Devolver Digital ha sempre proposto al pubblico titoli atipici, stilisticamente unici e accattivanti. Skate Story non fa eccezione: si tratta di un titolo particolare che mi ha convinto fin dal suo primo annuncio, incuriosendomi per il fatto che combina l’utilizzo dello skateboard con una storia dalle tinte oscure.
Ho avuto il piacere di provare una build del gioco grazie a Devolver Digital, la quale mi ha permesso di dare un primo sguardo per quasi un’ora di gioco! Dopo aver provato a divorare la Luna, sono pronto a parlarvene!
All’Inferno sullo Skate
Noi impersoniamo un demone senza nome, né volto, composto di sofferenza e vetro. Ogni cosa si riflette sul nostro corpo, inclusa la Luna. Essendo un’anima dannata, il Diavolo ci offre una via di fuga: mangiare la Luna per essere liberati. Tuttavia, dovremo farci strada attraverso l’Inferno, ricordando che il nostro corpo è fragile e ogni urto può distruggerci. Senza anticiparvi troppo, in questo primo capitolo ci viene chiesto perché vogliamo divorare la Luna. A sbarrarci la strada c’è un gruppo appartenente a un consiglio che non vuole la nostra libertà, mentre altri sono d’accordo a liberarci a patto che superiamo delle prove.
Alla fine della demo abbiamo scoperto che il gioco completo avrà ben nove capitoli. Quello che ho giocato è solo il primo, e mi ha richiesto circa quaranta minuti per essere completato. Nonostante non si entri ancora nel vivo della storia, la premessa è interessante. Non voglio esprimermi oltre poiché è ancora presto per formulare giudizi effettivi, essendo solo una piccola porzione di gioco.
Flip, ollie e non solo!
All’interno di questa build che ho testato, ci viene data la possibilità di destreggiarci con diversi trick sullo skate: flip, ollie, kickflip e grind. Nelle Emptylands ci vengono introdotte le varie mosse che potremo combinare per ottenere quanti più punti possibili. Anche per sconfiggere i boss sarà necessario comporre quante più combinazioni possibili, sferrando così danno ai nostri imponenti nemici. Dall’altra parte abbiamo la nostra vulnerabilità: basterà veramente poco per distruggerci in mille pezzi e farci ripartire da capo.
Non abbiamo solo percorsi lineari, ma anche diverse aree esplorabili con oggetti acquistabili. Tra questi c’è il negozio di souvenir, dove ho potuto apprezzare la citazione a Death’s Door con uno skateboard dedicato. Allo stesso tempo esistono dei livelli più lineari, nei quali dovremo evitare gli ostacoli e proseguire con le giuste tecniche. In questi livelli non c’è un’effettiva punizione in caso di morte, poiché verremo riportati a poco prima dello schianto o all’inizio del percorso in alcuni casi, tenendo conto di alcuni dei progressi effettuati.
Ho trovato molto comodi i comandi con un pad alla mano. L’unico neo è la telecamera che alcune volte è ingovernabile durante le battaglie contro i boss, dove è richiesta l’esecuzione di mosse rapide. Ho impiegato anche del tempo prima di abituarmi a effettuare dei trick non disastrosi, dato che la finestra dell’indicatore per effettuare la mossa in modo perfetto scorre fin troppo velocemente. Ho visto che all’interno del gioco saranno presenti molte più tecniche rispetto a quelle provate in questa versione di prova, ma già così risulta essere veramente divertente.
Il punto migliore di Skate Story è il suo stile. In poco tempo riesce a ipnotizzare, con il suo stile retrò e allo stesso tempo moderno. Per certi versi sembra di guardare una vecchia VHS, ma il tutto è adornato da influenze psichedeliche. Lo stesso posso dire delle musiche, che accompagnano in modo impeccabile lo scorrere degli scenari.
Commento Finale
Skate Story ha tutte le carte in regola per essere un titolo interessante da tenere d’occhio. Il primo capitolo mi ha convinto quasi totalmente. C’è ancora qualcosa da migliorare, come la telecamera che non è sempre stabile. A livello estetico il titolo si presenta in modo originale, con livelli oscuri e piacevoli da esplorare. Speriamo che il prodotto finale possa offrire ancora di più e stupirci in meglio!