l nuovo titolo di FuRyu è finalmente approdato anche in Occidente, dopo il suo primo debutto avvenuto in Giappone il 25 luglio. Sto parlando di REYNATIS, un prodotto ambizioso che vede a capo del progetto Natsume Atari. La cosa che ha attirato molti è la collaborazione con NEO: The World Ends with You attraverso una missione dedicata. Eppure, non è stata l’unica sorpresa, dato che a occuparsi della colonna sonora c’è Yoko Shimomura (nota per Kingdom Hearts, Final Fantasy XV, Xenoblade Chronicles, tra tanti altri di cui si è occupata), accompagnata anche da Kazushige Nojima (a cui dobbiamo le sceneggiature di Final Fantasy VII: Remake e Rebirth).
Ho avuto il piacere di giocare al titolo nella sua versione per PlayStation 5 per vedere se il titolo di FuRyu è riuscito a soddisfare le aspettative, viste anche le grandi personalità che hanno contribuito al suo sviluppo!
Diventerò il mago più potente!
Ci troviamo a Shibuya, in una versione più futuristica rispetto a quella che conosciamo, oscurata dalla diffusione di una pericolosa droga chiamata Rubrum e che dona poteri magici a chi la usa, in cambio però della perdita del senno e della propria umanità.
Al centro della vicenda ci sono due protagonisti. Il primo Marin Kirizumi, un mago con un solo obiettivo: diventare il più forte di tutti, a qualunque costo. Dall’altra parte abbiamo Sari Nishijima, che si è unita alla M.E.A. (Magic Enforcement Administration), un’unità incaricata di tenere a bada i criminali della città e di smantellare la Magic Guild of Japan, che semina caos tra le strade di Shibuya con i suoi piani malvagi.
Inizialmente, la storia è divisa tra i due protagonisti: alterniamo capitoli giocando prima con uno e poi con l’altra. A un certo punto, le due trame si intrecciano verso un obiettivo comune, portando Marin e Sari a unirsi a un gruppo chiamato gli Owl. In questo contesto incontriamo nuovi personaggi, ognuno con una propria storia e motivazione per lottare all’interno della città, in cerca di giustizia.
Per completare la narrazione principale ho impiegato quasi undici ore. La qualità del racconto è altalenante, soprattutto all’inizio, risultando spesso troppo banale e prevedibile. Da metà gioco in poi, il tutto diventa più interessante: conosceremo meglio alcuni personaggi e impareremo ad affezionarci a loro. Tuttavia, molte cose restano non spiegate, con un finale che appare troppo frettoloso nel voler concludere la storia.
Per quanto concerne la narrazione secondaria, sebbene alcune sotto-trame siano approfondite, molte di esse non riescono mai a raggiungere una vera conclusione, lasciando numerose questioni aperte o interpretazioni libere.
Tra maghi e banditi
La città di Shibuya è esplorabile a zone, che sbloccheremo man mano progredendo nella storia. Oltre alle aree più classiche, ci sono portali che conducono a un mondo diverso rispetto a quello che conosciamo.
Durante l’esplorazione in città, dovremo fare attenzione quando impersoneremo Marin, poiché l’uso dei suoi poteri lo renderà un ricercato. La gente inizierà a spaventarsi e a pubblicare post in rete, facendoci entrare in tendenza. Una volta raggiunto il primo posto, verrà inviata un’unità speciale (e-chip) per eliminarci. Per quanto riguarda Sari, essendo un membro della M.E.A., potrà invece usare liberamente i suoi poteri.
Man mano che aumenterà il nostro stato di ricercato, il livello di stress dei personaggi peggiorerà, riducendo la nostra potenza durante le battaglie. Per ridurre lo stress, potremo utilizzare distributori automatici con oggetti specifici. Tuttavia, è relativamente semplice abbassare il livello di ricerca: basta cambiare zona o utilizzare punti nascosti presenti nello scenario.
