Nove minuti e trentanove secondi: questo è stato il tempo necessario per distruggere l’hype attorno alla tanto rumoreggiata PlayStation 5 Pro. Il più grosso segreto di Pulcinella del settore videoludico, di cui si è parlato a lungo tramite gli svariati leak, è finalmente stato svelato questo martedì… E da quel giorno il malcontento si è fatto sentire a gran voce.
Vi confesso che avrei voluto scrivervene subito, non appena avevo finito di visionare la presentazione tecnica tenuta da Mark Cerny. La tentazione era forte, ma ho deciso di aspettare e di parlarne a freddo.
Il mio malcontento è rimasto il medesimo di martedì pomeriggio, ma ora sono pronta a dirvi la mia opinione in merito. E comincio dichiarando che no, non abbiamo bisogno di PlayStation 5 Pro.
Limiti ancora non raggiunti
Già prima del fatidico annuncio, ritenevo fosse ancora presto per una versione Pro della console Sony. Trovo che il potenziale di PlayStation 5 non sia ancora stato sfruttato del tutto da buona parte degli sviluppatori. A nutrire questo mio pensiero c’è il fatto che fino a fine 2022 molti titoli sono potuti uscire anche su PlayStation 4 senza troppi problemi.
Rispetto allo stacco che abbiamo avuto tra la settima e l’ottava generazione, dove era quasi impensabile far girare un titolo nato su PlayStation 4 su PlayStation 3, abbiamo avuto una transizione più lenta. Ciò è stato dettato soprattutto dalla pandemia, ma anche dalla penuria di console al lancio (vi ricordate la febbre da bitcoin e da NFT?).
I giochi esclusivi per PlayStation 5 e Xbox Series X|S stanno iniziando solo ora a tirare fuori tutto il loro potenziale, e non siamo nemmeno lontanamente arrivati al limite degli hardware odierni. Anche titoli spaccamascella come Alan Wake 2 non arrivano nemmeno a portare le console al limite, idem per il nuovo arrivato Black Myth: Wukong.
Durante la presentazione faticavo davvero tanto a vedere le formidabili differenze decantate da Cerny. La potenza computazionale maggiore è innegabile, altrimenti non parlerebbe di continuo della GPU più grande del 67%… Però i confronti offerti nel video non fanno urlare al miracolo a livello grafico, e non mi spingono a correre a permutare la mia PlayStation 5 in favore della versione Pro.
La modalità prestazioni sacrificherà pure qualcosa a livello visivo, ma non saranno i due fili di erba in più o la maggior risoluzione di alcuni elementi di sfondo a farmi aprire il portafogli.
Offerta senza domanda
Ed è proprio parlando di portafogli che arriviamo al più grande snodo della discussione attorno a PlayStation 5 Pro. Quanto mi costano questi dettagli grafici in più, che però non sono nemmeno così esaltanti? Se questo è il primo articolo che leggete in merito, vi conviene sedervi: 799,99€. Con il lettore dischi e lo stand verticale non inclusi nel prezzo, e nel caso li vogliate c’è da aggiungere 120€ per il primo e 30€ per il secondo.
Stiamo parlando di una cifra a dir poco stellare e di sicuro poco accessibile ai più. Anche permutando l’attuale modello in possesso c’è da aggiungere non poco denaro per avere PlayStation 5 Pro. E se siete amanti dei videogiochi retail, come la sottoscritta, si parla di almeno 930€ totali, di cui forse ne verranno coperti 350 (la mia è un’ipotesi, ma di sicuro non riprenderete il costo totale della console) con la permutazione.
Personalmente mi aspettavo un costo più elevato rispetto al modello base o a quello Slim, ma non di così tanto. Invece ci troviamo di fronte a un prodotto elitario che secondo me difficilmente troverà una fetta di pubblico consistente.