Bayonetta 3
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Bayonetta 3 – Recensione

Sono passati più di cinque anni da quando Bayonetta 3 venne annunciato durante l’E3 2017. Dopo essere ricomparso nei radar l’anno scorso, finalmente la Strega di Umbra è tornata alla fine di Ottobre.

Ho avuto modo di giocare questo nuovo capitolo di Bayonetta sia sul primo modello di Nintendo Switch rilasciato, sia su quello OLED. In questo modo sono in grado di fornirvi una mia opinione anche a 360 gradi da un punto di vista tecnico.

Saranno valsi cinque anni di attesa per il ritorno di Bayonetta? Scopriamolo insieme in questa recensione!

Un’epopea tra le dimensioni

Parlare di Bayonetta 3 senza rovinare qualche dettaglio della narrazione di Platinum Games è tutt’altro che facile. Sono solita riassumere la premessa della trama di gioco in ogni mia recensione, ma questa volta proprio non voglio rischiare di anticiparvi dettagli nemmeno sull’inizio esplosivo di questa nuova epopea della Strega di Umbra.

Quello che posso dirvi è che la trama parte da subito col botto, mettendoci nell’ottica che ancora una volta Cereza è chiamata a salvare il mondo, questa volta trascendendo lo spazio e il tempo e viaggiando tra varie dimensioni alternative. Nel farlo non sarà sola, ma avrà il supporto di Jeanne, una nostra vecchia conoscenza dai precedenti capitoli, e di Viola, un nuovo personaggio.

La narrazione a un certo punto rallenta leggermente, pur avendo sempre delle scene epiche e citazionistiche che spuntano quando meno ci si potrebbe aspettare. Il ritmo però nella seconda parte del gioco accelera fino ad arrivare a un finale esplosivo e che non si trattiene dal fornire momenti sia emozionanti, sia colmi di epicità.

Per quanto alcuni punti chiave della storia di Bayonetta 3 siano abbastanza prevedibili, ciò che colpisce è il modo in cui Platinum Games ha deciso di narrare gli eventi, prendendo a piene mani anche dalla cultura pop per fornirci dei momenti semplicemente indimenticabili per i fan di Bayonetta.

Bayonetta Cereza

Bayonetta e le sue evocazioni

Nel suo fulcro il gameplay di Bayonetta 3 è rimasto legato a quello dei suoi predecessori. Con calci, pugni, proiettili e Sabbat Temporali ci facciamo strada attraverso orde di nemici pronte a tutto pur di fermarci. Non mancano finali di combo distruttivi e la possibilità di equipaggiare tante armi differenti alternandoci tra due set.

La vera novità è che le evocazioni di Bayonetta non sono più soltanto una finisher per il combattimento o utilizzate in sporadici momenti, ma sono divenute una parte integrante dei combattimenti.
La Strega di Umbra può evocare Madama Butterfly, Gomorrah e tanti altri in qualsiasi momento per farli combattere al suo posto. Mentre lo fa, però, Cereza è completamente indifesa e vulnerabile agli attacchi nemici. Bisogna quindi prestare attenzione alla nostra posizione e a quella nemica prima di richiamare uno dei nostri alleati demoniaci. Durante le evocazioni saremo noi a comandare le evocazioni decidendo i loro attacchi.

Bayonetta 3 Madama Butterfly

Quando impersoniamo Viola il gameplay è quasi esattamente il medesimo, con giusto qualche piccola differenza. Viola non può cambiare le armi equipaggiate e, quando utilizza la sua evocazione, continua a combattere a mani nude. Inoltre per rallentare il tempo deve sfruttare la parata con la katana premendo R al momento giusto.

Disseminati tra i livelli sono presenti delle sfide, alcune delle quali decisamente toste, e tre animali in possesso di Lacrime di Sangue di Umbra da catturare per sbloccare dei piccoli livelli extra. Questi animali sono un gatto, un corvo e un rospo, e i primi due si faranno inseguire per non essere presi. Tutto ciò serve per ottenere Cuori di Strega e Perle di Luna (o frammenti degli stessi) per potenziare rispettivamente Vita e Magia.

Ho giocato Bayonetta 3 sia a Normale che è a Difficile e devo dire che ho trovato il tasso di sfida ben bilanciato. Il gioco sa premiare quando completiamo i combattimenti senza subire danni, in poco tempo e con una buona combo, e ottenere Platino Puro oltre a premiare le nostre abilità non è semplice da ottenere.
Completando il gioco sblocchiamo un’ulteriore difficoltà, pensata per chi vuole mettersi ulteriormente alla prova.

