Il mio amore per i videogiochi 4X è nato al primo avvio di Sid Meier’s: Civilization VI. Non sono particolarmente portata per i titoli strategici, ma li trovo veramente divertenti e coinvolgenti. Proprio per questo il mio interesse è stato colto all’annuncio di Ara: History Untold. Il gioco di Xbox Game Studios non è solo lo stesso genere del mio amato Civilization VI, ma molti membri dello studio Oxide Games vengono proprio da Firaxis Games, software house che sviluppa proprio la longeva serie 4X.
Grazie a Xbox e a Keymailer ho avuto l’opportunità di giocare alla versione PC di Ara: History Untold, in modo da raccontarvi la mia esperienza in merito!
Cosa resta, cosa cambia
Oltre alla serie di Firaxis Games ho avuto modo di giocare altri strategici negli anni, ma Civilization è un ottimo metro di paragone per Ara: History Untold. Le similarità tra i due sono molte, ma lo stesso si può dire per le differenze che li caratterizzano.
Anche nel titolo di Oxide Games la scelta del leader della nostra civiltà ha una certa rilevanza: il roster è piuttosto ampio e ognuno ha le proprie abilità e punti di forza. Sono inclusi sia grandi condottieri e sovrani di svariate nazioni da tutto il mondo, ma non mancano artisti come per esempio Saffo, che ho scelto in alcune delle mie partite.
Una volta dentro la nostra partita, dobbiamo occuparci dello studio di svariate tecnologie per cambiare era, così come della costruzione di edifici per generare risorse, e per sfruttare quelle naturali disponibili già nel territorio. Tra le differenze, la prima che possiamo notare è senza ombra di dubbio la mancanza della suddivisione in esagoni. Il territorio è suddiviso in delle porzioni, le quali a loro volta comprendono una media di cinque zone su cui possiamo costruire differenti edifici.
Partiamo con una porzione di territorio e, man mano che la nostra città cresce, ci viene data la possibilità di acquisirne altre per espanderne i confini. Esattamente come in Civilization, possiamo fondare altre città, le quali richiederanno più tempo per crescere rispetto a quella di partenza.
Uno sviluppo… in piccolo
Ara: History Untold è caratterizzato da una grande microgestione delle risorse e degli edifici. Non ci basta infatti costruire un determinato edificio, ma dobbiamo anche decidere cosa mettere in produzione. Per esempio, non è sufficiente sviluppare la tecnologia per realizzare vasi in ceramica e costruire il relativo edificio, ma dobbiamo selezionare manualmente quale tipo di ceramiche mettere in produzione e spendere risorse per realizzarle più velocemente.
Alcuni edifici hanno anche degli slot dedicati per equipaggiare degli oggetti per aumentarne la produttività, come vari tipi di aratri e dei fertilizzanti per le fattorie.
Ho trovato questa microgestione piuttosto scomoda. Questo perché man mano che ci espandiamo sulla mappa è difficile tenere conto di tutti i nostri edifici. Mi è capitato di frequente di dimenticarmi di equipaggiare un oggetto a un edificio e di ritrovarmi con carenza di cibo e di risorse.
Un game loop che funziona poco
Personalmente ritengo che Ara: History Untold abbia delle idee fresche e interessanti. Tuttavia mi sono trovata davanti un game loop che alla lunga diventa tedioso. Lo sviluppo in larga scala della nostra civiltà viene oscurato dalla microgestione di quasi ogni singolo edificio. Basta una piccola dimenticanza per arrivare a non avere abbastanza ceramiche specifiche per la meraviglia del Colosso di Rodi, o di trovarsi con una fattoria sottosviluppata perché ci dimentichiamo di cambiare tipo di aratro.
Nemmeno gli eventi che ci capitano di tanto in tanto aiutano con la situazione. È fin troppo facile rendere contenti sia le tribù che i nostri avversari, senza nemmeno perdere troppe risorse. L’unico vero nemico che affrontiamo per avere la civiltà con maggiore prestigio… Siamo noi stessi con la microgestione.
Confesso che mi sarei aspettata di giocare ad Ara: History Untold molto di più senza arrivare a un punto di saturazione. Il gioco è incluso con PC Game Pass, quindi i possessori dell’abbonamento potranno provarlo senza costi aggiuntivi. Per l’acquisto invece lo consiglierei solo agli amanti dei 4X che non temono di perdersi nella microgestione di ogni risorsa.