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Legacy of Kain Soul Reaver 1&2 Remastered – Recensione

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Quando si parla di Legacy of Kain, si entra in un territorio a me molto caro, dato che il primo Soul Reaver fu uno dei miei titoli preferiti nell’epoca della prima PlayStation. Va detto che la serie è nata ufficialmente nel 1996, con l’uscita di Blood Omen: Legacy of Kain. Anche questo era disponibile per la prima console di Sony ed è stato recentemente rilasciato per essere giocato su PlayStation 4 e 5.

Si tratta di una serie molto amata, non solo da me, ma da molti fan che ne reclamavano il ritorno a gran voce. Abbiamo avuto un nuovo capitolo inedito? No, ma almeno possiamo rivivere le vicissitudini di Raziel nei primi due titoli Soul Reaver. Nella collezione manca però Legacy of Kain: Defiance, che sancisce la fine della serie con il suo epilogo. Durante queste festività ho giocato in lungo e in largo a Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered e finalmente sono pronto a raccontarvi la mia esperienza!

Legacy of Kain Soul Reaver 1 e 2 Remastered Recensione

L’inizio di tutto

La storia è ambientata a Nosgoth. Vedremo Raziel, uno dei più importanti luogotenenti di Kain, entrare nella sala dove sono presenti anche gli altri fratelli vampiri. Ci viene narrato fin dall’inizio che Raziel ha avuto l’ardire di superare il suo signore, questo perché ha osato evolversi prima, mostrando per primo il suo mutamento fisico: le ali. Questo ha scatenato in Kain un odio profondo verso il suo fidato braccio destro, portandolo a spezzargli le ali e condannandolo a una fine peggiore della morte. Dopo aver ricevuto il “premio” delle ali spezzate, viene lanciato nel Lago dei Morti, dove solitamente venivano gettati i traditori. Essendo il lago composto da fuochi bianchi, il nostro protagonista subisce una delle morti più lente e dolorose.

Eppure il tutto non finisce qui, poiché il Dio Anziano sfrutta il rancore di Raziel concedendogli una seconda possibilità per vendicarsi. Alimentando così la sua sete di rivalsa. Da questo momento in poi vivremo un’epoca molto distante da quella in cui il nostro eroe è stato lanciato nel Lago dei Morti e scopriremo quali scelte hanno portato alla rovina di Nosgoth per mano di Kain. Viaggeremo tra il mondo materiale e quello spettrale, diventando un legame tra i due mondi. Si tratta di una trama che si evolve man mano che si procede nella storia, offrendoci una spietata visione di vendetta nata dall’invidia. A mio avviso, è ancora oggi un racconto fresco, che funziona e che intrattiene per tutta la sua durata.

La storia continua…

Uno degli elementi più interessanti del secondo capitolo è che ci permette di esplorare trent’anni nel passato rispetto agli eventi narrati nel primo Blood Omen. Questo offre una visione molto più chiara di cosa fossero i Pilastri di Nosgoth prima della loro corruzione. Tra i personaggi principali c’è il Tessitore del Tempo, una delle figure più importanti di Soul Reaver 2. In questo capitolo si percepisce chiaramente quanto il team di sviluppo fosse maturato grazie al feedback del primo gioco, offrendo una storia ancora più dettagliata, anche per chi non aveva mai avuto modo di giocare al primo Blood Omen, che è rimasto sempre più in ombra rispetto agli altri titoli.

Legacy of Kain Soul Reaver 1 e 2 Remastered Recensione

Una struttura atipica

Il mondo di Soul Reaver è molto aperto, così come lo è il secondo capitolo. Ci troviamo in un universo diviso tra il piano spettrale e quello reale, che spesso si intrecciano per consentire il progresso. Per trovare una soluzione in uno dei due mondi, dovremo intervenire nell’altro. Va detto che, come ci indica il gioco fin dall’inizio, non potremo interagire con gli oggetti nel mondo spettrale, dove tutto diventa immateriale. Potremo arrampicarci e spostarci, ma non spostare gli oggetti dalla loro posizione.