Bayonetta 3 Platinum Games

In missione con Jeanne

Vi ho parlato di Bayonetta e di Viola, ma non mi sono scordata di Jeanne. La strega di Umbra dai capelli di platino ha dedicati a lei dei capitoli extra che portano varietà nel gameplay. Infatti questi capitoli non numerati, ma necessari per proseguire nella storia, sono delle missioni stealth in 2D.
Jeanne ha a disposizione le sue pistole, un attacco stealth per eliminare subito le minacce e le sue trasformazioni, utili per nascondersi e per spostarsi per i condotti senza essere notata. La strega può anche raccogliere delle armi come lanciarazzi e fucile a pompa quando è costretta a combattere.

Questi brevi capitoli hanno un ottimo level design e sono in grado di portare ulteriore varietà al gameplay di Bayonetta 3. Anche questi capitoli hanno una valutazione finale, la quale tiene conto degli oggetti raccolti, dei Game Over fatti e del tempo impiegato per il completamento.

Bayonetta 3 Jeanne

Il fascino della Strega di Umbra

Bayonetta 3 è ineccepibile per quanto riguarda la direzione artistica: il design di personaggi, nemici e armi rispetta il livello qualitativo a cui siamo stati abituati nei precedenti capitoli.
Anche la colonna sonora e il doppiaggio in lingua inglese sono di ottima fattura: da lodare l’interpretazione di Jennifer Hale, la quale è riuscita a dare nuova voce a Bayonetta rendendola facilmente riconoscibile e senza snaturarla rispetto a quanto eravamo abituati.

Come vi anticipavo a inizio di questa recensione, ho avuto modo di testare il gioco in lunghe sessioni di gioco sia sul primo modello di Nintendo Switch che su quello OLED. Con entrambe le console ho giocato sia in handheld che in modalità docked. In quest’ultima modalità le differenze sono praticamente nulle: entrambi i modelli di Switch garantiscono un’esperienza fluida e priva di particolari difetti quando collegate alla TV.
In modalità handheld si possono notare delle differenze tra i due modelli di console.

Una Bayonetta tascabile?

Con Nintendo Switch in modalità handheld si ha spesso un refresh della risoluzione, il quale non è particolarmente fastidioso, ma sicuramente notabile. Dopo una sessione da poco più di un’ora di gioco la batteria è passata da carica completa ad a malapena il 30% residuo, e ciò potrebbe essere un problema nel caso vogliate giocare fuori casa.

Per quanto riguarda Nintendo Switch OLED, il discorso cambia. Il refresh della risoluzione c’è, ma l’ho notato meno rispetto alla mia esperienza con l’altra console. Sono rimasta stupita dalla durata della batteria, che per passare da carica completa al 30% circa residuo ci sono volute oltre tre ore e mezzo di gioco. Ciò è sicuramente un punto di vantaggio per i possessori del modello OLED, che possono godere del triplo del tempo di gioco fuori casa con Bayonetta 3.
Inutile dirlo, lo schermo leggermente più grande del modello OLED è un altro punto a favore per stancare meno la vista.

Ciò che accomuna le due esperienze è che il framerate si è sempre mantenuto molto stabile anche nelle sezioni più concitate. Vi confesso che una delle mie preoccupazioni era proprio la modalità handheld, ma non ho mai avuto cali di frame di nota mentre giocavo con nessuna delle due console.

L’Apoteosi della Strega

Bayonetta 3 riesce a mantenere la formula classica dei predecessori, portando comunque una ventata di novità. La trama è a dir poco spettacolare e riesce a farsi perdonare sia i momenti di calo da un punto di vista narrativo, sia l’attesa di cinque anni. Anche dal punto di vista tecnico riesce a sorprendere, spremendo l’hardware Nintendo fino al midollo per ottenere un’ottima resa.

Si tratta del capitolo definitivo della serie che i fan della Strega di Umbra e i possessori di Nintendo Switch non dovrebbero farsi scappare per nulla al mondo.

Bayonetta 3
Bayonetta 3
  • 9/10
    Voto - 9/10
9/10

Riassumendo

Bayonetta 3 porta una ventata di novità nella serie e una trama carica di momenti epici e memorabili. Un’esclusiva imperdibile per i possessori di Nintendo Switch!

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.