Non è passato molto tempo da quando vi ho parlato del primo capitolo di The Caligula Effect nella sua versione dedicata alla Next-Gen. NIS America ha deciso di fare lo stesso trattamento anche al seguito, riportando sul mercato The Caligula Effect 2 per i giocatori PlayStation 5.
Per chi non ricordasse le origini della serie, si tratta di un titolo che era destinato esclusivamente su PlayStation Vita, con delle ottime idee sulla narrazione, ma che in seguito ha avuto bisogno di una spinta in più con una versione PlayStaton 4. Questa prima riedizione eliminò molti dei difetti che erano presenti nella sua prima iterazione.
In entrambi i capitoli a tirare le fila c’è Satomi Tadashi, colui che ha scritto la sceneggiatura dei primi Persona. L’influenza della serie Atlus è molto forte all’interno dei due The Caligula Effect, ma allo stesso tempo riesce a crearsi una propria identità.
Dove tutto ha inizio
All’inizio del gioco ci ritroveremo in una misteriosa camera, dove ad aspettarci c’è una ragazza con dei tratti divini. Verremo a conoscenza del fatto che è una Virtualdoll di nome Regret. Lei controlla un universo virtuale chiamato Redo, dove chi decide di farne parte può azzerare la propria vita passata, iniziando da un nuovo punto di partenza.
All’interno del mondo è possibile ricreare il proprio Io in base a ciò che si desidera, ma in cambio non saranno più presenti emozioni come la tristezza o il senso di colpa, o qualunque trauma dovuto al passato. Avremo la possibilità di scegliere il sesso e il nome del personaggio, per dare il via alla storia del nostro eroe o eroina.
Come vi dicevo poc’anzi, si tratta di un mondo digitale e come tale è volubile all’attacco di hacker. A un certo punto, mentre stiamo vivendo la nostra vita scolastica, veniamo interrotti da un evento paranormale: il cielo si frantuma in mille pezzi e si presentano dei glitch sui volti delle persone. A causa di questo evento il mondo di Redo comincia ad avere delle instabilità gravi. Emergono da questo caos delle strane figure chiamate Obbligato Musicians, capitanate da Bluffman.
Poco più avanti veniamo trasportati alla base di χ, che ci informa di essere in realtà una sorta di figlia di μ, la virtualdoll del primo capitolo di The Caligula Effect. Ci chiede di aiutarla a scagionare la madre. Per farlo dobbiamo sconfiggere gli antagonisti di turno, unendo così la sua anima a quella del nostro protagonista. Ad aspettarci attorno al mondo di Redo ci sono i Puppetheads, degli scagnozzi mandati direttamente dagli Obbligato Musicians.
Come ai vecchi tempi?
Uno dei principali problemi della narrazione di The Caligula Effect 2 consiste nelle troppe similarità con la trama del primo capitolo. Si sarebbe potuto fare decisamente di più per differenziare i due titoli tra loro. Il rischio è che coloro che hanno finito da poco il primo The Caligula Effect abbiano fin troppo un senso di deja vu.
Nonostante ciò, è da lodare l’impegno degli sviluppatori nell’affrontare delle tematiche importanti, dato che sono soprattutto argomenti sensibili per il pubblico giapponese. Nelle storie secondarie ho trovato una maggiore maturità raggiunta dagli sviluppatori rispetto a quanto visto nel predecessore.
La longevità si attesta sulla trentina di ore, che può arrivare sulla sessantina di ore nel caso si voglia completare il gioco al 100% e ambire anche al trofeo di Platino.
Pronti alla battaglia
Sul gameplay posso dirvi che riprende le basi del sistema ATB (Active Time Battle), dove, in base alle tecniche che sceglieremo, avremo dei parametri dettati dall’Imaginary Chain. Questa ci dirà se potremo concatenare gli attacchi successivi con i nostri compagni di squadra. Più tecniche concateneremo e più sarà lunga la combo a cui daremo vita.
Anche scegliere il momento in cui usare le tecniche è fondamentale, ed è necessaria una maggiore attenzione da parte del giocatore durante gli scontri. È possibile concatenare più abilità con lo stesso personaggio, ma dovremo soddisfare dei requisiti ben specifici.
Il tasso di sfida non si attesta su grandi livelli. Uno dei principali difetti è che, ogni volta che completeremo una battaglia, i nostri HP e MP verranno ripristinati in automatico. La difficoltà normale mi è sembrata fin troppo sottotono per un JRPG di questa portata. Anche durante le boss fight è molto facile farla franca con un minimo d’impegno. Durante gli scontri potremo invocare anche la nostra Virtualdoll, dopo aver riempito l’apposita barra. Potremo utilizzarla per farle cantare una canzone che ci fornirà dei bonus.
Per quanto riguarda le abilità dei personaggi, potremo potenziarci spendendo i punti che ci verranno dati ogni volta che completeremo delle battaglie contro i boss oppure dei compiti secondari. Potremo utilizzare i punti della Virtualdoll, la quale ci permetterà anche di acquistare dei potenziamenti.
Tanto da fare
Tra i compiti secondari avremo accesso a delle missioni che ci permetteranno di approfondire ogni membro del party, scoprendo le loro motivazioni per rifugiarsi nel mondo di Redo. Spesso le missioni sono disponibili parlando con determinati NPC nella mappa di gioco. Alcune sono semplici fetch quest, altre nascondono delle sottotrame davvero piacevoli da seguire.
Le missioni secondarie si suddividono in quelle di gruppo e quelle individuali. Le prime ci permetteranno di scoprire più informazioni su una cerchia di personaggi, mentre le seconde ci richiedono di completare solo la richiesta che ci verrà fatta.
Performance canore e non
La versione per PlayStation 5 è graficamente molto simile a quella per PlayStation 4. La pulizia è minima e gli elementi che risaltano di più sono l’aumento della risoluzione e il framerate migliorato.
Nonostante ciò, il titolo è molto piacevole da guardare, con dei personaggi abbastanza espressivi e dei modelli poligonali nella media per un titolo di questo genere.
Il comparto sonoro è di grande qualità, soprattutto per quanto riguarda il doppiaggio in giapponese. Le canzoni presenti in The Caligula Effect 2 sono spettacolari, accompagnano piacevolmente la narrazione atipica del gioco. A mio avviso è riuscito a superare perfino l’ottima colonna sonora del primo capitolo.
Commento Finale
Posso dire che The Caligula Effect 2 è tornato in grande splendore. Per quanto il lavoro di pulizia non sia dei più brillanti, è sempre piacevole rigiocare un titolo di questa portata. La narrazione è ancora oggi piacevole e ricca di colpi di scena. Si tratta di un titolo imprescindibile per chi ama Persona o i giochi di ruolo giapponese!
The Caligula Effect 2
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8/10
Riassumendo
The Caligula Effect 2 riesce a convincere con la sua buona narrazione. Il lavoro di rimasterizzazione è minimo, ma con dei risultati piacevoli da vedere.