Dopo aver rilasciato un secondo capitolo che introduceva per la prima volta la modalità cooperativa nella serie, i ragazzi di The GentleBros tornano con Cat Quest III. Al suo annuncio io e Phimie eravamo entusiasti, avendo apprezzato la serie. Abbiamo anche avuto il piacere di provarlo in anteprima qualche mese fa, scoprendo le nuove ambientazioni marinaresche e dalle tinte “estive”, oltre alle novità del gameplay.
Dopo aver esplorato i mari in modalità cooperativa e in solitaria, sono pronto a parlarvi della mia esperienza nei mari dei Felini Caraibici!
Per tutti i gattini!
La storia si svolge nei Gattaraibi, un arcipelago ormai brulicante di cattivi e spietati pirati pronti a darci del filo da torcere. Il loro obiettivo è trovare il fantomatico tesoro chiamato Stella del Nord. La leggenda narra che un giorno una stella che guidava i marinai cadde dal cielo e da allora molti si misero alla ricerca. A trovarla furono i Cercatori, che la presero e la nascosero da occhi indiscreti per proteggerla. Tutto ciò ha dato vita alla leggenda, attirando tanti pirati da tutto il mondo in cerca di questa Stella del Nord così tanto agognata.
Da questo punto in poi inizia la leggenda di un’altra figura, quella del nostro personaggio, personalizzabile nella scelta di essere un Micio o una Micia. Siamo stati abbandonati nel bel mezzo dell’oceano, ma fortunatamente il nostro destino ha in serbo molte sorprese. Dopo ben quindici anni inizia la nostra avventura, diventando Cercatori e guidati dal Capitano Cappy, uno spirito che ricorda i due visti nelle avventure precedenti. Grazie alla sua guida, muoveremo i primi passi verso la ricerca del tesoro da soli o insieme al nostro compagno di cooperativa, anch’esso un Gatto.
Pi-ratti a babordo!
A pad alla mano, scopriremo che molte cose sono rimaste come le avevamo lasciate nel secondo capitolo di Cat Quest. Strutturalmente la forma RPG è rimasta, ma il mondo attorno a noi è decisamente migliorato. Anche gli scontri con i nemici, fin dall’inizio contro i pirati, risultano molto più fluidi e funzionali. In questo terzo capitolo non avremo solo schivate e armi contundenti a darci manforte, ma anche armi da fuoco a lunga gittata. Tra queste figurano le pistole, che spesso rappresentano un’ancora di salvezza durante gli scontri con i maghi. Le magie sono tornate ancora una volta, ma avremo a disposizione un’apposita barra che si scaricherà facilmente.
Fin dall’inizio, ci viene detto che possiamo avere una chance di sconfiggere nemici potenziati se utilizziamo la giusta strategia. Se vogliamo aumentare di livello man mano che proseguiamo nella storia, il titolo ci offre una vasta varietà di dungeon. Rispetto al secondo capitolo, le mappe sono molto più grandi, stratificate e piene di percorsi secondari.
Fin dall’inizio, ci sono stati alcuni dungeon che presentavano mini-boss che ci hanno messo alla prova prima di poter dire di averli sconfitti. La scelta delle armature e delle armi gioca, ancora una volta, un ruolo fondamentale per proseguire in questa avventura gattarbica. Una delle più grandi novità riguarda la possibilità di solcare i mari con la nostra personalissima nave. Sì, fin dall’inizio potremo esplorare liberamente le varie isole o ingaggiare in uno scontro con altri vascelli.
Rispetto ai capitoli precedenti, potremo nuotare da subito, senza un potere particolare. Per farlo, i nostri gattini utilizzeranno un salvagente, rendendoli ancora più belli e coccolosi. Un’altra novità che differenzia questo capitolo dal passato è la presenza di molti puzzle ambientali, che potranno essere risolti solo da chi ha uno sguardo attento.
Ancora una volta!
Tra le cose che hanno sempre contraddistinto Cat Quest c’è il vasto mondo di gioco. Ci sono stati grandi passi avanti rispetto al secondo capitolo, che già portava importanti migliorie e una notevole diversità negli ambienti di gioco. Come dicevo poc’anzi, il punto di forza del titolo risiede proprio nella varietà e nell’originalità dei contenuti. Perfino i dungeon sono diversi nella struttura, nonostante qualche piccolo riciclo a livello estetico.
Non sarà facile portare a termine Cat Quest III con il massimo del completamento. Abbiamo a disposizione molte missioni secondarie nascoste nelle varie isole, che non sempre saranno facilmente completabili. Se tutto questo non fosse abbastanza, avremo anche una lista di ricercati da dover sconfiggere, permettendoci di ambire a ricompense più ghiotte.
All’interno di Cat Quest III non mancano i riferimenti al passato e a ciò che è successo negli altri capitoli, nonostante l’epoca in cui è ambientato. I tre giochi sono collegati da un invisibile filo, e ci sono delle belle sorprese per chi ha accompagnato il Felino dei The GentleBros fino a ora. Tra i riferimenti meno spoiler c’è il fabbro Kid Cat, antenato della nostra cara amica Kit Cat.
Tecnicamente purrrastico!
Ancora una volta, il gioco è riuscito a soddisfarmi a livello artistico. Il comparto grafico è decisamente migliorato: gli scenari 2.5D hanno una maggiore profondità e una grande cura nei dettagli. Posso dire lo stesso dei personaggi, molto ispirati, soprattutto i boss e i ricercati che incontreremo lungo la nostra avventura.
Dal punto di vista tecnico, è stata migliorata anche la modalità cooperativa. In locale, avremo la possibilità di farci aiutare da un nostro amico. Nel mio caso, l’ho giocato soprattutto in compagnia di Phimie.
Posso promuovere anche la traduzione in italiano, nonostante qualche piccolo errore di battitura. A livello sonoro, abbiamo una colonna sonora che rispecchia bene le ambientazioni dei Gattaraibi.
Commento Finale
Posso dire di essere rimasto quasi totalmente soddisfatto da Cat Quest III. Ancora una volta, i ragazzi di The GentleBros hanno svolto un lavoro encomiabile, riuscendo a superare già l’ottimo Cat Quest II. Il gameplay è molto divertente e raggiunge il massimo del suo potenziale se giocato in cooperativa. Le uniche note negative risiedono in un bilanciamento, alcune volte, troppo altalenante, che ci porta a dover fare troppo grind in alcune fasi di gioco.
Nonostante ciò, si tratta di un capitolo che consiglio a tutti di giocare, soprattutto se avete amato i due precedenti!
Cat Quest III
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8.5/10
Riassumendo
I GentleBros superano con Cat Quest III il suo predecessore, donandoci un gameplay ancora più divertente, soprattutto in cooperativa. L’unico neo è un bilanciamento talvolta altalenante che richiede troppo grinding. Consiglio vivamente questo capitolo a chi ha amato i precedenti!