Abbiamo stabilito più volte che per giocare a un qualsiasi gioco di ruolo, che sia con i dadi o con le carte, serva praticamente sempre la figura del Game Master: ecco, Sock Puppets rifiuta questa nozione e rende tutti giocatori!
Non solo questo, ma anche il setting di questo GDR è molto diverso rispetto agli altri. Infatti giochiamo come burattinai e pupazzi che prendono parte a uno show per bambini.
Giocare alla nuova pubblicazione di MS Edizioni è stato una vera e propria sorpresa: in questo titolo non solo siamo tutti chiamati a giocare nello stesso ruolo, ma anche a realizzare i propri pupazzi. Nel caso in cui non abbiate modo, il manuale consiglia di utilizzare un peluche invece di un pupazzo fatto da noi.
Ormai sapete che adoro i giochi di ruolo facili da imparare e con poche regole. Negli ultimi tempi ho cercato di dare più spazio a produzioni di questo tipo, come Mausritter e Pirate Borg. Sock Puppets non solo rientra in questa categoria, ma lo fa proponendo un’esperienza di gioco decisamente diversa, ma non per questo meno divertente!
The show must go on
I giocatori sono chiamati a interpretare burattinai e i loro burattini per un programma per bambini sull’orlo del fallimento. Il nostro compito non è tanto evitare che lo show venga cancellato, quanto cercare di far funzionare la puntata nonostante i problemi tra burattinai.
Ogni partita consiste nel portare a termine le riprese seguendo un preciso schema: tre parti di show da dodici minuti l’una, intervallate da stacchi pubblicitari da due minuti l’uno. Alla fine della terza parte di show, sono previsti altri dodici minuti per l’epilogo. Per giocare noi abbiamo utilizzato un cronometro, in modo da tenere il tempo.
Durante i tre spezzoni della puntata, i giocatori non possono uscire dal ruolo del pupazzo, il tutto mentre provano a portare avanti i propri obiettivi personali, a cui gli altri devono opporsi. Ovviamente senza uscire dalla trama dell’episodio, e soprattutto mantenendo un linguaggio adatto a un pubblico di bambini.
Gli stacchi pubblicitari sono i momenti in cui invece i burattinai hanno la parola, e in due minuti possono reagire a quello che gli altri burattinai hanno combinato.
L’epilogo serve per dare una conclusione alla giocata, delineando magari cosa succede allo show per bambini e per dare modo ai burattinai di avere un ultimo dialogo o per narrare cosa fanno una volta spente le luci del set.
In meno di quaranta pagine abbiamo regole e idee per lo show per bambini e per i burattinai, oltre a qualche esempio per i pupazzi.
È importante che i burattinai portino avanti il proprio obiettivo personale, cercando di rispettare il tema della puntata, il quale di solito riguarda temi innocenti come il primo giocattolo di un bambino. Gli obiettivi personali proposti dal manuale sono vari, e includono il cercare di ottenere uno show spin-off proprio o di fare pubblicità occulta. Quest’ultimo mi causa sempre tantissima ilarità, perché mi viene sempre da immaginare Stanis LaRochelle di Boris versione pupazzo mentre, inavvertitamente, fa la pubblicità delle merendine! Importante anche il legame burrascoso tra i burattinai, che può includere una relazione finita male o una dura convivenza tra coinquilini.

Essendo Sock Puppets un gioco dove i burattinai si trovano coinvolti in discussioni e rapporti difficili, il manuale dedica una sua parte proprio a parlare di questa dinamica. Impostare dei veti su alcune tematiche potrebbe aiutare a far sentire tutti a proprio agio. Si può anche parlare in anticipo della possibilità di introdurre canzoni, essendo un programma per bambini, e vedere se tutti sono d’accordo.
Prima vi parlavo di giocare con un cronometro le varie fasi del gioco. Il manuale dedica un paragrafo all’importanza di prendersi una pausa quando necessaria. L’importante è comunicare con il tavolo, mettere in pausa il cronometro e prendersi il tempo che serve prima di ricominciare. Secondo me si potrebbe introdurre anche una pausa di qualche minuto per i giocatori nella scaletta stessa, visto che ci sono varie fasi da giocare.

Un GDR che si distingue dagli altri
Sock Puppets è un gioco di ruolo davvero interessante, che propone un’esperienza davvero differente rispetto a tutti gli altri prodotti sul mercato. Questo GDR è ancora più adatto a essere introdotto al proprio tavolo per una sera, visto che non ci sono statistiche, schede dei personaggi e dadi da tirare. Non serve nemmeno che uno di noi faccia da Game Master, così l’eterno GM può finalmente avere un attimo di pausa!
Secondo me è un’aggiunta davvero valida sia nel catalogo di MS Edizioni, sia nelle vostre librerie di giochi di ruolo!
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