MULLET MADJACK
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MULLET MADJACK – Recensione

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Mi è bastato vedere un trailer di MULLET MADJACK per rimanere estremamente intrigata dal titolo. Mi rendo conto che nelle ultime settimane vi ho parlato più volte dello stile degli anime giapponese di fine anni Ottanta/inizio anni Novanta (anche per Read Only Memories: Neurodiver), ma è impossibile non fare questo paragone con il titolo di HAMMER95.

Il gioco per ora è disponibile esclusivamente su PC, tramite Steam. Mi sono fatta strada a colpi di katana e di fucile a pompa mentre scoprivo il mondo di MULLET MADJACK, e ora sono finalmente pronta a parlarvene in questa recensione!

10 secondi

Nel 2090 il mondo è controllato dai Robillionari. Uno di questi, Mr Bullet, ha rapito una famosissima influencer e Peace Corp, una potente azienda, deve trovare il giusto Moderatore per salvarla. L’uomo e l’internet si sono fusi in un nuovo essere, il quale ha bisogno di dopamina ogni dieci secondi per sopravvivere: coloro che usano il loro tempo per uccidere i Robillionari vengono chiamati appunto Moderatori.

Per salvare l’influencer viene contattato Jack, uno di questi Moderatori. Il suo compito è quello di salvare la ragazza mentre le sue gesta vengono mostrate in livestream.
Jack per arrivare all’influencer e a Mad Bullet deve esplorare i numerosi piani di Nakatomi Plaza per trovarli. Tutto per… un paio di scarpe in premio.

MULLET MADJACK riesce a offrire una narrazione coinvolgente, e che include alcuni momenti imprevedibili e davvero piacevoli. Ci sono tanti riferimenti alla cultura degli anni ’80/’90, così come tanti elementi che gli sviluppatori sbeffeggiano per fare delle critiche oculate. Dalle intelligenze artificiali che controllano il mondo fino, passando per il consumismo, fino alla necessità di avere il consenso del pubblico in live per sopravvivere, un sacco di elementi che compongono la distopia della narrazione riescono in qualche modo a risultarci più vicini di quanto vorremmo.

Per terminare i nove capitoli che compongono la storia, di cui sette per scalare Nakatomi Plaza dieci piani alla volta, non ci vuole molto. MULLET MADJACK si attesta sulle due ore e mezza per arrivare ai titoli di coda. Un punto di forza del gioco, però, è la sua rigiocabilità: tra l’introduzione della Endless Mode nell’epilogo della storia e i nuovi oggetti ottenibili completando la storia ad altre difficoltà (sì, altre scarpe), si riesce a passare piacevolmente molto più tempo con Jack.

MULLET MADJACK boss fight
Un Robillionario Beholder?

Abbasso i Robillionari!

Quello che abbiamo di fronte a livello ludico è alla base un boomer shooter. Ciò che è davvero interessante è il limite di tempo dei dieci secondi. Infatti durante i livelli, a eccezione delle boss fight, dovremo macinare uccisioni per non finire il tempo a disposizione. Terminati i dieci secondi si va incontro a un game over.
Il gameplay è rapido e immediato. Una volta presa la mano con i comandi e con la struttura dei livelli, diventa piuttosto immediato proseguire senza particolari intoppi.

Parlando del level design, con ogni blocco di dieci piani vengono introdotti sia nuovi nemici che nuovi ostacoli ambientali. Tra questi ultimi abbiamo, tra quelli che incontreremo, lava, raggi laser e parti dove dovremo correre contro il muro per non cadere di sotto.

Manga kill MULLET MADJACK
Nei livelli troviamo oggetti per delle uccisioni speciali… Come il manga di MULLET MADJACK!

Tra un piano e l’altro abbiamo accesso a dei potenziamenti per Jack. Questi includono resistenze ad alcuni tipi di danno, riduzione della vita del boss alla fine del blocco di piani, possibilità di far rimbalzare i proiettili e tanto altro. Oltre ai potenziamenti possiamo anche cambiare arma: oltre alla pistola con cui iniziamo, possiamo scegliere tra vari tipi di katana, un fucile a pompa, mitra e tanto altro.
Sconfitto il boss e iniziato il prossimo blocco di piani, tutti i potenziamenti vengono resettati per essere ripresi da capo. Possiamo però mantenere l’arma attualmente equipaggiata, tranne un momento in cui per motivi di storia dovremo tornare alla nostra fidata pistola.

Il titolo dispone di svariate opzioni per la difficoltà. Alcune ci permettono di facilitare l’esperienza, aumentando il time a quindici secondi o eliminandolo totalmente, altre invece rendono l’avventura più ostica. È disponibile anche un’impostazione di sfida con il permadeath, per tutti coloro che si sentono davvero temerari.

Scarica di dopamina

Sono cresciuta con City Hunter e Ken il Guerriero, non potevo non rimanere estremamente colpita dalla direzione artistica di MULLET MADJACK. Il richiamo agli anime degli anni Ottanta e Novanta arriva forte e chiaro, soprattutto per le cutscene animate che vediamo in numerosi momenti della storia. Anche in-game lo stile scelto è totalmente azzeccato, a partire dalla sgargiante palette di colore fino al design degli ambienti e dei nemici.

Tecnicamente parlando non ho riscontrato alcun problema tecnico. Il gioco si mantiene stabile nel frame rate anche nelle fasi più concitate, e non ho incontrato bug di alcun tipo.
Ho giocato metà titolo con mouse e tastiera e l’altra metà con un controller Xbox: in entrambi i casi ho avuto una piacevolissima esperienza, con comandi estremamente reattivi e precisi. Personalmente ho trovato più comodi i comandi con il controller, ma c’è comunque la possibilità di rimapparli secondo le vostre esigenze.

Anche sul fronte audio nulla da ridire: ho trovato il doppiaggio azzeccato e la colonna sonora davvero orecchiabile. Anche ore dopo aver chiuso il gioco alcune tracce mi sono rimaste in testa a lungo.

Jack MULLET MADJACK

Inno agli anime anni ’80

MULLET MADJACK è un titolo originale e davvero divertente. Si tratta di una perla che spero possa essere scoperta da sempre più giocatori, magari con un arrivo su console. Lo consiglierei soprattutto agli amanti dello stile degli anime anni ’80/’90, ma anche a tutti coloro che cercano uno shooter diverso dal solito e con tanto stile da vendere!

MULLET MADJACK
MULLET MADJACK
Riassumendo
MULLET MADJACK è una ventata d’aria fresca in questo 2024 videoludico. Divertente, adrenalinico e con stile da vendere: è un titolo da tenere assolutamente d’occhio.
Pro
Assuefacente
Tanti livelli di sfida diversi
Tanto stile da vendere
Contro
Alla lunga può diventare ripetitivo
8.5
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Scritto da
Sofia Marotta

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.

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