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A Quiet Place: The Road Ahead – Recensione

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Il team catanese di Stormind Games è tornato con un nuovo titolo. Questa volta si è occupato di un gioco su licenza: A Quiet Place: The Road Ahead, ambientato nello stesso universo delle opere cinematografiche di John Krasinski (per intenderci, il caro Jim di The Office). Ho avuto il piacere di immergermi in questa avventura oscura e angosciante, dove il timore di parlare è costante.

Ci tengo a precisare che questo titolo non segue la trama del film, ma si propone come uno spin-off, riprendendo però tutti i concetti chiave del mondo di A Quiet Place, primo fra tutti il silenzio. Ho giocato alla versione per PC e, dopo averlo completato, sono pronto a parlarvene!

A Quiet Place: The Road Ahead - Recensione

Non fate rumore!

Nella storia vestiremo i panni di Alex, una giovane sopravvissuta che, purtroppo, è affetta da asma. Nella prima scena del gioco vedremo lei e il suo ragazzo cercare risorse, mentre il gioco ci introduce le meccaniche principali. Scopriremo che la ragazza è incinta, ma questo, oltre a portare gioia ai due, lascia Alex con un senso di colpa. Trovandosi in un mondo dove ogni minimo rumore può attirare le creature, si chiede come farà a crescerlo, dato che ha bisogno di diverse attenzioni, senza rischiare che questo venga sentito e li metta in pericolo. Purtroppo, mentre i due cercano di tornare al rifugio, succede l’impensabile: il ragazzo si sacrifica per evitare che Alex venga scoperta, a causa di un rumore provocato proprio da lei.

Da qui inizieranno i veri problemi per Alex, tra il bambino in arrivo e una situazione insostenibile all’interno del suo rifugio. Così decide di fuggire per trovare riparo altrove. Inizia quella che si può definire una grande fuga, poiché in ogni luogo saremo braccati dalle creature, pronte a ucciderci al minimo rumore. La storia ha una durata di circa sette ore. Purtroppo a livello narrativo non raggiunge vette alte, dato che molti espedienti ricordano fin troppo il primo film di A Quiet Place.

A Quiet Place: The Road Ahead - Recensione

Ti vedo senza vederti!

Partiamo dal presupposto che il gioco è principalmente un hide and seek. Questo perché saremo sempre e costantemente braccati dalla creatura: ogni rumore che faremo verrà percepito e ci porterà alla morte, senza alcuna possibilità di difenderci. Il gioco offre una modalità in cui possiamo attivare il nostro microfono, in modo che ogni rumore che faremo nella vita reale attirerà la creatura verso di noi. Sulla carta, la meccanica che collega i rumori nel gioco a quelli reali sembra interessante, ma il problema emerge nell’applicazione.

Durante la prima parte del gioco non ho riscontrato problemi evidenti, ma dalla seconda metà in poi l’intelligenza artificiale nemica peggiora. A volte la creatura viene attirata dal nulla, anche quando non facciamo alcun rumore. Nemmeno quando la creatura non è completamente in allerta abbiamo modo di nasconderci, poiché l’IA è stata programmata per farla camminare sempre nella nostra direzione. Questo anche quando riusciamo a spostarci da dove abbiamo prodotto il suono.

Possiamo aprire porte o sportelli, ma per farlo dobbiamo muovere lentamente il mouse per evitare di farci sentire. Nel corso dell’avventura abbiamo anche a disposizione una torcia, la quale però ha una batteria che andrà a esaurirsi. Come detto precedentemente, Alex soffre di asma, e questo viene riflesso in una meccanica: in alto a sinistra viene mostrata l’icona dei polmoni, che indica lo stato respiratorio della protagonista. Se entrerà troppo nel panico, dovremo affrontare un Quick Time Event che, se fallito, causerà ad Alex un attacco di tosse, attirando così il nemico.

A Quiet Place: The Road Ahead - Recensione

Un motore non ancora pronto

Nelle prime sezioni di gioco tutto scorre bene, grazie alla scoperta di nuove meccaniche. Tuttavia, una volta raggiunta la metà del gioco, le sezioni tendono a ripetersi. Una nota di merito va a quelle dedicate al passato, che spezzano l’azione di gioco. Ho riscontrato grandi problemi nelle fasi finali del gioco, poiché la creatura si allertava spesso per rumori inesistenti, oppure si dirigeva automaticamente verso di me senza un apparente motivo.

I controlli di gioco sono abbastanza funzionali, soprattutto per quanto riguarda l’interazione con le porte. All’inizio può sembrare tutto piuttosto scomodo, ma è solo una questione di abitudine. Trovo che alcune meccaniche siano interessanti, ma applicate male. Anche a livello narrativo, ci troviamo di fronte a un finale poco soddisfacente e con troppi interrogativi.

Dal punto di vista grafico, l’Unreal Engine svolge il suo lavoro in maniera eccellente. Le ambientazioni sono molto ricche di dettagli e le animazioni di gioco sono altrettanto ben realizzate, mentre ho trovato i modelli dei personaggi migliorabile. Peccato, però che a volte la creatura mostra movimenti scattosi, che non sembrano essere causati da un bug.
Su PC, giocando con una Nvidia GeForce RTX 4060, non ho riscontrato alcun problema, settando tutto a dettagli massimi. Promosso anche il doppiaggio in inglese, molto espressivo. Mi sarei però aspettato anche il doppiaggio in italiano, data l’origine degli sviluppatori!

A Quiet Place: The Road Ahead - Recensione

Commento Finale

Quella che A Quiet Place: The Road Ahead ci propone è un’esperienza piacevole, che ci tiene incollati per qualche ora davanti allo schermo a un prezzo contenuto. Per quanto la trama inizialmente possa sembrare interessante, purtroppo lungo il suo percorso perde di mordente, ricadendo in espedienti già visti. Ciò di cui questo titolo avrebbe avuto bisogno è una maggiore varietà di situazioni e, soprattutto, la volontà di discostarsi dal film originale, proponendo scenari più diversificati.

Nonostante ciò, il gioco è comunque godibile e presenta alcune meccaniche interessanti. Lo consiglio soprattutto a chi è disposto a sorvolare su questi difetti e a chi ha apprezzato i film di Krasinski!

a quiet place: the road ahead
riassumendo
A Quiet Place: The Road Ahead è un’esperienza piacevole, anche se la trama perde mordente e ricade in espedienti già visti. Nonostante i difetti, il gioco resta godibile e ha alcune meccaniche interessanti. Consigliato a chi ha apprezzato i film di Krasinski.
pro
Trama interessante…
Ambientazioni molto ispirate e consone alla trama
Un framerate molto stabile
La meccanica dei rumori dal microfono è interessante
contro
…che però esaurisce subito le idee
L’IA della creatura è fin troppo scriptata e tediosa
Qualche bug con i rumori
7
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Scritto da
Federico Molino - Director and PR Manager

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.

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