No Rest for the Wicked
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No Rest for the Wicked – La mia esperienza con l’Early Access

Moon Studios è conosciuta principalmente per il suo capolavoro Ori and the Blind Forest, il cui sequel, Ori and the Will of the Wisps, è stato rilasciato non troppo tempo fa. Lo studio ha deciso di intraprendere un ambizioso progetto, cambiando genere, ma mantenendo il loro inconfondibile marchio artistico. Parlo di No Rest for the Wicked, che attualmente è disponibile solo in Accesso Anticipato in esclusiva su PC, anche se al lancio sarà rilasciato anche su altre piattaforme.

Abbiamo avuto la possibilità di immergerci nell’Accesso Anticipato, provando tutti i contenuti attualmente disponibili. Ovviamente, la nostra prova tiene conto delle patch ricevute dal gioco nelle ultime settimane, che hanno migliorato nettamente l’esperienza di gioco!

Una tempesta nefasta

Il nostro viaggio inizia con la creazione del personaggio. Fin da subito, si nota che le proporzioni dei personaggi sono esagerate e quasi caricaturiali, una scelta stilistica che apprezzo molto poiché dona al gioco un suo stile unico. L’editor è ricco di elementi, permettendoci di personalizzare il viso, i capelli e la corporatura del nostro personaggio. Una volta creato il nostro avatar e scelto il nome del nostro regno, saremo pronti a immergerci nel mondo di No Rest for the Wicked.

Ci troviamo su una grande barca, dove ci vengono presentate le diverse meccaniche di gioco, fungendo da tutorial prima di affrontare i nemici più potenti. Tuttavia, questo viaggio non dura a lungo a causa dell’arrivo dei ribelli e della tempesta, che conduce la nave a un inevitabile naufragio. Ci risvegliamo così nudi e disarmati, alla ricerca di una meta. Il gioco ci porta quindi a trovare la prima città, dove incontriamo Odessa, una dei ribelli che avevamo visto sulla nave.

La premessa narrativa è funzionale e suscita interesse nel giocatore più curioso. È molto importante leggere i documenti sparsi nel mondo di gioco per non rischiare di perdere dettagli importanti sull’universo di gioco.

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Inquisizione e un “gioco dei troni”?

Fin dall’inizio veniamo introdotti anche alle delicate vicende politiche che coinvolgono anche l’isola di Sacra. Dall’Inquisizione in corso ai ribelli capitanati da Odessa, veniamo lasciati con la voglia di scoprire di più su cosa sta succedendo!

Sul campo di battaglia

La prima arma che potremo impugnare dopo il naufragio è totalmente casuale, e sarà possibile ottenerla da uno dei cadaveri che ha rigettato il mare dopo lo schianto della nave. Dunque non c’è una effettiva build di preferenza con la quale partire rispetto a titoli dello stesso genere. Il mondo di gioco presenta molti elementi con cui interagire, così come tante vie da esplorare, nascoste nello scenario e pronte per essere scoperte. Nelle prime ore di gioco si va avanti con ciò che si riesce a trovare, tra armature e oggetti, ma avanzando accederemo ad armamentari più forti dai fabbri.

Lo stile di gioco è molto dinamico e funzionale. Avremo a disposizione una visuale isometrica, un tasto dedicato all’attacco che se mantenuto ci permetterà di tirare un colpo caricato. Allo stesso tempo potremo scegliere di effettuare dei contrattacchi che ci daranno dei vantaggi non indifferenti contro i nemici. Non poteva di certo mancare la schivata, che in questo caso offre un ampio margine di evasione dai colpi nemici. Ogni nostra mossa deve essere ponderata, anche perché avremo una barra della Stamina che si scaricherà con una facilità inaudita. 

Il sistema di potenziamento ci permette di rendere il nostro personaggio più forte. Per farlo dovremo accumulare l’esperienza che otterremo man mano che uccideremo i nostri nemici. Con l’equipaggiamento bisognerà tenere a mente il peso, poiché più carichi saremo e meno saranno agili i nostri movimenti. Scegliere la propria build è ancora una volta un elemento molto fondamentale per andare avanti.

