Dopo avervi parlato della trasposizione animata di SAND LAND, torno nuovamente a parlarvi della creazione di Akira Toriyama. L’anime disponibile su Disney + e la ristampa del manga a opera di Star Comics sono serviti da antipasto per la trasposizione videoludica delle avventure di Beelzebub, Rao e Thief, che ho avuto la possibilità di giocare nella sua incarnazione per Xbox Series X|S.
Sviluppato da ILCA, che già lo scorso anno ci aveva deliziati con il lavoro svolto su One Piece Odyssey, e pubblicato da Bandai Namco, SAND LAND aveva già colto il mio interesse con il suo trailer di annuncio. Ho avuto modo di prepararmi a dovere con il manga e l’anime e, dopo aver concluso le mie avventure videoludiche, sono finalmente pronta a dirvi la mia in questa recensione!
Una Sand Land familiare… e rinnovata
La premessa di SAND LAND ricalca molto fedelmente quanto ho visto e letto nelle settimane precedenti. Abbiamo sempre lo sceriffo Rao che chiede al Villaggio dei Demoni aiuto per trovare la Sorgente Leggendaria, e che trova nel Principe dei Demoni, Beelzebub, e in Thief due formidabili alleati per la loro avventura. Tuttavia nella trasposizione videoludica abbiamo anche tante novità che mescolano le carte in tavola anche da un punto di vista narrativo.
È importante premettere, per chi non conoscesse SAND LAND, che il manga copre solo le vicende relative alla ricerca della Sorgente Leggendaria. Sia per il videogioco che per la serie animata esiste un secondo arco narrativo, ideato dallo stesso Toriyama, che riguarda il regno vicino di Forest Land.
Le vicende di Forest Land, che nell’anime vediamo solo dal settimo episodio in poi, sono palpabili fin da subito nel videogioco. ILCA ha deciso di implementare il personaggio di Anne durante tutto il gioco e di creare una narrazione più unificata dei due blocchi della storia.
Anne non è l’unico cambiamento notabile per chi conosce bene manga e anime: ci sono variazioni di alcuni eventi, per renderli più adatti a una struttura videoludica, ma anche l’implementazione di molti più luoghi. Dai mercati dei junker alle rovine di fortezze volanti e di civiltà passate, il mondo nella SAND LAND ludica è colmo di tantissimi nuovi elementi. Anche Spino, città che funge da base per i protagonisti, è un’aggiunta del videogioco.
I veicoli giocano un ruolo fondamentale anche nella narrazione. Rispetto agli altri media dedicati non abbiamo solo il carro armato numero 104 e la macchina dello sceriffo Rao. Abbiamo Salta-Bot, Hoover fluttuanti e anche un mecha tondeggiante necessari per proseguire nell’avventura e per l’esplorazione dei due regni.

Questione di equilibrio
Ho trovato le varie aggiunte e modifiche alla narrazione ben studiate. La prima parte del gioco è particolarmente esaltante, con i tanti posti nuovi da visitare e la varietà di veicoli presenti per fronteggiare le varie sfide nel deserto. Purtroppo la storia va a perdersi proprio nella seconda parte, quella dedicata a Forest Land. Si avverte una certa ripetitività nei nostri obiettivi durante le missioni. L’impressione è che gli sviluppatori abbiano voluto allungare il brodo per incrementare la longevità, la quale si attesta sulla ventina di ore di gioco.
La durata dell’avventura va a incrementare svolgendo tutte le attività secondarie, le quali offrono però poca varietà.
Ho trovato molto interessanti le missioni secondarie legate all’espansione di Spino, che approfondiscono il mondo di gioco e le difficoltà degli abitanti del regno. Al contempo le taglie proposte dei ricercati sono ben presto diventate troppo ripetitive: spesso lo stesso nemico ci viene riproposto identico o con un’incremento di qualche livello.

