Lo confesso, fin dai primi trailer Caravan SandWitch ha catturato la mia curiosità, grazie ai suoi colori vivaci e alla tematica affrontata. Le tonalità pastello accompagnano perfettamente questo viaggio sviluppato da Studio Plane Toast e pubblicato da Dear Villagers.
Oggi vi racconto perché Caravan SandWitch mi ha stregato: ho apprezzato ogni ora di gioco, non solo per il suo stile artistico, ma anche per il gameplay semplice e coinvolgente. Ho avuto il piacere di giocarlo interamente su PC e su Steam Deck!
L’inizio di un viaggio
Il fulcro della trama è la ricerca della sorella della protagonista. Da tempo siamo lontani dal nostro pianeta nativo, essendoci trasferiti nello spazio per studiare. Tuttavia, improvvisamente riceviamo una segnalazione che riaccende la speranza di ritrovarla, dopo tanto tempo di silenzio. Quello che sembra un viaggio semplice diventa più complesso quando, tornando sulla Terra, incontriamo vecchie conoscenze. Nella comunità di Cigalo ci viene mostrato come ogni abitante faccia del proprio meglio per ricostruire e collaborare, evidenziando l’importanza del sostegno reciproco.
Caravan SandWitch ci presenta una comunità solidale, indipendentemente dal genere o dalla razza, che siano umani o rane. Tutti lavorano insieme come un’unica entità, sempre pronti ad aiutare il prossimo. Anche le nostre azioni nel gioco saranno orientate ad assistere quante più persone possibile lungo il cammino. Ad un certo punto, riceveremo il nostro Caravan, il vero protagonista del viaggio. Il messaggio principale del gioco è che, per quanto le difficoltà della vita possano essere dure, c’è sempre speranza, a patto che ci si aiuti e ci si adatti insieme.
Ho apprezzato molto anche l’approccio che Sauge, la protagonista, ha con i personaggi del luogo. Spesso ci verranno forniti alcuni dettagli sul suo passato e si tratta di aggiunte piacevoli per comprendere la protagonista che ci sta accompagnando lungo questa rilassante esperienza.
Io e il mio Caravan
Nonostante non si possa definire un gioco cozy nel senso classico, Caravan SandWitch non include sezioni di combattimento, né il rischio di morire. Non avremo nemici da sconfiggere, le uniche sfide sono rappresentate dagli enigmi ambientali, che risolveremo utilizzando il nostro fidato Caravan. Quest’ultimo si arricchirà di nuove funzioni man mano che progrediremo nella storia. Il fulcro del gameplay è l’esplorazione, la raccolta di materiali e l’aiuto alle persone che abitano il pianeta. Con i materiali raccolti, potremo potenziare il Caravan.
Gli ambienti sono ampi e l’esplorazione con il veicolo è generalmente fluida, fatta eccezione per qualche piccolo ostacolo come muri invisibili o erbe indistruttibili in alcune zone. Il senso di viaggio cresce con l’esplorazione solitaria, e ogni pausa in una città ci permette di incontrare nuovi abitanti che condividono le loro storie. Le missioni secondarie sono semplici: spesso ci verrà chiesto di recuperare una risorsa o consegnare un oggetto in un punto specifico.
Purtroppo, con il passare del tempo, le missioni secondarie diventano ripetitive. Spesso ci ritroviamo a tornare negli stessi ambienti per raccogliere gli stessi materiali. Una maggiore varietà in questo aspetto sarebbe stata sicuramente apprezzata.
Tecnicamente piacevole
Il lato artistico del gioco è sublime, soprattutto per quanto riguarda gli ambienti. Le visuali sono piacevoli, e spesso mi sono soffermato nelle zone costiere, apprezzandone le note malinconiche e rilassanti che si integrano perfettamente con la narrazione. Devo dire che l’esplorazione degli scenari è risultata per lo più rilassante, grazie anche a una buona struttura di platforming.
L’unico difetto che ho riscontrato riguarda alcune interazioni, non sempre precise, che mi hanno portato più volte a cadute ingiuste durante le arrampicate. I colori vivaci, però, evitano che si crei un senso di oppressione durante le sessioni di gioco. Purtroppo, il titolo non è privo di difetti tecnici: in alcune occasioni ho dovuto riavviare il gioco a causa di bug che mi impedivano di interagire con determinati personaggi.
Sul versante tecnico, il gioco si comporta molto bene su PC, con un framerate stabile. Ho avuto anche il piacere di giocarlo su Steam Deck, dove il titolo è risultato altrettanto stabile. Grazie alla natura portatile della console il gioco trova un ulteriore valore, ed è un’esperienza che consiglio a chi cerca un’avventura leggera con una buona trama da gustare ovunque.
Commento Finale
Senza dubbio Caravan SandWitch è un’esperienza riuscita e rilassante, che si distingue in un periodo dominato da titoli più ricchi d’azione. Il focus è tutto sull’esplorazione, vero protagonista del gioco. Anche il mistero dietro il viaggio di Sauge alla ricerca di risposte è piacevole da seguire, anche se non sempre brilla per originalità. Dal punto di vista artistico, il gioco è molto ispirato e le sue performance, soprattutto su Steam Deck, sono ottime. Peccato per la presenza di alcuni bug che a volte ne compromettono l’esperienza.
Consiglio questo titolo a chi cerca un’avventura rilassante e un mondo atipico da esplorare!