Quest’anno ho deciso di iniziarlo facendo pace con Assassin’s Creed Odyssey, titolo che a suo tempo non sono riuscito ad apprezzare, etichettandolo come uno dei prodotti peggiori dell’ultima trilogia. Eppure, qualcosa mi ha spinto a tornare nelle terre greche, stavolta nella sua versione per Xbox Series usufruendo dell’aggiornamento che ne migliora la qualità su quest’ultima piattaforma.

Un nuovo hardware per un’esperienza migliore
La prima domanda che mi sono posto è stata: perché ai tempi non riuscì a coinvolgermi come Origins? Ne sono venuto a capo in modo molto semplice. Il primo motivo è quello tecnico, dato che, quando fu rilasciato, il prodotto versava in una condizione piuttosto scandalosa, nonostante lo stessi giocando su PlayStation 4 Pro. Il framerate era totalmente instabile, soprattutto durante i combattimenti più concitati, destabilizzando anche i 30 FPS non proprio granitici.
In questa nuova versione, ho apprezzato ogni singolo scontro e missione che ho affrontato, grazie ai suoi 60 frame per secondo, che non crollano quasi mai. La risoluzione e la qualità grafica mi hanno aiutato ad apprezzare al meglio gli scenari dell’Antica Grecia. Quindi sì, probabilmente uno dei principali motivi per il quale non riuscì ad apprezzare al meglio Odyssey era proprio il comparto tecnico, ancorato a dei difetti che non mi permettevano di godermi l’esperienza di gioco.

Lunga vita alla Grecia!
Con questa nuova veste, la storia di Kassandra ha un’aspetto decisamente migliore: tutto sembra molto più curato e “vivo”. Non vi nego che molte volte mi sono soffermato a effettuare numerosi screenshot nella modalità foto, dato che gli scenari sono molto più vivi e artisticamente sublimi.
Mi dispiace aver potuto rivalutare un gioco di questo calibro solo a distanza di tutti questi anni, solo perché al lancio Ubisoft non riuscì a sfornare il prodotto in uno stato decente su console. So benissimo che anche su PC i problemi non sono stati pochi, anzi, tutt’altro.


Cosa è andato storto?
Quando Assassin’s Creed Origins fu rilasciato, questo versava in uno stato decisamente migliore, nonostante l’engine fosse il medesimo. Gli scenari egiziani vantavano di una vastità immensa, mossa da un comparto tecnico piuttosto solido e che quasi mai si abbandonava a cali inaspettati.
Questa è la prova che la frustrazione di un’ottimizzazione non proprio ottima può mettere in ombra tutti gli aspetti buoni che una produzione ha da offrire. Oggi, Assassin’s Creed Odyssey è un titolo che mi sento finalmente di consigliare, e sicuramente non lo considero più uno dei capitoli peggiori della serie. Insieme a Origins e Valhalla, Odyssey si aggiudica il suo premio come un ottimo gioco della serie Assassin’s Creed, che mette in tavola delle carte diverse, dando una linfa vitale del tutto nuova.

Lascia un commento