The Legend of Legacy HD Remastered
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The Legend of Legacy HD Remastered – Recensione

Non è la prima volta che mi imbatto nel compito di recensire The Legend of Legacy. Su altri lidi e in tempi remoti, perché il 2016 sembra davvero una vita fa, recensii il gioco nella sua versione originale per Nintendo 3DS.

Otto anni dopo FuRyu e NIS America hanno deciso di rilasciare una versione rimasterizzata del gioco per PC, PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch. Avendo tutto sommato un buon ricordo delle mie ore di gioco, ho deciso di giocare The Legend of Legacy HD Remastered nella sua incarnazione per PlayStation 5.

Alla scoperta di Avalon

Un’isola inesplorata, sette avventurieri in cerca di gloria e un leggendario artefatto: questi sono i punti cardine della narrazione di The Legend of Legacy. Prima di iniziare il gioco dobbiamo scegliere quale dei sette personaggi sarà il nostro protagonista. Ognuno ha un proprio obiettivo e si trova legato a doppio filo con l’isola di Avalon e lo Star Graal, oggetto mitico ricercato da tantissimi avventurieri.

La scelta del personaggio ci permette di vedere gli eventi sotto il loro punto di vista e di capire meglio il loro passato e le loro motivazioni. Indipendentemente dalla nostra scelta, iniziamo sempre dall’unico insediamento noto di Avalon, Initium. Fin dalla prima esplorazione fuori dalla città entriamo in contatto con le misteriose rovine sparse per Avalon…

Non è molto facile parlare della storia di The Legend of Legacy, semplicemente perché la narrazione è ridotta proprio all’osso. La trama funge semplicemente da scusa per introdurre l’isola di Avalon e per darci il compito di completare le mappe delle varie zone. Anche la caratterizzazione dei personaggi è inesistente: ci basteranno pochi minuti per dimenticarci completamente degli obiettivi personali di ognuno.

In questa edizione rimasterizzata non è stato aggiunto nulla al comparto narrativo. Ci troviamo di fronte la medesima esperienza che avevamo su Nintendo 3DS. Certo, il focus degli sviluppatori era quello di creare un RPG “vecchio stile” e incentrato più sul gameplay effettivo, ma, come vedremo poco più avanti, ciò evidenzia solamente quella che è davvero la criticità del titolo…

The Legend of Legacy

Tra un combattimento e una mappa da completare…

Il gameplay, punto cardine dell’intera produzione, si divide in due parti: combattimenti e completamento delle varie mappe.

Per quanto riguarda la seconda di queste, non aspettatevi assolutamente una meccanica come quella vista in Etrian Odyssey. Per disegnare una mappa basta semplicemente camminare nella zona finché non ci verrà dato il completamento al 100%. Possiamo vedere il progresso della mappa in corso in alto a sinistra.
Inoltre, le zone da esplorare sono davvero piccole e, se su Nintendo 3DS si poteva chiudere un occhio, su console fissa è fin troppo evidente.

Ciò che ci troviamo davvero a fare per tutta l’esperienza di gioco sono le innumerevoli battaglie contro i nemici. Questi sono una manciata per zona e tendono a ripetersi parecchio durante la nostra esplorazione, oltre a essere piuttosto facili da sconfiggere.
Il livello di sfida, infatti, è piuttosto sottotono. Quasi tutti gli scontri si possono completare senza riporre la minima cura e senza consumare nemmeno un SP, che non si rigenera a fine combattimento come gli HP.

È interessante la possibilità di scegliere nel dettaglio la nostra formazione sul campo, o anche crearne di nuove dal comodo editor. Purtroppo però questa feature non incide più di tanto sull’esperienza. Lo stesso si può dire della meccanica degli elementi e dell’utilizzo degli Elementali: sulla carta è interessante, ma pad alla mano il tutto diventa subito ripetitivo e senza incidere particolarmente.

The Legend of Legacy non presenta un sistema di livelli o di punti esperienza. Più si usa un attacco e più questo ha la possibilità di salire di livello o di subire un aumento di una delle statistiche. Alla fine di un combattimento un personaggio può anche avere un incremento di HP, SP o di una delle statistiche. Il tutto però avviene in modo casuale, così come l’apprendimento di nuove abilità legate all’arma che si utilizza maggiormente. Può capitare, infatti, che a caso salga di livello un’abilità che magari nemmeno mai usiamo, o che apprendiamo abilità legate a un’arma che avevamo equipaggiato solo per provarla.

Anche dal punto di vista del gameplay non abbiamo nessuna aggiunta. Questa edizione rimasterizzata riesce a proporre su un singolo schermo ciò che nel 2016 era diviso su due e ha introdotto una guida per le meccaniche di gioco, ma nulla di più.

Otto anni nel futuro?

The Legend of Legacy HD Remastered non brilla particolarmente dopo otto anni. Certo, rispetto all’originale per Nintendo 3DS abbiamo una risoluzione maggiore e una pulizia delle texture che era decisamente necessaria. Tuttavia non si può non notare i design dei nemici che si ripetono più e più volte o la scarsa cura nei dettagli. Dettagli che sullo schermo della vecchia portatile Nintendo non si sarebbero notati più di tanto, ma su uno schermo da 40 pollici non sono ignorabili.
Ho giocato il titolo su PlayStation 5, dove si lascia giocare senza particolari problemi tecnici. Durante la mia esperienza il gioco è sempre risultato fluido.

Dal punto di vista del sonoro nulla da ridire: la colonna sonora ancora una volta si sposa bene con lo stile dell’ambientazione e dei personaggi. Ancora una volta il gioco è disponibile con una localizzazione in inglese per quanto riguarda i testi e le poche parti doppiate.

Leggenda dimenticata

The Legend of Legacy HD Remastered non è un gioco che riesce a spiccare. Se su Nintendo 3DS si potevano preferire RPG dalla rapida progressione nelle mappe per via della natura portatile della console, su quelle fisse non si ha lo stesso effetto.
La narrazione è inesistente e il gameplay, che dovrebbe essere il punto focale dell’intera esperienza, risulta dopo poco ripetitivo e poco impegnativo.

The Legend of Legacy HD Remastered
  • 5/10
    Voto - 5/10
5/10

Riassumendo

The Legend of Legacy HD Remastered non riesce a intrattenere a causa di una narrazione inesistente e di un gameplay che diventa subito ripetitivo. L’unica sfida offerta è quella di battere il sistema casuale per far salire di livello le abilità e apprenderne di nuove.

Videogiocatrice da sempre, amante dei RPG e con una passione smodata per The Binding of Isaac. Nel tempo libero, oltre ai videogiochi, legge o ricama.