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Digimon Survive – Recensione

Sono passati ormai tre anni da quando il 20° Anniversario di Digimon è scoccato con a suo seguito l’annuncio di Digimon Survive. Infine è giunto il momento dell’uscita del gioco pubblicato da Bandai Namco. Il titolo era atteso da tutti i fan dei mostri digitali (il sottoscritto compreso), curiosi di sapere cosa è successo durante questi tre anni di sviluppo da parte di Hyde.

Dopo tutti questi anni le aspettative sono alte da parte di tutti, anche perché è da sempre stato pubblicizzato come qualcosa di totalmente nuovo e inedito per il brand Digimon. Sarà riuscito a soddisfare le mie aspettative?

Una nuova DigiAvventura

La storia si apre con uno scenario molto tipico degli anime giapponesi: davanti a noi si para un villaggio situato nelle montagne attorniato da una folta natura verde molto rigogliosa. In tutto ciò c’è Takuma Momozuka, il protagonista della storia che ha solo quattordici anni e frequenta il secondo anno delle scuole medie. Durante la lezione veniamo a scoprire che una frana ha interrotto una delle strade principali che collegano la scuola a una parte del villaggio.

Takuma e i suoi compagni di classe Minoru e Aoi si dirigono in uno dei siti storici per poi scoprire che è inaccessibile a causa della recente frana. Un poliziotto presente in zona invita a tutti i presenti di dirigersi in zone più sicure, visto che non sanno se vi è la possibilità che a breve possa crollare un’ulteriore frana dalla montagna.

Con la strada sbarrata, verremo fermati da una ragazza di nome Mio, che convincerà altri due compagni di scuola, Sai e Ryo, ad accompagnarla in un santuario dedicati a delle divinità animalesche, chiamate dai locali Kemonogami, il cui accesso è proibito ai bambini. Le voci vogliono che chi è troppo piccolo, una volta diretto al santuario non faccia più ritorno e venga rapito dai demoni.

Una storia sempre più ricca

Da qui si entra nel vivo della storia, con i nostri protagonisti intenti a seguire Mio e suo fratello, di nome Kaito, che la sta cercando disperatamente dato che è fuggita di casa. All’interno del santuario succederanno cose anomale, come apparizioni di demoni in modo fugace e rumori poco amichevoli. In questa fase del gioco verremo finalmente in contatto con un nuovo compagno, Agumon, ma nella sua fase “primordiale”. Poco dopo vedremo evolvere il nostro Digimon e da qui dare il via all’intera narrazione di Digimon Survive.

La prima cosa palpabile dalle prime ore di gioco è come la tematica principale sia molto più matura di qualunque altro prodotto dedicato al brand. Alcune scene sono molto più dure e cruente, per certi versi possiamo dire che macchia il tutto di una misteriosa aura quasi un filo horror. La narrazione è molto ben curata e la sua durata si attesta sulla quarantina di ore. Contate però che, in base alle scelte intraprese, potremo prendere percorsi storia completamente differenti. In base alle nostre scelte influenzeremo ben quattro valori: Karma, Morale, Armonia e Furia.

Alla scoperta dell’evoluzione

Come vi dicevo poc’anzi, il gioco si divide in alcune fasi completamente Visual Novel e in altre di gioco di ruolo tattico che strizza l’occhio a titoli come Disgaea. All’interno delle prime, avremo la possibilità di poter esplorare l’ambiente circostante attraverso il puntatore, cercando i punti di interesse e analizzando così più elementi a schermo per avere un quadro generale della situazione. Potremo parlare anche con i nostri compagni, con i quali possiamo intraprendere un determinato legame in base all’affinità sviluppata con le nostre scelte. Oltre al legame con i personaggi, l’affinità ci permetterà di sviluppare delle evoluzioni dei Digimon dei nostri partner.

Di base il sistema a turni è molto simile ai diversi strategici rilasciati di recente, con un classico sistema a griglie, dove ogni turno potremo muovere la nostra unità dei spazi ben delineati in base al movimento a disposizione. Anche le unità che schiereremo giocheranno un ruolo fondamentale, soprattutto perché ognuno di questi ha a disposizione vantaggi e debolezze che permettono di sopraffare il nemico. Anche le tecniche speciali si suddividono in base agli elementi che saranno più o meno efficaci in base alle caratteristiche.

Catturali tutti!

Durante la nostra avventura sarà possibile reclutare nuovi Digimon, attraverso il dialogo durante le battaglie. Il sistema ricorda molto quanto visto in Shin Megami Tensei: in base all’esito del nostro dialogo recluteremo il mostro digitale e questi ci aiuterà nel corso delle nostre battaglie. Una cosa però che bisogna sempre tenere in mente è che i mostri sono reclutabili solo negli scontri secondari. Il numero di mostri a disposizione all’interno del gioco è di 113. Non un numero elevato se contiamo le possibili evoluzioni di ogni singolo Digimon e varianti.

Se tutto ciò non fosse abbastanza, avremo a disposizione un menù dove controllare le statistiche di ogni singolo Digimon e i loro equipaggiamenti. Il menù si attiva attraverso lo smartphone di Takuma, che avremo modo di usare spesso durante le fasi in Visual Novel per scovare i Digimon nascosti o degli elementi fuori dal normale visibili solo attraverso la fotocamera.

Che stile!

Il livello stilistico di Digimon Survive è paragonabile a un anime di budget alto. Quello che vedremo a schermo non è altro che una Visual Novel che strizza l’occhio all’animazione moderna, con un character design di ottima qualità e con un comparto d’animazioni che rendono il tutto più vivo. Durante le battaglie avremo invece uno stile molto più chibi, abbastanza piacevole da vedere, ma ci saremmo aspettati qualcosa in più, soprattutto dai campi di battaglia che alla lunga si ripetono con lo stesso pattern di texture.

Durante gli effetti speciali di alcune mosse, abbiamo riscontrato qualche calo di framerate, nulla di così grave, ma è giusto segnalarvelo. Per la colonna sonora sono assolutamente soddisfatto, alcune tracce sono spettacolari ed esaltano al meglio il momento narrativo. Anche il doppiaggio giapponese è di ottima qualità, promosso a pieni voti!

Commento Finale

In conclusione, Digimon Survive supera l’esame di analisi con un ottimo voto. I tre anni di attesa sono stati ripagati con un titolo che offre una narrazione spettacolare in un mix di Visual Novel e strategico a turni. La colonna sonora che accompagna l’intera vicenda di Takuma e compagni è di altissima fattura, così come le illustrazioni durante le fasi narrative. Ci saremmo solo aspettati qualche Digimon in più da catturare, visto l’enormità di bestiario presente nel brand. Mi sento comunque in dovere di consigliarlo ad ogni fan di Digimon!

Digimon Survive
  • 8/10
    Voto - 8/10
8/10

Riassumendo

Digimon Survive è un must-have per tutti coloro che amano il brand dei mostri digitali. La narrazione è di altissima qualità e il mix Visual Novel e Strategico è promosso!

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.