Marvel's Spider-Man 2
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Marvel’s Spider-Man 2 – Recensione

Ricordo ancora la prima volta che avviai Marvel’s Spider-Man sulla mia PlayStation 4. Era il 2020 ed era in vigore il lockdown, e il gioco mi ha aiutata a far passare le giornate intrattenendomi con la sua storia e il suo gameplay, ma anche con l’esplorazione di New York. Ho speso giorni a divorare ogni singola attività a disposizione nel gioco base e nei tre DLC rilasciati, lanciando ragnatele mentre sfrecciavo in mezzo ai grattacieli.

A inizio mese, per prepararmi all’uscita di Marvel’s Spider-Man 2, ho deciso di rigiocare il primo capitolo. Questo anche perché quello dedicato a Miles Morales, un vero e proprio midquel che mette in campo uno degli Spider-Man più amati, lo avevo più fresco in memoria, avendolo giocato circa un anno fa.
Insomma, a inizio mese sono sfrecciata nuovamente nella New York del gioco del 2019 e, dopo averlo completato per una seconda volta, ho atteso con trepidazione il 20 Ottobre.

Finalmente, dopo aver completato anche Marvel’s Spider-Man 2, primo titolo della serie di Insomniac Games a uscire esclusivamente su PlayStation 5, sono pronta a parlarvi della mia esperienza. Il gioco riesce a mantenere alti gli standard della serie? Non vi resta che scoprirlo in questa recensione!

Noi siamo Venom

A due anni dagli eventi del primo capitolo, e uno da quelli di Miles Morales, i nostri due Spider-Man stanno faticando a coniugare la loro vita privata con quella dei loro alter-ego mascherati. Peter Parker passa da un lavoro all’altro e cerca sia di salvare la casa ipotecata di zia May, sia di costruire un futuro con MJ. Miles invece deve iniziare a pensare al college, ma sente il peso delle sue nuove responsabilità.

Questa situazione già di suo instabile viene scossa ulteriormente dall’arrivo a New York di Kraven e dei suoi Cacciatori, pronti a tutto per trasformare New York nel loro personale terreno di caccia. Come prede Kraven punta a nientemeno che alcuni dei più temibili supercriminali, tra cui Scorpion, Tombstone e Mr Negative. Alcuni di questi villain sono imprigionati nel Raft, altri stanno cercando di rifarsi una vita all’insegna dell’onestà, ma nulla sembra fermare Kraven dal trovare un avversario degno di lui.

Nel mentre nella vita di Peter Parker torna Harry Osborn, curato dal raro male che lo affligge. La guarigione del suo amico sembra un sogno divenuto finalmente realtà, ma ben presto scopre che la tuta che indossa Harry è molto più di una semplice cura…

La trama di Marvel’s Spider-Man 2 è ben ritmata, piena di azione e di scene emozionanti. Non sono pochi i momenti in cui ci troviamo completamente spiazzati da un avvenimento inaspettato o in cui siamo davvero presi dalle scene cariche di azione e dalle boss fight spettacolari.
E questo non riguarda solo la trama principale, anche le missioni secondarie, da quelle su La Fiamma alle richieste dell’app ASMQ, sono davvero ben curate. Troviamo sia degli approfondimenti su alcuni personaggi secondari, sia degli spunti su ciò che potrebbe aspettarci in un futuro seguito o DLC.
Ottima anche la caratterizzazione dei personaggi, sia principali che secondari.

Marvel's Spider-Man 2 Venom
Kraven e Venom sono due villain decisamente ben riusciti. La loro presenza su schermo è imponente.

Tra una ragnatela e una scossa elettrica

Insomniac Games, pur riproponendo alla base lo stesso gameplay visto nelle iterazioni precedenti, seppur decisamente più fluido, ci ha riservato delle belle sorprese. Prima tra tutte l’aggiunta delle Ali di ragnatela, le quali ci permettono di planare attraverso New York. Per rimanere in aria possiamo aiutarci con le ragnatele, oppure possiamo utilizzare dei tunnel d’aria visibili premendo R3. Questi ci consentono di guadagnare velocità e di volare il più in alto possibile, cosa utile anche per la raccolta degli Spider-Bot collezionabili.
È stata una bella sorpresa, e in linea con quanto ci dice Peter nel primo capitolo, quando in uno degli zaini da raccogliere troviamo proprio un prototipo delle Ali di ragnatela.

Lo stealth in questo capitolo diventa più dinamico grazie anche all’introduzione del Cavo di ragnatela. Questo ci permette un maggiore controllo dell’area quando non vogliamo farci scoprire dai nemici.

Non solo abbiamo queste piacevoli aggiunte, lo studio di sviluppo ha anche modificato il sistema dei gadget. Prima avevamo una ruota con tutti i nostri gadget, compreso il Lancia Ragnatele. In Marvel’s Spider-Man 2 invece abbiamo quest’ultimo sempre equipaggiato, mentre gli altri spider-accessori sono sempre attivabili, senza quindi doverne equipaggiare uno apposito, premendo una combinazione di R1 più il tasto apposito. Ciò permette di utilizzarli molto di più rispetto al passato, visto che sono sempre accessibili.

Nel gioco abbiamo tre alberi delle abilità. Uno è comune a entrambi i nostri Spider-Man, e permette di potenziare le abilità base di combattimento e di esplorazione, comune a entrambi. Gli altri due sono dedicati ai poteri e abilità che caratterizzano Peter e Miles. Il primo ha a disposizione sia le Spider-braccia che, più avanti nel gioco, i poteri del temibile Simbionte. Miles invece ha ancora una volta i suoi poteri elettrici venom (no, non Venom il Simbionte), con delle aggiunte che sbloccheremo nel corso della storia.
È possibile scegliere le abilità da equipaggiare per ognuno dei nostri eroi, e sono selezionabili una volta caricate premendo una combinazione di L1 più il tasto apposito.

