Quest’anno è il ritorno di grandi brand del genere picchiaduro, dopo Street Fighter VI anche Mortal Kombat è finalmente tornato sul campo di battaglia. Il team di NetherRealm ha deciso di segnare un nuovo punto di inizio con la serie, chiamando per l’appunto il titolo Mortal Kombat 1. La denominazione ha confuso molte persone, soprattutto perché dall’undicesimo capitolo siamo tornati al primo.
In molti si sono chiesti se si trattasse di un reboot, ma posso confermarvi che non lo è. Il gioco si fa carico di tutto ciò che è successo nell’ultimo capitolo e ci accompagna fino alla fine spiegandoci il motivo di questo nuovo nome.
Il team di Warner Bros. Games ci ha invitati a provare il gioco nella sua versione completa dopo aver gustato la beta. Abbiamo accettato l’invito e ci siamo gettati nella mischia del Kombattimento!

Finish Him!
L’universo di Mortal Kombat 1 è stato costruito e plasmato da Liu Kang, scegliendo così il destino di ogni singolo personaggio per evitare che la storia finisse ancora una volta nel peggiore dei finali. Nel mutare il corso della storia, ha dato a ogni personaggio un ruolo completamente diverso, con delle origini diversificate. Uno degli esempi è proprio quello di Shang Tsung, che da stregone malvagio è finito a vendere dei falsi intrugli curativi come un vero ciarlatano del paese.
Sono presenti anche Raiden e Luke Cage: il primo ricoprirà il suo ruolo di campione del Regno della Terra al posto di Liu Kang, il secondo invece è alla ricerca di successo, dato che la sua carriera da attore è allo sbaraglio. Posso dire che la storia è decisamente più curata rispetto all’undicesimo capitolo, con tante scene cinematografiche che arricchiscono di pathos.
La cosa che più rende appetibile la trama di Mortal Kombat 1 è come ogni personaggio abbia un ruolo differente all’interno del torneo del Mortal Kombat. I nostri personaggi matureranno nel corso della trama, andando così ad alterare anche lo stile di combattimento in base alle esperienze fatte nel corso della narrazione.
Alla fine la storia riesce a convincere in tutta la sua durata, con un atto finale a dir poco grandioso e ricco di colpi di scena, ma sopratutto carico di epicità. La storia offre un cast veramente molto ampio, ricco di trame interessanti, arricchite da approfondimenti interessanti. Il fattore What If è forte in Mortal Kombat 1 e rende ancor più piacevole la visione dei personaggi sotto un’altra veste.

Test your might!
Tra le modalità principali troviamo le Torri. Come da tradizione sono suddivise in base al grado, oltre alla difficoltà aumenterà anche il numero di scontri che dovremo affrontare. Si tratta di un espediente che permette di testare la combinazione dei personaggi prima di lanciarci in un’eventuale competizione online.
La vera novità è sicuramente la Modalità Invasioni, disponibile solo dopo aver completato la trama principale.
In questa nuova modalità ci troveremo diverse plance che cambieranno il tema dell’ambientazione. La prima tra tutte infatti è la casa di Johnny Cage. Ci troviamo davanti a una modalità che ricorda i dungeon crawler: ogni piattaforma ci darà accesso a scontri, boss, minigiochi o sfide. Più nemici affronteremo e più il nostro livello aumenterà. Avremo la possibilità di ampliare anche il nostro equipaggiamento, sfruttando gli accessori o i talismani.
La cosa più divertente della Modalità Invasioni sono i modificatori, che rendono ogni scontro sempre più avvincente oltre che divertente. Si tratta di una modalità che riesce a rinnovare quella che fu la Modalità Cripta, che ormai da tempo era rilegata a una ripetitività e ad una sensazione di “già visto” eccessivo. Il team di sviluppo ha anche confermato che le Invasioni cambieranno in base alle stagioni, andando così ad esplorare altre mini-storie dell’universo Mortal Kombat.
Uno dei nei principali della modalità Invasioni è nella ripetitività, soprattutto una volta raggiunga la fine della seconda plancia di gioco. Mi sarei aspettato una varietà maggiore, che spero si potrà avere al prossimo cambio stagione.

La battaglia decisiva
Le combo disponibili all’interno del gioco sono veramente infinite. Se contiamo che ai nostri attacchi possiamo combinare l’azione dei Kameo, si presenta davanti a noi un infinità di combinazioni. Spesso mi sono ritrovato a testare le combinazioni più stravaganti, portandomi a raggiungere un risultato davvero devastante in termini di danni.
Ho notato che i danni sono molto più generosi, soprattutto quando si tratta di mosse speciali. Queste riescono benissimo a togliere un buon 40% della vita disponibile. C’è da dire che di fatto la tecnica è accessibile solo una volta rispettato un determinato parametro. Posso confermare anche che i Kameo sono fondamentali nell’ecosistema di una battaglia. Spesso i personaggi Kameo ci aiuteranno a difenderci o a sferrare il fatal blow che ci porterà alla vittoria.
Non è semplice abituarsi a questa nuova meccanica, serve della pratica prima di riuscire effettivamente a capire quando concatenarli. Sicuramente è una meccanica molto laboriosa, ma che aggiunge una ventata d’aria fresca al gameplay della serie Mortal Kombat.
Per i meno esperti, il gioco mette a disposizione una modalità tutorial molto ricca, che ci permette di studiare meglio i personaggi che decideremo di utilizzare. Personalmente l’ho trovata molto utile, soprattutto per imparare le mosse speciali del roster.

Sessioni Online e tecnicismi
Ho avuto modo di provare la modalità online, affrontando diversi scontri nei vari matchmaking. Purtroppo uno dei difetti principali della produzione è che non è possibile filtrare gli scontri in base alla tipologia di connessione. Nei primi giorni del lancio ho avuto qualche problema dovuto al netcode, ma fortunatamente dopo un primo periodo di assestamento non ho riscontrato più quei frequenti lag. Il gioco ci offre giornalmente pure delle sfide da dover completare, si suddividono in settimanali e giornaliere.
Il lato grafico di Mortal Kombat 1 è sublime, ci troviamo davanti a un titolo che in tutto e per tutto offre un vero assaggio della nuova generazione. La fluidità è ottima, le animazioni sono ben curate, ma sopratutto il gore è molto dettagliato. I filmati del gioco sono assolutamente spettacolari, molto più d’impatto e che rendono l’esperienza ancora più immersiva.

Commento Finale
Alla fine Mortal Kombat 1 è riuscito a conquistare il mio cuore da fan della serie. Personalmente l’ho trovato migliorato sotto molti aspetti rispetto all’undicesimo capitolo. La modalità storia è veramente bella e ben curata. L’aggiunta dei Kameo ha reso il sistema di battaglia ancora più appagante. La nota dolente però risiede in una Modalità Invasioni ripetitiva e da un matchmaking non proprio ottimale, che richiederebbe la presenza di più filtri di ricerca.
Nonostante tutto, si tratta di un picchiaduro valido che farà felici sia i fan della serie che non!
Mortal Kombat 1
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8.5/10
Riassumendo
Mortal Kombat 1 è un grande passo in avanti rispetto all’undicesimo capitolo della serie. La modalità narrazione è tra le più riuscite finora al team di NetheRealms.
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