Quando fu annunciato, Exoprimal fece parlare molto di sé. Poco dopo venne fuori che tra gli sviluppatori figurava il produttore di Dino Crisis: Hiroyuki Kobayashi. Il buon Kobayashi è famoso per aver diretto il terzo capitolo di Dino Crisis, per l’appunto ambientato nello spazio.
La mia curiosità verso il gioco è cresciuta sopratutto per la presenza dei dinosauri, avendo personalmente amato Dino Crisis. Man mano che si avvicinava il Day One, la mia curiosità si è fatta sempre più grande, visto il gameplay molto frenetico del gioco.
Finalmente il gioco è arrivato e l’ho testato sia in giocatore singolo che in modalità multigiocatore. Vi dico la mia su questi nuovi dinospaziali!
Mio caro T-rex ti scrivo…
La storia si svolge nell’anno 2043, il mondo è sprofondato da tre anni nel caos a causa di alcuni portali comparsi sulla terra, dal quale fuoriescono dei dinosauri arrabbiati e pronti a sbranare tutto. Tra questi sono presenti i neosauri, che hanno le stesse sembianze, ma modificati geneticamente. Per combattere questa minaccia, l’umanità ha dato vita agli exocombattenti. Si tratta di soldati dotati di tute che conferiscono una maggiore difesa per affrontare la minaccia.
All’interno di ogni tuta è presente un’intelligenza artificiale chiamata Leviathan, che coordinerà e fornirà le informazioni necessarie per affrontare il campo di battaglia. Noi impersoneremo Ace, un personaggio completamente personalizzabile attraverso all’editor di gioco. A inizio della vicenda verremo catturati da un vortice, insieme alla nostra squadra, finendo infine sull’isola Bikitoa.
Scopriremo di essere stati trasportati in una linea temporale differente, collocata tre anni prima rispetto al presente. Verremo a conoscenza che Leviathan è fuori controllo, e ha deciso di organizzare dei giochi mortali nel quale rivivremo alcune delle battaglie del 2040. Il nostro compito sarà quello di capire la causa di questa anomalia e trovare una soluzione insieme alla squadra Hammeread.
Personalmente ho gradito molto la componente narrativa, che segna ancora un punto a favore sulla qualità di Capcom. Non si tratta di certo di una narrazione memorabile, ma si lascia giocare nella sua semplicità e ci permette di imparare molto sui sistemi di gioco prima di lanciarci nella mischia online.


Non toccate quel dinosauro!
Alla base il gameplay offre delle sessioni PvPve, dove due squadre composte da cinque membri di exocombattenti a squadra dovranno confrontarsi per il raggiungimento di determinati obiettivi assegnati da Leviathan. Durante la nostra missione saremo ostacolati da numerose ondate di dinosauri. A inizio di ogni sessione potremo scegliere diverse classi cambiando la nostra exotuta. Ogni singola classe ha uno stile di gioco completamente differente.
Durante le missioni online e anche del giocatore singolo, ci verrà chiesto di raggiungere un determinato checkpoint, nel quale dovremo sterminare quanti più nemici possibile, e spesso dovremo farlo prima della squadra nemica, in modo da segnare un punto a favore al nostro team. Potremo anche invadere il campo nemico, utilizzando determinati potenziamenti. Alcune classi ci permetteranno di impersonare un grosso dinosauro affamato, e fare quanti più danni possibili ai nostri avversari.
Tornando alle classi, si suddividono in Assalto, Colosso e Supporto. Il primo avrà il compito di fare quanti più danni possibili ai nemici e liberare il campo, mentre il Colosso fungerà da tank e dovrà cercare di prendersi quanti più danni possibile al posto dei suoi compagni di squadra. Per quanto riguarda il supporto, ha il ruolo di curare la squadra, ma non solo, ha la possibilità di offrire alcuni buff non indifferenti.


Exocombattenti pronti!
Parlando delle modalità, la mia preferita rimane quella PvP. Dovremo competere con la squadra avversaria per uccidere un grosso dinosauro, come se fosse una grande boss fight, prima degli altri per portare a casa la vittoria. Per quanto riguarda il PvE, sarà possibile collaborare con tutti per lo sterminio di nemici imponenti, tra questi pure i neodinosauri modificati geneticamente e resi più forti di quelli normali.
Ho trovato i contenuti di gioco molto variegati, che rendono l’esperienza di gioco molto divertente. C’è da dire che Exoprimal riesce a dare il meglio di sé nella modalità multigiocatore. Nonostante ciò, il nostro consiglio è quello di giocare in primis alla storia, dato che fornisce una grande infarinatura delle basi e regole di gioco. Uno dei nei principali della produzione è la presenza di poche mappe, e quelle che sono presenti non sono così differenti tra loro. Mi sarei aspettato qualche livello meno urbano e più improntato sulla Giungla.


Una produzione tecnicamente solida
Il comparto grafico vanta la presenza dell’ormai consolidato RE Engine, che Capcom ha ormai adottato quasi per ogni sua produzione. Le animazioni sono molto fluide e piacevoli da vedere, anche se alcune ambientazioni potevano essere curate maggiormente.
In compenso il Character Design è promosso, soprattutto perché uno dei personaggi strizza molto l’occhio a Regina di Dino Crisis, che siamo sicuri sia una citazione voluta dai piani alti di Capcom. Anche il comparto audio è eccellente, il doppiaggio inglese nelle fasi storia presentano delle voci molto espressive. Inoltre, è presente anche il doppiaggio in Italiano, ma solo per l’IA Leviathan.


Commento Finale
In conclusione, Exoprimal è un GaaS abbastanza valido, che sulla carta ha delle potenzialità latenti che devono ancora esplodere. Il gioco offre una storia piacevole da seguire, anche se dalla durata molto esigua. In compenso gli scontri online sono molto divertenti, anche se pecca per via della presenza di poche modalità. Fortunatamente il team di sviluppo ha detto che è a lavoro sui nuovi contenuti, e non vediamo l’ora di saperne di più per gettarci nuovamente in battaglia contro questi dinosauri spaziali agguerriti!
Exoprimal
-
7.5/10
Riassumendo
Exoprimal è un prodotto molto valido e con un grande potenziale. Speriamo che Capcom riesca a supportare a dovere la produzione nei prossimi mesi. La campagna principale è piacevole da giocare, mentre il multiplayer avrebbe bisogno di più modalità per aumentarne la rigiocabilità.