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The Sims 4 – Come i DLC hanno rovinato il gioco

Sono una grande fan di The Sims fin dal lontano 2004: dopo aver giocato al primo capitolo per due settimane da mia cugina, tornata a casa scoprii che The Sims 2 era stato appena rilasciato. Ai tempi giocavo esclusivamente su console (avevo ancora la prima PlayStation), ma feci un’eccezione e lo comprai.

Mi innamorai subito di tutte le feature introdotte nel secondo capitolo, arrivando a giocarci anche 12 ore senza sosta. All’epoca non avevo molti amici e di solito ero tutto il giorno a casa da sola, e The Sims 2 mi ha tenuto compagnia in quegli anni difficili.

Acquistai tutti gli Expansion Pack e presi The Sims 3 al d1. Non aveva lo stesso fascino di The Sims 2, ma presentava delle feature interessanti. Nonostante le loro differenze, sia The Sims 2, sia The Sims 3 erano delle ottime esperienze di gioco anche senza acquistare alcun DLC.

Poi è stato rilasciato The Sims 4

Voglio premettere subito che The Sims 4 è un ottimo gioco e addirittura lo preferisco a The Sims 3. Adoro il ruolo che è stato dato alle emozioni dei Sims e apprezzo anche il passo indietro fatto con l’open-world, feature ottima sulla carta, ma non così grandiosa nella pratica.

Il mio problema con The Sims 4, come avete potuto leggere nel titolo, è con i suoi DLC. Qualcosa è cambiato nell’approccio di Electronic Arts a riguardo, sia a livello di quantità che di qualità delle espansioni rilasciate.

Expansion Pack, Stuff Pack e Game Pack

Per chi non dovesse essere familiare con i DLC di The Sims, vi introduco brevemente l’Expansion Pack e Stuff Pack:

  • Gli Expansion Pack esistono fin dai tempi del primo The Sims. Sono i più costosi, ma anche quelli che forniscono più contenuti, tra nuove location, meccaniche, oggetti e cose da fare per i nostri Sims.
  • Gli Stuff Pack, introdotti nell’era di The Sims 2, erano delle espansioni economiche e che non offrono nuove meccaniche di gioco, ma si concentrano maggiormente sul fornire nuovi oggetti e indumenti.

Con The Sims 4 è stata introdotta una nuova tipologia di DLC, chiamata Game Pack. I Game Pack sono una via di mezzo tra Expansion Pack e Stuff Pack: introducono qualche meccanica minore, oltre a oggetti e vestiti. È proprio la presenza di questo nuovo tipo di espansione a portare una grande differenza tra la quantità di contenuti rilasciata per The Sims 4 e quella uscita per i capitoli precedenti.

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  • The Sims ha avuto un totale di sette Expansion Pack durante il suo ciclo vitale di quattro anni. Alcune delle feature introdotte in alcuni suoi DLC sono poi diventati contenuti della versione base di The Sims 2, come la possibilità di organizzare feste in casa e di viaggiare nel quartiere. Altre espansioni sono state riproposte anche nei successori, come ad esempio quella dedicata agli animali.
  • The Sims 2 ha avuto otto Expansion Pack e dieci Stuff Pack durante il suo ciclo vitale di quasi cinque anni.
  • The Sims 3 ha avuto undici Expansion Pack e nove Stuff Pack durante il suo ciclo vitale di poco più di cinque anni.
  • Al momento The Sims 4 ha otto Expansion Pack, otto Game Pack e sedici Stuff Pack, senza contare i tre prossimi DLC già annunciati (uno per ogni tipo).

Quindi The Sims 4 ha molti più contenuti rispetto ai predecessori? Non proprio.

Divisione dei contenuti e il vil denaro

Come siamo arrivati a un così alto contenuto di DLC? Molto semplicemente Electronic Arts ha preso i contenuti di espansioni dei vecchi capitoli (c’è l’abitudine di riproporre i soliti tipi di DLC a ogni ciclo, ad esempio quello sugli animali e quello sui viaggi hanno avuto un’iterazione in ogni capitolo), e li ha divisi in più Pack.

Se si volesse ricreare l’esperienza proposta da The Sims 2: Nightlife (40€ al lancio) in The Sims 4, sarebbe necessario acquistare l’Expansion Pack Get Together, i Game Pack Vampires e Dine Out e lo Stuff Pack Bowling Night (totale dei prezzi al lancio: 90€).

