Read Only Memories: Neurodiver
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Read Only Memories: Neurodiver – Recensione

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Quando si tratta di seguiti nel mondo videoludico, possono succedere vari scenari. Non è mai facile cercare di superare il lavoro svolto con la prima iterazione, e i risultati variano di caso in caso, dall’esito migliore a quello peggiore. Read Only Memories: Neurodiver esce ben nove anni dopo il suo predecessore, 2064: Read Only Memories, e come ogni altro sequel ha il duro compito di cercare di superare il primo capitolo.

Ho avuto l’occasione di giocare a Read Only Memories: Neurodiver, il quale è disponibile su tutte le piattaforme, nella sua incarnazione per PlayStation 5. Dopo aver portato a termine la breve avventura e aver visto i risultati delle varie scelte possibili, sono finalmente pronta a parlarvene!

Un viaggio tra i ricordi

La nostra protagonista è Luna, chiamata anche ES88, un’Esper che vediamo per la prima volta all’alba di un importante esame. La ragazza vive e studia presso MINERVA, un’importante azienda che si occupa di neurotecnologie avanzate. Frutto del lavoro dell’azienda è il Neurodiver, una creatura creata in laboratorio e in grado di amplificare i poteri degli Esper come Luna.

Dopo una breve sezione introduttiva, in cui conosciamo sia la nostra protagonista che altri personaggi chiave come GATE, inizia la storia vera e propria. Questa vede Luna già come dipendente presso MINERVA e alle prese con Golden Butterfly, un altro Esper che corrompe i ricordi delle persone in giro per la città. Il nostro compito è quello di fermare questo Esper fuorilegge e aggiustare i ricordi di coloro che inconsapevolmente ne sono rimasti vittime.

Read Only Memories: Neurodiver TRACE

Durante i cinque capitoli che compongono la narrazione, ci troviamo di fronte a varie tematiche interessanti. Il mondo creato da MidBoss è ben congegnato e presenta tanti dilemmi che ci daranno non poco da pensare nella Neo San Francisco del 2070. Dai diritti delle persone per modificare il proprio corpo alle aziende senza scrupoli e i loro misteriosi intenti: non sono pochi in momenti in cui assieme a Luna ci mettiamo a ponderare questioni molto più grandi di noi. Abbiamo anche delle decisioni etiche da prendere sul nostro operato che risultano interessanti nei loro esiti.

Il problema con Read Only Memories: Neurodiver non è tanto nella sua longevità davvero esigua di poco più di tre ore, ma nel fatto che tutta la storia si svolge frettolosamente. Le tematiche interessanti vengono troncate sul più bello, e anche la narrazione principale si svolge a tutta velocità, togliendo peso ad alcuni colpi di scena che altrimenti sarebbero potuti essere davvero belli.
È impossibile negare la bontà di alcuni elementi che compongono la trama, ma sarebbe servito più tempo per conoscere Luna e il mondo che ci circonda. Oltre a quello per esplorare meglio determinate vicende.

Read Only Memories: Neurodiver GATE

L’Esper e il Neurodiver

Ludicamente parlando, ci troviamo di fronte a un punto e clicca tradizionale. Non ci sono particolari rompicapi per proseguire: ci basterà parlare coi personaggi e interagire con gli scenari dei ricordi per proseguire. Nei ricordi raccogliamo degli indizi dopo i dialoghi o dopo aver guardato qualcosa nello scenario: questi ci servono quando troviamo delle porzioni corrotte. Luna stessa ci dirà quando avremo tutti gli indizi e a quel punto sarà solo una questione di provare la combinazione giusta.

Vi ho parlato prima di scelte, ma l’amara verità dietro queste ultime è che ne avremo due durante tutta la storia. Queste cambiano le sfumature di alcuni avvenimenti, ma non ci portano a un finale diverso. Avrei apprezzato un maggior numero di scelte, viste anche le tematiche interessanti trattate.

Read Only Memories: Neurodiver risulta piacevole da vedere, con una pixel art coloratissima e che richiama lo stile degli anime di fine anni Ottanta. La colonna sonora è davvero eccelsa, accompagnata da un doppiaggio inglese ben fatto. Quest’ultimo però presenta dei volumi non sempre regolari, e più volte ho dovuto regolare il volume di conseguenza.
Tecnicamente nulla da dire: su PlayStation 5 ho avuto un’esperienza fluida e senza alcun tipo di problema o bug.

Read Only Memories: Neurodiver SWERY
Un simpatico Easter Egg di SWERY e del suo studio di sviluppo White Owl!

Potenziale poco sfruttato

Read Only Memories: Neurodiver aveva tutto il potenziale per essere qualcosa di più, ma la narrazione frettolosa ha giocato in suo sfavore. La storia di Luna e del Neurodiver poteva essere un’avventura di spicco in questa primavera videoludica, ma tutto il potenziale sprecato lo rendono un gioco che consiglierei di recuperare solo ai fan della serie o durante dei saldi.

Come dicevo all’inizio, non tutti i sequel riescono a raggiungere o a superare il predecessore, e questa è proprio la conferma purtroppo.

Read Only Memories: Neurodiver
Read Only Memories: Neurodiver
Riassumendo
Read Only Memories: Neurodiver è un’avventura con tutte le carte in regola per essere un must videoludico, ma la troppa fretta nella narrazione lo hanno reso una grande occasione sprecata.
Pro
Premessa e ambientazione intriganti
Tematiche interessanti
Buona direzione artistica
Contro
Narrazione frettolosa
Poco longevo
Non ci sono stimoli a livello di gameplay
6.5
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Scritto da
Sofia Marotta

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.

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