Fin dal suo annuncio ho avuto un hype smisurato per Neva, la nuova produzione di Nomada Studio. Questo perché ho amato tantissimo la loro ultima opera, Gris, un viaggio emozionante e toccante che mi ha permesso di vivere un’esperienza unica nel suo genere nel mondo videoludico. Ancora una volta gli sviluppatori ci immergono in un mondo dalle tinte uniche, delicate e allo stesso tempo malinconiche.
Ho avuto il piacere di provare la prima ora di gioco. Finalmente posso dirvi la mia dopo aver provato Neva con mano!
Un legame profondo
La storia ruota attorno a una ragazza di nome Alba e a un piccolo cucciolo di lupo chiamato Neva. Nella scena iniziale possiamo vedere come le forze oscure minaccino delle terre un tempo pacifiche, macchiando la bellezza della natura con le loro influenze maligne. In questa scena, vediamo la vita di uno dei genitori di Neva spegnersi, colpendo profondamente il cuore della protagonista e del piccolo cucciolo. Nonostante il grave lutto, la ragazza e il lupo decidono di intraprendere un lungo viaggio.
Nella prima ora che ho avuto modo di provare, ho visto Alba e Neva costruire un legame profondo. Data l’inesperienza del cucciolo, saremo noi, in quanto figura guida, ad aiutare il lupo a compiere passi importanti. I due sono legati e, in qualche modo, vanno avanti affrontando insieme l’oscurità e cercando di accettare il grave lutto. Nonostante sia stato solo l’inizio della storia quello che ho potuto vedere, le premesse per essere ancora una volta una grande storia, come quella di Gris, ci sono tutte.
Distruzione e gentilezza
Il gameplay di Neva è molto semplice. Avremo a disposizione i classici tasti per il movimento, potremo saltare e, a un certo punto del gioco, con il tasto J della tastiera, potremo attaccare. Una volta incontrati i primi pericoli, ci verrà introdotta la schivata con il tasto K, che funziona anche come scatto per muoverci rapidamente. Avremo a disposizione tre fiori che corrispondono alla nostra vita: un colpo di un nemico distruggerà un fiore. Per poter ripristinare la nostra salute, dovremo colpire per sei volte senza mai subire danni, così facendo sboccerà uno dei fiori della salute. Ho trovato questo sistema molto poetico, poiché richiama l’ambientazione del gioco che appassisce e rifiorisce.
Per quanto riguarda il nostro fidato compagno, essendo solo un cucciolo, spesso si distrarrà rincorrendo farfalle o cercando di capire cosa sta cadendo da un albero. Per richiamare la sua attenzione, potremo premere il tasto P, in modo che Alba possa chiamare il cucciolo a sé. Spesso ci toccherà farlo più volte per indicargli la strada. Devo dire che il level design del gioco è molto ben delineato e l’interattività è abbastanza elevata, portando il giocatore a esplorare quanto più possibile.
Eppure, la cosa che più mi ha colpito è l’ambientazione. Ancora una volta, siamo di fronte a un capolavoro artistico da parte di Nomada Studio. Ogni scenario è spettacolare e spesso mi sono fermato solo per apprezzare i fondali e la loro impeccabile bellezza. Se con Gris si erano raggiunti livelli inestimabili, con Neva ci sono tutte le carte in regola per superare quel livello già elevato!
Una perla rara
Ammetto che sono rimasto colpito da questa versione di prova di Neva semplicemente perché, in quasi un’ora di gioco, è riuscita a toccarmi nel profondo con la sua delicatezza, la sua malinconia e un mondo che chiede aiuto. Vedere Alba e Neva mi ha emozionato, nonostante conosca ancora molto poco su di loro, dato che la demo termina una volta sconfitto il boss del livello. Nonostante ciò, la narrazione si prospetta interessante e delicata, come Nomada Studio ha già saputo dimostrare con Gris.
Ammetto che avrei voluto vedere di più, ma questo è il mio lato avaro, che desidera il gioco subito e ora. Posso dirvi che si prospetta già come una piccola opera d’arte in movimento pronta a regalarci grandi emozioni. Dal canto mio, non vedo l’ora di saperne di più, ma finora è completamente promosso e non posso fare altro che invitarvi a seguire la produzione e a supportare gli sviluppatori!