Uno degli elementi che ha da sempre caratterizzato la serie sono gli enigmi, ben studiati e a volte complessi. Anche la progressione negli ambienti di gioco non è sempre semplice, soprattutto perché è molto facile perdersi. Una delle migliorie introdotte è la presenza di una mappa che indica dove ci troviamo e il nostro obiettivo. Inoltre, è stata aggiunta una bussola che ci guida verso la direzione da seguire per progredire nella storia. Si tratta di due aggiunte importanti, considerando che nella sua versione originale il gioco sarebbe risultato poco adeguato agli standard moderni, a causa di una struttura di level design talvolta fin troppo complessa.

Legacy of Kain Soul Reaver 1 e 2 Remastered Recensione

Una Remastered con i fiocchi

Dal punto di vista grafico è stato fatto un lavoro encomiabile: è possibile apprezzare i miglioramenti passando da una modalità all’altra in tempo reale durante le fasi di esplorazione. Il lavoro più notevole riguarda sicuramente il capitolo uscito sulla prima PlayStation, nel quale si possono finalmente apprezzare al meglio le ambientazioni spettrali e reali. Eppure, i ragazzi di Aspyr hanno voluto comunque dare la possibilità a tutti di godere anche della grafica originale, nel caso si volesse vivere l’esperienza autentica.

A mio avviso, a livello tecnico e nei comandi è stato fatto un ottimo lavoro: i combattimenti risultano molto più dinamici e gestibili con il pad alla mano. Chi ha giocato l’originale sa quanto fosse a volte macchinoso combattere contro più nemici a causa della “legnosità” dell’epoca, che qui è stata risolta. Tuttavia, non tutto è oro quel che luccica: la telecamera, ad esempio, non è sempre reattiva e tende a incastrarsi negli ambienti più stretti. A livello di framerate, invece, non ho riscontrato alcun problema: il lavoro svolto è impeccabile.

Come accennato, nel gioco è stata aggiunta una funzione che consente di aprire la mappa, rendendo la navigazione molto più semplice. Sono stati introdotti anche una Concept Art Gallery e dei livelli tagliati, che è possibile giocare. Inoltre, c’è la possibilità di sfruttare una modalità Foto per creare screenshot mozzafiato.

Molto gradito lo storico doppiaggio in Italiano, che si presenta sempre di buona fattura. Peccato per alcuni effetti sonori che stonano con il contesto, a causa della loro qualità non proprio buona.

Commento Finale

Posso dire con certezza che Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered è una rivisitazione ben realizzata. L’aggiunta di una mappa per la navigazione, i controlli completamente rimodernizzati e il comparto grafico aggiornato rendono questa Remastered imperdibile sia per chi non ha mai giocato il titolo originale sia per chi desidera riviverlo!

Purtroppo, non tutto brilla come dovrebbe: il titolo si porta dietro alcuni difetti dell’epoca, come una certa ripetitività di fondo e qualche problema con la telecamera di gioco. Anche gli effetti sonori non sono stati rimasterizzati come si deve.

Legacy of Kain Soul Reaver 1&2 Remastered
Riassumendo
Legacy of Kain Soul Reaver 1&2 Remastered è una rivisitazione ben fatta, con mappa, controlli modernizzati e grafica migliorata. Tuttavia, conserva alcuni difetti originali, come la ripetitività e dei problemi con la telecamera.
Pro
Narrativamente ancora oggi valido
Un comparto grafico totalmente rivisto
I comandi risultano modernizzati, ma...
Contro
...la telecamera ha qualche problema negli ambienti ristretti
Gli effetti sonori risultano alcune volte fastidiosi a causa della loro qualità
8
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Scritto da
Federico Molino - Director and PR Manager

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.

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