Fae Farm
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Fae Farm – Recensione

Negli ultimi anni ha preso piede nel gaming un sottogenere che attira sempre più videogiocatori: i cozy games. Si tratta di titoli rilassanti, a cui appartengono serie come Animal Crossing, Harvest Moon e Stardew Valley. Fae Farm, sviluppato da Phoenix Labs per PC e Nintendo Switch appartiene proprio al genere in questione.

Ho avuto la possibilità di giocare a Fae Farm grazie a una chiave Steam fornita da Keymailer e, dopo molte ore passate a coltivare verdure e a cercare minerali preziosi nei dungeon, sono finalmente pronta a parlarvene!

Alla scoperta di Azoria

Il nostro personaggio, personalizzabile non appena iniziamo una nuova avventura, trova sulla spiaggia un messaggio in bottiglia. Quest’ultimo parla di Azoria, una terra lontana e che subito alletta il nostro protagonista. Quando finalmente giungiamo a destinazione, con non pochi problemi per il mare in tempesta, troviamo ad accoglierci una ridente cittadina, dove veniamo subito accolti e ci viene offerto di vivere in una fattoria disabitata.
La fattoria è da rimettere in sesto, così come anche le terre di Azoria. Infatti, durante la storia, ci ritroviamo a dover risolvere dei problemi come i mulinelli in mare che fanno affondare le navi o uno strano miasma tossico che esce dal regno degli elfi, rimasto chiuso anni.

Nel corso degli otto capitoli che compongono la storia principale di Fae Farm, esploriamo in lungo e in largo le terre di Azoria e risolviamo i problemi che piagano queste terre esplorando i dungeon presenti e interagendo con creature fatate.
La narrazione è semplice e piuttosto piacevole da seguire, con un tono fiabesco che ben si sposa con lo stile generale del titolo di Phoenix Labs. Durante la nostra avventura incontriamo i tanti abitanti di Azoria. Questi, seppur non siano particolarmente caratterizzati, sono stati curati il giusto per rendere interessanti alcune interazioni con loro.

Vita da fattoria…

Esattamente come in titoli quali Harvest Moon e Stardew Valley, buona parte delle nostre attività giornaliere ruota attorno alla gestione della fattoria. Possiamo coltivare verdure, piantare alberi da frutta, prenderci cura degli animali e raccogliere risorse, come pescare e catturare piccoli animaletti e insetti.
Con le risorse ottenute possiamo costruire arredi per la nostra casa o delle postazioni per cucinare o lavorare determinati materiali. Ad esempio possiamo filare la lana o lavorare gemme preziose, così come forgiare dei lingotti.

A ogni attività principale, come appunto innaffiare le coltivazioni o prenderci cura degli animali, è legata un’abilità con un livello che arriva fino al 20. Ogni volta che saliamo di livello con un’abilità, questa ci offre dei vantaggi. Ad esempio, salendo di livello con la raccolta di minerali potremo ottenere più risorse da un singolo minerale.

In generale il gameplay è piuttosto intuitivo e in linea con altri titoli dello stesso genere, tuttavia Fae Farm ha delle peculiarità per quanto concerne la coltivazione di verdure. Infatti dalla nostra venditrice di semi troviamo solo delle verdure coltivabili in qualsiasi stagione. Per avere delle coltivazioni di stagione dobbiamo acquistare o fabbricare un apposito fertilizzante da usare poi sulle piantine delle verdure disponibili in vendita. Ad esempio, applicando questo fertilizzante sui semi di fagiolo in autunno, otteniamo delle piante di zucca.
L’ho trovato un sistema poco intuitivo, anche perché il gioco non te lo spiega davvero, e solo dopo aver cercato e ricercato mi sono accorta che dovevo usare suddetto fertilizzante.

Fae Farm gameplay

Relazioni, missioni e problemi di traduzione

In Fae Farm possiamo fare amicizia con gli abitanti di Azoria, e con alcuni di questi possiamo avere una relazione romantica e addirittura sposarci. Per l’amicizia basta completare le relative missioni, che di solito richiedono semplicemente di portare loro un oggetto. Quando si tratta di una relazione romantica, invece, oltre alle missioni che richiedono di portar loro un dato oggetto, abbiamo anche cinque appuntamenti. Questi ci vengono proposti via lettera dal nostro interesse, e consistono in una scena in cui questo/a ci parla della sua vita e dei suoi interessi.
Concluso il quinto appuntamento è possibile sposarsi, pagando al sindaco la somma di 10mila fiorini.

Sono rimasta un po’ delusa dal fatto che, una volta finiti gli appuntamenti ed essere convolati a nozze, la nostra dolce metà si limita a vagare per la nostra fattoria principale e per l’isola senza fare niente di utile. Mi sarei aspettata almeno un aiuto nella fattoria come annaffiare le coltivazioni o riempire le mangiatoie, o almeno avere qualcosa di interessante da dire, ma nulla.

Matrimonio Fae Farm

Oltre alle missioni principali, secondarie, amicizia e per le relazioni, abbiamo anche degli incarichi. Questi ci vengono dati dai vari NPC che si occupano di vendere una data mercanzia, come ad esempio il fabbro e la venditrice di semi. Si tratta di dieci incarichi per ogni categoria disponibili, e di solito ci chiedono di procurarci un dato numero di una risorsa o di creare un dato numero di qualcosa.