Il gameplay di REYNATIS è difficile da attribuire a un solo genere, poiché combina diverse meccaniche durante i combattimenti. Di base, si tratta di un action con elementi RPG, dato che dobbiamo gestire oggetti e abilità durante gli scontri. Abbiamo una barra MP che determina l’utilizzo dei nostri attacchi magici. Una volta scaricata, dovremo attendere che si ricarichi, cosa che può essere agevolata eseguendo schivate perfette.
Il nostro team può includere fino a tre membri attivi, mentre gli altri rimarranno in “panchina” ma guadagneranno comunque punti esperienza.
Lacune magiche
La struttura del combattimento è piuttosto semplice: avremo a disposizione due attacchi legati alle abilità e uno dedicato agli attacchi fisici. Sarà possibile creare combo scambiando i personaggi nel party, combinando le loro capacità. Tuttavia, per quanto inizialmente il gameplay risulti divertente, a lungo andare tende a diventare ripetitivo, non riuscendo a evolversi in modo significativo fino alla fine del gioco. Questo aspetto emerge soprattutto quando affrontiamo nemici che, in gran parte, sono molto simili tra loro.
La nota più positiva riguarda però i boss. Molti di essi introducono meccaniche uniche e stimolanti, mettendo alla prova le abilità che abbiamo acquisito durante il gioco. Tuttavia da metà gioco in poi i boss seguono una struttura ripetitiva: una prima fase, seguita da una seconda fase “risvegliata”. Nonostante questo, la battaglia finale si rivela molto valida e appropriata per la conclusione del gioco, oltre a essere impegnativa grazie ai numerosi attacchi devastanti.
A dare una maggiore varietà all’esperienza di gioco ci pensano le missioni secondarie, che possiamo gestire comodamente attraverso lo smartphone dei personaggi. Completandole, ridurremo l’indice di Malice e sbloccheremo nuovi poteri per potenziare il nostro team. La maggior parte di queste missioni consiste in attività di raccolta o nell’eliminazione di determinati nemici, ma occasionalmente è possibile trovare delle trame secondarie più coinvolgenti.
Tecnicamente quasi senza MP
Dal punto di vista tecnico REYNATIS purtroppo si presenta piuttosto arretrato. Le texture e i modelli poligonali sono poco rifiniti, e spesso i volti dei personaggi risultano statici e quasi plasticosi alla vista. Sarebbe bastato davvero poco per migliorare l’aspetto visivo, soprattutto cercando di far risaltare maggiormente i personaggi all’interno degli ambienti di gioco. Tuttavia, nonostante queste carenze, Shibuya risulta comunque piacevole da esplorare, seppur povera di dettagli. La città offre una riproduzione abbastanza fedele del celebre quartiere di Tokyo.
Dal punto di vista sonoro, posso dire di essere rimasto completamente soddisfatto dal doppiaggio giapponese, con voci sempre perfettamente adatte ai personaggi interpretati. Una menzione speciale va alla colonna sonora, composta dalla leggendaria Yoko Shimomura. Molte tracce richiamano le atmosfere create in Final Fantasy XV e Kingdom Hearts, un omaggio sicuramente voluto, dato che l’ispirazione di FuRyu a diversi titoli di Square Enix appare piuttosto evidente.
Commento Finale
Nonostante i numerosi difetti che REYNATIS si porta dietro, rimane comunque un titolo godibile per tutta la sua durata. La storia presenta alcuni elementi interessanti e le sue sfumature malinconiche risultano piacevoli da seguire, riuscendo persino a emozionare in alcuni momenti, soprattutto verso la conclusione. Tuttavia, il punto debole maggiore risiede nel comparto tecnico, decisamente datato e incapace di far brillare il gioco come potrebbe. Sarebbe bastato davvero poco per rendere il titolo più allineato con gli standard moderni.
REYNATIS
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6.5/10
Riassumendo
REYNATIS offre una storia emozionante e una splendida colonna sonora di Yoko Shimomura, ma è penalizzato da un comparto tecnico arretrato. Nonostante i difetti, il gameplay è godibile, anche se avrebbe potuto fare di più con una maggiore cura visiva.
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