Quando si parla della serie FATE, ci addentriamo in un immenso universo costellato da molte opere. La più importante è la Visual Novel uscita nel 2004: Fate/Stay Night. A seguito del suo grande successo, KOEI Tecmo ha deciso di creare un suo capitolo originale dedicato alla serie, ovvero Fate/Samurai Remnant.
A capo dello sviluppo c’è Omega Force, software house famosa per aver dato vita a musou leggendari come quelli di Dynasty Warriors e Samurai Warriors. Non fatevi ingannare, nonostante a capo ci siano i ragazzi di Omega Force non si tratta di un musou in tutto e per tutto, ma sono presenti molti elementi hack ‘n’ slash. Dopo aver raggiunto il gran finale, sono pronto a parlarvi del gioco!


Lama affilata!
La storia è ambientata durante il quarto anno dell’era Keian (1651). Dopo che il periodo Sengoku è tramontato, la città di Edo trascorre giorni di pace e tranquillità. Questa viene turbata dalla Guerra del Santo Graal, una battaglia segreta incentrata sulla realizzazione del Rituale della Luna Crescente. Al centro dello scontro ci sono degli spiriti eroici chiamati Servant, comandati dai Master.
Noi impersoneremo Miyamoto Iori, figlio adottivo di Miyamoto Musashi, due figure storiche molto importanti. Nel corso della notte, il sonno del protagonista viene interrotto dall’irruzione da parte di alcuni banditi, portando il protagonista a invocare il suo Servant: Saber. Ci ritroveremo quindi a partecipare in questa sanguinosa e violenta guerra. Ci verrà spiegato che ogni Eroe, ovvero i Servant, ha una classe di combattimento, che può essere determinata anche dal tipo di arma che utilizza. Abbiamo infatti tra questi, per esempio, i Saber che usano spade, e gli Archer che prediligono armi a distanza.
La narrazione scorre piacevolmente e la trama risulta molto solida. Sono presenti delle cut-scene con degli artwork come sfondo, le quali esaltano solitamente dei momenti chiave della storia. La mole dei dialoghi è alta, ma viene compensata da un ritmo serrato e degli eventi coinvolgenti.
Oltre alla storia principale, sono presenti diversi compiti secondari che arricchiscono la narrazione di tanti piccoli dettagli.
La qualità della trama di Fate/Samurai Remnant non ha nulla da invidiare alle opere di Type-Moon. Il team di Omega Force è riuscito a narrare una storia in linea con la serie, piena di colpi di scena e dalla qualità elevata. La longevità si attesta sulla cinquantina di ore per completare la storia e qualche missione Digressione.


Una radiosa cittadina
Abbiamo a disposizione diverse mappe da esplorare durante la nostra avventura. L’esplorazione dei quartieri è suddivisa in varie micro-aree, e spesso alcune zone saranno disponibili solo dopo aver raggiunto determinati punti della storia principale.
Una delle meccaniche che più ho apprezzato è quella del poter accarezzare i diversi shiba e gattini presenti sulla mappa. Ognuno di loro ci donerà un bonus per averli accarezzati.
Sulla mappa avremo a disposizione molti negozi, e la maggior parte ci venderà degli oggetti curativi utili per ripristinare la nostra vita durante gli scontri. Avremo anche a disposizione alcuni compiti secondari cumulabili, che fungeranno da sfide. Queste, una volta completate, potremo consegnare al NPC presente in città che ce le affida.
Tra i compiti secondari avremo la possibilità di occuparci di alcune Digressioni. Queste ci offriranno delle missioni apposite che ci permetteranno di approfondire la storia di diversi Rogue Servant. Man mano che avanzeremo in queste quest, aumenteremo anche il rapporto con la nostra Saber. Alcuni elementi per la creazione sono ottenibili completando le Digressioni.


Il destino del Samurai
Come dicevo nella prefazione, Fate/Samurai Remnant non è un semplice titolo musou. Si può dire che è più un hack ’n’ slash visto il suo gameplay molto stratificato e ben studiato. Abbiamo a disposizione delle combo base, che potremo combinare con le abilità a nostra disposizione. Potremo anche scegliere lo stile di combattimento, che viene dettato dall’elemento che sceglieremo, come acqua o terra.
Le battaglie con i nemici non sono sempre semplici: spesso ci capiterà di affrontare degli avversari con delle barriere che potremo rompere utilizzando la giusta tattica.
Sono presenti anche delle Boss Fight secondarie, in cui è facile finire a terra nel caso non fossimo abbastanza livellati.
Oltre l’utilizzo delle spade, potremo fare affidamento alle nostre magie, utilizzabili sfruttando le gemme raccolte lungo il corso delle battaglie. Al nostro fianco combatterà il Servant, che sarà controllato dall’intelligenza artificiale, ma al quale potremo impartire determinati comandi di battaglia. Una volta che avremo raggiunto la carica del Servant, sarà possibile assumerne il controllo per un breve periodo. I danni di Saber sono decisamente più ingenti rispetto a quelli di Iori, soprattutto contro i boss.


La via del Samurai
Abbiamo a disposizione un albero delle abilità. Potremo potenziare sia Iori che Saber per ottenere più competenza in un determinato ambito.
All’interno della casa del protagonista avremo a disposizione diversi elementi utilizzabili. Prima fra tutti è la possibilità di poter affilare la nostra lama, e prenderci anche cura di quest’ultima attraverso ad un minigioco con dei QTE da premere con il giusto tempismo.
Le nostre spade saranno completamente personalizzabili. Potremo cambiare il fodero, l’impugnatura, la guardia e perfino l’estetica della nostra arma. In base agli elementi che imposteremo, avremo a disposizione dei bonus unici.
Avanzando nel gioco avremo a disposizione anche la possibilità di scolpire delle statue di Buddha che ci conferiranno dei bonus. Durante l’esplorazione sarà possibile arruolare anche dei Rogue Servant, degli spiriti Eroici che non hanno un Master, ma che comunque sono presenti nel mondo di gioco.


Una gemma opaca
A livello tecnico Fate/Samurai Remnant offre un comparto di buona qualità. Nonostante il livello grafico non sia proprio al passo con i tempi, riesce a dare una buona resa sia delle ambientazione che dei personaggi principali.
Nella versione per PlayStation 5 che ho giocato ho avuto solo sporadici cali di framerate, ma nulla che impedisca la fruibilità del gioco.
Per quanto riguarda il comparto sonoro, abbiamo un doppiaggio giapponese molto espressivo. La colonna sonora è spettacolare, riesce ad esaltare in maniera impeccabile i momenti salienti della narrazione.


Commento Finale
Posso dirlo finalmente, Fate/Samurai Remnant è ciò che di cui avevamo bisogno per la serie. Si tratta di un titolo creato con amore e con rispetto verso l’opera di Type-Moon. Il gameplay è appagante e offre un ottimo livello di sfida. Peccato solo per qualche calo di framerate e per il comparto grafico non al passo con i tempi.
Mi sento in dovere di consigliarlo a chi è alla ricerca di un titolo valido della serie Fate o di un hack ’n’ slash appagante!
Fate/Samurai Remnant
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9/10
Riassumendo
Fate/Samurai Remnant è un prodotto valido che riesce a donare tante ore di puro divertimento. Mi sento in dovere di consigliarlo ai fan della serie di Type-Moon e a chi è alla ricerca di un hack ‘n’ slash valido!