Un veicolo per sconfiggerli tutti
Il fulcro dell’esperienza del gameplay di SAND LAND è inerente all’esplorazione e ai combattimenti con i veicoli a nostra disposizione. Buona parte degli scontri saranno a bordo del nostro fidato carro armato, anche perché è uno dei mezzi più performanti grazie al potente cannone, ma anche gli altri veicoli sono dotati di letali armi.
Durante i vari combattimenti contro i veicoli nemici ho notato che gli altri mezzi a nostra disposizione, per quanto siano più veloci del sopracitato carro armato, non siano particolarmente potenti con le loro bocche di fuoco. Un’eccezione considerevole è quella del mecha, disponibile nelle ultime fasi della storia, visto che ci permette di farci strada a suon di pugni!
Come dicevo, i veicoli sono una componente importante anche per l’esplorazione del vasto mondo di gioco. Con il carro armato possiamo distruggere degli ostacoli, mentre il Salta-Bot, l’Hoover e la moto ci permettono rispettivamente di raggiungere punti più alti, di attraversare corsi d’acqua e di superare in corsa ponti rotti e ostacoli similari.
Per fortuna cambiare mezzo di trasporto al volo non è problema: se ci troviamo già a bordo di un veicolo e ne selezioniamo un altro attraverso la ruota di selezione, il cambio è istantaneo. Non dovremo nemmeno scendere e salire sul nuovo mezzo, ci troveremo già a bordo. Questo è utile anche in combattimento, visto che se esauriremo la barra di salute del mezzo su cui siamo a bordo ci troveremo di fronte a un Game Over. Un cambio fulmineo potrebbe salvarci nel momento opportuno.
Tutto il nostro arsenale di veicoli è potenziabile nei garage presenti nel mondo di gioco, tra cui quello a Spino. Aumentando il livello dei mezzi, possiamo equipaggiarli con componenti sempre più potenti e letali in combattimento. Possiamo anche sbloccare fino a due slot per dei chip per migliorare alcuni elementi come la velocità e la ricarica della barra del Turbo.

Una passeggiata per il Principe dei Demoni
Spesso siamo chiamati a combattere anche corpo a corpo nei panni di Beelzebub. Alcuni di questi momenti sono delle boss fight iconiche sia nel manga che nell’anime, come lo scontro contro i temibili Uomini Insetto. Le meccaniche sono piuttosto semplici, composte da attacco leggero e pesante, schivata e salto. È possibile spendere la Tenebra accumulata per realizzare dei potenti attacchi, che spesso mettono KO i nemici più deboli.
Il nostro Beelzebub ha un albero delle abilità dove è possibile acquisire nuove abilità o potenziare il nostro Principe dei Demoni. Anche i nostri alleati hanno degli alberi ridotti tutti loro per sbloccare utili abilità di supporto, come il far evocare a Rao un carro armato tutto suo per attaccare in modo indipendente i veicoli nemici. Queste abilità degli alleati sono quasi sempre disponibile, a eccezione delle boss fight corpo a corpo.
SAND LAND dispone di tre diversi livelli di sfida. La difficoltà non è particolarmente elevata nemmeno all’impostazione più elevata: è possibile superare qualsiasi situazione, anche quando circondati dai carri armati nemici, ponendo la giusta attenzione all’ambiente e a quanta vita abbiamo.
Parlando della nostra vita, l’unico problema effettivo che ho riscontrato è che la ruota per la selezione rapida degli oggetti di cura a volte non si apre. Più volte ho dovuto premere più volte il tasto per aprirla, o arrendermi e selezionare la cura direttamente dal menù degli oggetti.

Tra deserto e foresta
Visivamente parlando, ILCA ha svolto un ottimo lavoro con la veste grafica del titolo. I modelli poligonali dei vari personaggi sono ben realizzati, dando un’ottima resa al tratto inconfondibile del maestro Toriyama. Ho notato solo qualche problema con il modello di Anne: alle volte i poligoni del suo volto non caricavano correttamente, mentre con gli altri personaggi non ho mai avuto questo tipo di problema.
Anche gli scenari sono ben realizzati: per quanto sia difficile variare molto nel panorama del regno di Sand Land, il gioco riesce comunque a regalare degli scorci interessanti, come una cascata di sabbia. Ho risentito della ripetitività degli ambienti più che altro nelle fortezze volanti, le quali sono tutte quasi identiche a livello visivo oltre che per l’esperienza di gioco.
Da un punto di vista tecnico, la mia esperienza è stata perlopiù fluida, ma devo comunque segnalare alcuni bruschi cali di frame rate. Si tratta di episodi sporadici, e che mi sono successi quasi tutti nelle fortezze volanti. Per il resto ho notato che i caricamenti sono piuttosto fulminei anche quando ci teletrasportiamo da un punto all’altro delle due due mappe di gioco.
Ho apprezzato parecchio sia la colonna sonora, molto azzeccata anche per le fasi di esplorazione, sia il doppiaggio giapponese. I doppiatori usati sono gli stessi che abbiamo modo di sentire anche nella serie animata, e anche nel gioco svolgono un ottimo lavoro.

Fine dell’avventura
SAND LAND si è rivelato un titolo molto divertente soprattutto nella prima parte dell’avventura. Purtroppo l’arco narrativo dedicato a Forest Land diventa molto ridondante soprattutto sulle battute finali.
In generale ci sono molte buone idee, come la vasta selezione di veicoli e la presenza di Spino, e un sistema di combattimento semplice e divertente. Al contempo però abbiamo delle attività secondarie poco ispirate, e una maggiore cura avrebbe potuto fare davvero la differenza.
Decisamente consigliato a chi ha amato come me il manga e la serie animata, ma lo consiglierei anche a tutti coloro che apprezzano le opere di Akira Toriyama!
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