Odessa No Rest for the Wicked

Non una sfida

L’ambientazione è molto ispirata e ben progettata dai designer dei livelli. Le mappe presentano diverse scorciatoie, scale e luoghi segreti da scoprire. A differenza dei titoli di From Software, i nemici non si rigenerano una volta uccisi, non ricompaiono nel caso dovessimo andare incontro alla nostra morte.
Le battaglie contro i boss le ho trovate relativamente semplici, soprattutto la prima, che appare come un nemico più grosso. Non consideratelo un elemento negativo, poiché l’intento di Moon Studios non è farci ripetere più volte la stessa battaglia, ma offrirci un’esperienza unica nel suo genere.

Ottenere risorse all’interno del mondo di gioco di No Rest for the Wicked è di fondamentale importanza. Per rigenerare la nostra salute è necessario procurarsi del cibo, il che implica una strategia di raccolta attenta e metodica. Una volta ottenuto il cibo, sarà essenziale cucinarlo. Tuttavia, ogni ricetta richiede l’utilizzo dell’erba di Artemisia, una risorsa da usare con parsimonia poiché non facilmente reperibile. Questa sfida aggiunge un livello di complessità aggiuntivo, spingendo i giocatori a esplorare e pianificare con attenzione le proprie mosse.

Fortunatamente esistono alternative per curarsi, come le pozioni curative o i pasti pronti che potremo trovare o rubare ai nemici. Una gestione oculata delle risorse e la capacità di adattarsi rapidamente alle circostanze variabili del gioco sono elementi chiave per il successo in No Rest for the Wicked.

No Rest for the Wicked Warrick

Non solo combattimenti

Quando raggiungeremo la città di Sacrament avremo accesso a diversi commercianti, dove potremo sia acquistare che vendere oggetti. È importante prestare attenzione alla quantità di oggetti trasportati, poiché il nostro inventario si riempirà abbastanza facilmente. 

Non sono solo i combattimenti a farci progredire, ma anche la raccolta di materiali tramite l’uso di vari strumenti. Avremo a disposizione una canna da pesca, un piccone, una pala e un’ascia, che ci permetteranno di raccogliere rispettivamente pesci, minerali, argilla e legname. Questi materiali saranno fondamentali per il nostro avanzamento nel gioco e per migliorare le nostre abilità e equipaggiamenti.

Un miglioramento costante

A livello tecnico, non ho riscontrato molti problemi, a parte qualche scatto fastidioso nella sequenza iniziale all’uscita dell’Early Access tra una scena e l’altra. Anche i caricamenti erano molto più lunghi. Tuttavia, fortunatamente, queste sono lacune che spesso possono essere presenti in titoli ad Accesso Anticipato. I ragazzi di Moon Studios hanno saputo accogliere bene i feedback dei giocatori, provvedendo già ora a netti miglioramenti al framerate e risolvendo i problemi precedentemente citati.

A livello grafico, è un grande spettacolo, con scorci che lasciano senza fiato. Lo stesso vale per l’accompagnamento sonoro, che presenta una colonna sonora con brani epici che enfatizzano bene la storia del gioco. Anche i personaggi mi sono sembrati interessanti, almeno dal punto di vista stilistico, anche se per quanto riguarda la loro profondità narrativa non posso ancora esprimermi.

No Rest for the Wicked Sacrament

Un buon inizio

Questa prima esperienza in compagnia di No Rest for the Wicked non è stata negativa, tutt’altro. Il titolo di Moon Studios è già riuscito a colpire nel segno, nonostante qualche problema di ottimizzazione nelle fasi più concitate. Certo, è presente qualche bug, ma è normale trattandosi di un titolo in Accesso Anticipato.
Per il momento, il gioco è valido e non vedo l’ora di scoprire cos’altro ha in serbo Moon Studios con i prossimi aggiornamenti già programmati nella loro roadmap!

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.