Un problema che ho notato con gli incarichi è che spesso ci sono degli errori di traduzione che possono essere fuorvianti. Proprio con la venditrice di semi, che si occupa degli incarichi di orticoltura, me ne sono capitati svariati, ma uno mi ha fatto perdere non poco tempo. Il sesto incarico di questo tipo, infatti, chiede di preparare dodici verdure in salamoia. Una volta create, mi sono resa conto che in realtà il gioco richiede 12 ortaggi in salamoia, e quest’ultimi si realizzano con tutt’altre coltivazioni. Ho perso giorni preziosi in-game, dato che si può avere solo un incarico alla volta.

… E vita da dungeon

I dungeon presenti in Fae Farm, i quali sono tre, sono una parte integrante del gioco. Questi sono composti da venticinque piani l’uno, ed è necessario completarli tutti per concludere la storia principale. Non solo, le gemme grezze e i metalli da lavorare sono presenti esclusivamente in suddetti dungeon. Ognuno ha gemme e metalli specifici, e questi ultimi sono necessari per potenziare al massimo i nostri strumenti, fatta eccezione per retino e canna da pesca che sono invece acquistabili.
Durante l’esplorazione non siamo da soli, infatti quasi ogni piano è infestato da creature chiamate Guazzabugli, che dobbiamo combattere con la nostra bacchetta magica.

Con i materiali raccolti in ogni dungeon, possiamo creare dei sigilli che sono essenziali per l’avanzamento. Questi vanno apposti a ogni piano per poterci teletrasportare da un piano all’altro. Il gioco non ci permette di mettere i sigilli richiesti a piani alterni, ma è un requisito fondamentale avere sia il sigillo apposito per il piano, sia averlo apposto nel piano precedente.
Ogni dungeon ha due metalli e quattro gemme preziose, e ci vengono chiesti ogni volta un totale di 24 sigilli. Questi sono suddivisi in quattro del primo metallo che troviamo, quattro con la prima delle gemme che troviamo, altri quattro con la seconda gemma, e poi di nuovo lo stesso pattern però con il secondo metallo e le altre due gemme.

Con i sigilli apposti possiamo avanzare al piano successivo dalla porta, ma nel caso non li avessimo ancora dobbiamo soddisfare dei requisiti. Nel primo dungeon, per farvi un esempio, dobbiamo trovare e premere dei bottoni nascosti sotto i materiali da picconare, scavare o falciare. È fattibile avanzare con queste meccaniche all’inizio, ma alla prima occasione è importante iniziare a fabbricare i sigilli.

Combattere la monotonia

Il problema che ho avuto è che la struttura è pressoché identica per tutti e tre i dungeon. Certo, cambiano l’ambientazione, i nemici e le meccaniche per avanzare di piano senza i sigilli, ma tirando le somme sono piuttosto simili tra loro.
Inoltre i dungeon sono piuttosto frustranti perché gli sviluppatori hanno lesinato sulla presenza di gemme. Per ogni sigillo con gemme ne sono richieste otto per crearlo, e a volte per ottenere otto di queste gemme grezze ci ritroviamo a dover fare quasi tre piani. E si tratta di tre piani senza sigilli, visto che le gemme del primo tipo cominciano ad apparire dal quinto piano in poi.

Come se non bastasse, questi sono essenziali sia per proseguire nella trama, sia per potenziare gli strumenti e ottenere più risorse. Anche alcuni animali da allevare diventano disponibili solo dopo aver completato un dato dungeon. Quindi anche coloro che vorrebbero dedicarsi solo al lato della gestione della fattoria, devono comunque completare queste sezioni di gioco.

Secondo me si sarebbe potuto fare qualcosa per rendere questi dungeon molto meno monotoni, anche solo cambiando un po’ di più le meccaniche e/o rendendo disponibili più gemme grezze per creare i sigilli.

Un piccolo mondo fatato

Fae Farm è un gioco molto piacevole da vedere, con una direzione artistica ispirata soprattutto per quanto riguarda le ambientazioni. Ho apprezzato molto anche le scene di intermezzo illustrate e i design delle creature magiche con cui abbiamo a che fare.
La colonna sonora è piuttosto orecchiabile, anche se non indimenticabile. Non è presente un doppiaggio vero e proprio, visto che gli abitanti di Azoria si limitano a emettere dei versi e a parlare in gibberish, un po’ come visto anche in Animal Crossing.

Tecnicamente parlando, il cozy game di Phoenix Labs su PC è un prodotto decisamente solido. In oltre trenta ore di gioco non ho mai riscontrato problemi tecnici di alcun tipo, nemmeno cali di frame rate nelle situazioni più concitate.

I testi sono tutti localizzati in italiano e non presentano particolari errori, se non quelli che vi ho già segnalato in alcuni degli incarichi. Questi ultimi, come già detto, possono essere piuttosto frustranti, ma nulla che una piccola patch non possa sistemare.

Un cozy game da provare

Fae Farm è un gioco che ha saputo intrattenermi per tutta la sua durata. Ha una serie di difetti che non potevo non citare, come i dungeon monotoni e a tratti frustranti, ma ha anche una serie di qualità innegabili che lo rendono un buon cozy game.

Se siete appassionati di questo genere e avete macinato ore su Stardew Valley e altri titoli simili, Fae Farm è un gioco che dovete provare. Nel caso foste nuovi a questo tipo di produzioni potrebbe comunque valere la pena tenerlo d’occhio, visto anche il prezzo budget con cui è uscito su PC.

Fae Farm
  • 7/10
    Voto - 7/10
7/10

Riassumendo

Fae Farm è un cozy game piacevole da giocare, anche se non privo di difetti come la monotonia data dai dungeon. Consigliato agli appassionati del genere.

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.