove armi, le quali ci sbloccano una nuova Abilità da evocatore o, in alternativa, una nuova abilità passiva da equipaggiare al nostro armamento. Queste abilità passive sono un’altra delle tante aggiunte introdotte da Atlus, e ogni arma ne può avere in uso fino a sei in contemporanea.

Il fascino del periodo Taisho

Atlus ha svolto un lavoro eccelso. Le ambientazioni sono state interamente rifatte in 3D, mantenendo comunque la stessa visuale a telecamera fissa dell’originale. I colori sono più accesi rispetto ai toni scuri, tendenti al marrone, che caratterizzavano l’originale. Sono alcuni modelli poligonali, nonostante gli evidenti miglioramenti, che tradiscono il fatto che siamo di fronte a una rimasterizzazione piuttosto che a un remake vero e proprio.
Per il resto, tecnicamente parlando, non ho riscontrato problemi di alcun tipo. Il frame rate rimane stabile anche nelle battaglie più concitate con tanti demoni a schermo.

Una cosa che non ho apprezzato della remastered è la minimappa, la quale è una novità di questa edizione: ho avuto difficoltà più volte a vedere alcuni degli indicatori, cosa che mi costringeva ad aprire spesso e volentieri la mappa.

Torna l’ottima colonna sonora che caratterizzava la release originale, accompagnata questa volta dal doppiaggio, il quale era totalmente assente su PlayStation 2. È disponibile sia in inglese che in giapponese, e per la mia partita ho scelto quest’ultimo, trovandolo veramente ben realizzato.

Infine, RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army è stato localizzato totalmente in italiano. Ho trovato la traduzione dei testi davvero ben fatta, anche quando si tratta di alcune terminologie specifiche della serie.

RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army

Un ritorno in grande stile

RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army è un ottimo titolo che rende finalmente possibile recuperare una perla perduta dell’era PlayStation 2. Le aggiunte e le migliorie sono tantissime, al punto che non sono riuscita nemmeno ad affrontarle tutte in questa recensione. Queste hanno permesso di rendere il titolo più al passo con i tempi, anche perché, fidatevi, l’originale per certi versi non era invecchiato proprio benissimo…

Adesso i giocatori possono recuperare uno Shin Megami Tensei diverso dal solito grazie al suo combattimento in tempo reale, con tutte le comodità dell’era moderna e la stessa trama appassionante dell’originale!

Raidou Remastered: The Mystery of the Soulless Army
RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army
Riassumendo
RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army offre la stessa trama appassionante dell'originale, però con tutte le comodità del gaming moderno. Un must per i fan del franchise!
Pro
Narrativamente ottimo
Azione in tempo reale frenetica e soddisfacente
Tantissime migliorie al gameplay e alla quality of life
Tecnicamente rinnovato e con un nuovo doppiaggio
Contro
Minimappa con alcuni indicatori poco leggibili
Alcuni modelli poligonali tradiscono la natura PlayStation 2
9
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Scritto da
Sofia Marotta

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.

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