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In poche parole, dobbiamo spendere più del doppio rispetto al passato per gli stessi contenuti. Se si volesse acquistare tutti i contenuti rilasciati per The Sims 4 a prezzo pieno, si parla di una spesa superiore ai 600€. E se si è giocato ai predecessori, è difficile accontentarsi di una singola espansione, in quanto i DLC di The Sims 4 non reggono il confronto con il passato.

Addirittura il gioco base non contiene feature come i ladri (che esistono fin dall’alba del franchise), non ha nemmeno la carriera militare (disponibile solo nel Game Pack Strangerville) e gli alieni (disponibili in Get to Work). Al lancio, tra l’altro, erano assenti anche le piscine, le fondamenta nella modalità Costruisci e i toddler (l’età tra bebè e bambino).

Si può notare la mancanza di contenuti anche comparando le versioni vanilla delle varie iterazioni della serie. The Sims 4 non ha nemmeno metà della longevità di The Sims 2. La mancanza di vari contenuti, l’assenza di storyline nei quartieri (come dimenticare il mistero di Daniela Alberghini?) e di cose da fare coi propri Sims sono i motivi che fanno stancare di The Sims 4 dopo poche ore.

Come siamo arrivati a questa situazione?

Perché, vi starete chiedendo, sono state prese queste decisioni? Il motivo, a mio parere, è uno soltanto. The Sims non ha alcun tipo di concorrenza. Il franchise, per tutti i suoi venti anni di esistenza, mai ha avuto un gioco con cui competere. Non esiste nulla sul mercato che sia anche lontanamente paragonabile al tipo di esperienza proposta.

Altri tipi di simulatori hanno potuto prosperare proprio grazie all’esistenza di competitor, cercando di offrire l’esperienza più appetibile ai giocatori. Cosa che non viene da fare se si è l’unica opzione sul mercato.

Le cose, però, forse stanno per cambiare.

Tra Paralives, indie in fase di sviluppo, e un misterioso progetto di Paradox che ha tra gli addetti ai lavori Rod Humble (il quale ha lavorato a The Sims 2, The Sims 3 e Second Life), Electronic Arts potrebbe dover rivedere presto le sue politiche inerenti ai contenuti del suo simulatore di vita.

La presenza di competitor sarebbe la ventata di aria fresca di cui questo mercato aveva bisogno da anni. E a quanto pare non sono l’unica a pensarla così: molti fan si definiscono delusi dalla questione DLC di The Sims 4. Basta fare un giro tra i video dei vari simmer per farsi un’idea del malcontento generale nella community.

I pensieri di un’ormai ex-simmer

Il franchise di The Sims mi ha accompagnata per molti anni, soprattutto nei momenti più difficili. Vedere come sta venendo trattato dalla sua stessa casa di sviluppo mi rende davvero triste. Abbiamo avuto dei miglioramenti incredibili della modalità Create A Sim (CAS) e di quella Costruisci che cinque anni fa non avrei potuto immaginare.

Purtroppo, allo stesso tempo abbiamo avuto tagli di contenuti e DLC fatti a pezzi solo per trarre un maggior profitto.

Questa grande delusione che provo mi ha fatto decidere di non supportare più The Sims 4. Sono amareggiata e anche arrabbiata nel vedere come è stato ridotto The Sims. Ho provato a comprare delle espansioni (tre Expansion Pack) e ogni volta sono rimasta sconcertata dal confronto con i predecessori.

La mia unica speranza è che i competitor diano una svegliata a EA, o che almeno propongano qualcosa d’interessante e di diverso. Paralives, di cui sto seguendo lo sviluppo, sembra un progetto davvero promettente e che, soprattutto, vuole avere una propria identità.

Se le cose dovessero cambiare con l’avvento di The Sims 5 (di cui è stato confermato lo sviluppo, per quanto immagino sia ancora nelle prime fasi), tornerei sui miei passi e darei al franchise un’altra possibilità, ma per ora, come si direbbe in simlish, dag dag Electronic Arts.

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Questo articolo è tratto da How DLCs Ruined The Sims 4, che trovate su Roll ‘n’ Play, a opera della stessa autrice.

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.