Marvel's Spider-Man 2 Gadget

Una città da vivere

Ancora una volta ci troviamo una New York piena zeppa di attività secondarie da svolgere. Tra gli Spider-Bot da raccogliere, gli avamposti dei Cacciatori, tante missioni secondarie ben variegate tra loro e quant’altro, abbiamo molto da fare per completare il titolo al 100%.
Si tratta di contenuti molto ben curati, anche meglio rispetto al passato, con delle missioni davvero interessanti e mai banali. In questo modo possiamo approfondire dei personaggi e conoscerne degli altri, come l’ex supercriminale Mysterio.

Una cosa che ho apprezzato è la resa degli avamposti dei Cacciatori. Per poterli completare è necessario ripulire prima due o tre aree più piccole per raccogliere informazioni sulle basi. Rispetto al capitolo del 2019, che costringeva al combattimento dopo una prima ondata fattibile anche in stealth, è possibile completare tutti gli avamposti furtivamente.

Tornano gli enigmi a “tema scientifico”, con delle meccaniche decisamente diverse rispetto al primo capitolo.

Alcune delle missioni secondarie sono esclusive per uno dei due Spider-Man. Peter si occupa delle missioni de La Fiamma, davvero interessanti anche da un punto di vista narrativo, mentre Miles ha per sé delle missioni alla Brooklyn Vision Academy, altre al museo di Harlem e le sfide dei Mysterium. Queste ultime hanno tre tipi di valutazioni, similari a quelle di Taskmaster, di Screwball e dello Spider-addestramento, ma sono incentrate solo sul combattimento.

Durante la storia non mancano delle sezioni dove controlliamo MJ. Rispetto al primo capitolo, però, la nostra reporter non è più inerme di fronte al pericolo. Questa volta abbiamo a disposizione, oltre ai diversivi, anche una pistola stordente che ci permette di sconfiggere i nemici. Inoltre non incorriamo in un game over quando veniamo scoperti, ma abbiamo modo di poter proseguire nascondendoci per far scendere l’allerta o stordendo il nemico.
Infine possiamo essere colpiti a distanza: MJ può subire più di un colpo prima di incappare nel fatidico game over. Tuttavia in difficoltà Ultimate è raro poter subire più di un colpo, se non in rare occasioni.

La città è piena di graffiti, alcuni davvero belli e altri che, come direbbe JJJ, dicono “solo i fatti”!

La magia di New York

Con Marvel’s Spider-Man 2 ci troviamo avanti un vero assaggio della next-gen. I caricamenti sono praticamente nulli e la resa grafica, sia in Modalità Prestazioni che in quella Fedeltà, è ottima. Ci sono tanti, tantissimi dettagli a schermo in ogni angolo della città ed è facile perdersi nell’ammirare qualche scorcio mozzafiato.
Perlopiù anche i modelli dei personaggi sono di ottima fattura, ma ho notato delle espressioni non sempre ben riuscite. Spesso quando MJ è in scena possiamo notare come il suo volto sia molto meno espressivo rispetto a quello degli altri personaggi.

Spider-Man 2 MJ Peter

Durante la mia esperienza di gioco mi è capitato, seppur raramente, di vedere qualche pop-up e qualche compenetrazione, quest’ultima solo nel caso di costumi più ingombranti. Una volta sola ho avuto un glitch grafico nel menù di uno degli alberi delle abilità, il quale si è risolto subito e non è più capitato durante la trentina di ore che ho giocato.

Ottimo il doppiaggio, con una menzione soprattutto all’interpretazione di Jacopo Calatroni, il quale ha dato voce a Peter Parker e ha svolto un lavoro egregio nel rappresentarne i vari cambiamenti durante la storia. Ben fatta anche la colonna sonora, che riesce ad accompagnare le vicende narrate alla perfezione.

Marvel's Spider-Man 2 New York

Migliori insieme

Marvel’s Spider-Man 2 è un’esperienza formidabile, che prende quanto era stato fatto con i predecessori e lo migliora sotto tutti i punti di vista. Abbiamo una trama emozionante e con delle battaglie memorabili, contornate da un’esplorazione divertente e piena di tante piccole sorprese. Sono presenti anche dei piccoli omaggi allo Spider-verso dei film di animazione prodotti da Sony, decisamente piacevoli da trovare nel gioco nell’attesa della conclusione della trilogia.

Insomniac Games ha svolto un lavoro eccelso, donando il miglior capitolo di questa serie e, pur dandoci una bella conclusione delle vicende, lascia anche spazio per un seguito che spero venga annunciato quanto prima.
Non posso fare a meno di consigliare questo titolo ai possessori di PlayStation 5, amanti dell’universo Marvel o meno poiché si tratta di un videogioco davvero memorabile.

Ehi Insomniac Games, stai cercando di dirci qualcosa con i tuoi piccoli Easter Egg?
Marvel's Spider-Man 2
  • 9/10
    Voto - 9/10
9/10

Riassumendo

Marvel’s Spider-Man 2 mostra come andrebbe fatto un sequel. Tutto, dalla trama al gameplay, e passando per l’esplorazione, ha subito dei miglioramenti impressionanti. L’unico vero difetto del gioco è che prima o poi finisce e ci lascia nell’attesa di un seguito!

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.