Grazie alla disponibilità di Red Limb Studio e Keymailer, ho avuto l’opportunità di giocare a Smells Like a Mushroom sia su PlayStation 5 che nella sua versione per Xbox Series X|S. Il titolo era già stato rilasciato il 6 settembre su Steam per poi approdare il 15 novembre su console. Le premesse del gioco sono molto interessanti, proprio per questo ho voluto dare un’occhiata da vicino a Smells Like a Mushroom!

Una minaccia tutta vegetale
La trama è tra le più semplici: ci troviamo in un mondo in cui gli esseri umani sono ormai estinti. A prendere il controllo della Terra sono i vegetali, tra cui il nostro protagonista e sua moglie. Impersoneremo una carota senziente, la cui tranquillità viene minacciata da funghi malvagi intenti a conquistare la Terra e l’intero universo.
Il nostro Carrotado dovrà unirsi agli Aveggers a bordo di un incrociatore spaziale chiamato Soli-Trek per viaggiare attraverso vari pianeti alla ricerca delle ormai perdute tecnologie umane. Questa tecnologia sarà necessaria per spazzare via una volta per tutte la minaccia dei funghi e del loro capo Satanus Boletus. Ci sono molti riferimenti divertenti a personaggi storici e non. Tra le nostre fila troveremo Nicola Siesta e Garlic Ailstein. Spesso le battute e i nomi fanno riferimento ai vegetali, come ci si poteva aspettare da un gioco in cui gli esseri senzienti sono… verdure.
Avremo a disposizione un hub centrale. Da qui potremo scegliere quali missioni affrontare, potenziare il nostro personaggio e, soprattutto, ottenere nuove abilità che ci permetteranno di abbattere i funghi con maggiore facilità. Inoltre, l’hub comprende anche altre aree secondarie, tra cui un poligono di tiro in cui potremo testare le nostre armi da fuoco. Se questo non fosse abbastanza, potremo personalizzare Carrotado sia esteticamente, modificandone abiti e colori, per ottenere il look più accattivante con cui scacciare la minaccia fungina!

Un fungo alla volta
Dal punto di vista del gameplay, abbiamo un titolo third-person shooter con tanti elementi platform. Avremo a disposizione diverse armi da fuoco per difenderci dagli attacchi dei nemici e potremo utilizzare la schivata per evitare i loro colpi. A nostra disposizione c’è anche un jetpack, che ci consente di effettuare scatti utili sia nelle battaglie che durante l’esplorazione. All’interno della mappa sono presenti molti elementi distruttibili, al cui interno si trovano oggetti spesso utili. Le mappe di gioco non sono enormi: si tratta di stage piuttosto contenuti che combinano azione e meccaniche tipiche di un classico platform.
Le battaglie contro i boss, pur non essendo tra le più difficili, spesso richiedono maggiore attenzione rispetto ai combattimenti normali. Non sarà raro dover studiare con cura le tattiche del boss per evitare di finire a terra. Uno degli aspetti più sorprendenti è la presenza della modalità couch co-op per due giocatori, che rende la giocabilità molto più divertente. Il mio consiglio è proprio quello di giocarlo insieme a qualcuno, dato che così risulta più coinvolgente e molto meno ripetitivo.

Delle verdure bollite
Le ambientazioni di Smells Like a Mushroom sono molto accese e ricche di colori. Eppure, nonostante i luoghi pieni di luci al neon e ambientazioni di ogni tipo, si nota un certo riciclo degli asset, come se gli sviluppatori avessero esaurito le idee. Purtroppo, anche i modelli poligonali non sono tra i migliori, con animazioni a dir poco legnose durante le cut-scene e fin troppo grossolane. Nonostante ciò, il titolo offre uno stile abbastanza piacevole da vedere, con effetti a schermo che riescono a garantire un buon risultato finale. Ho apprezzato molto anche gli effetti sonori del gioco, accompagnati da una colonna sonora sopra le righe, perfetta per un titolo esilarante.
Nonostante tutto, si tratta di un titolo che, nella sua breve durata, è riuscito a divertirmi con le sue battute e con il suo essere, a modo suo, unico. Non è un prodotto che offre una storia originale o un comparto tecnico memorabile, ma riesce comunque a garantire alcune ore di intrattenimento, soprattutto se giocato in modalità cooperativa con qualcuno. Sarebbero bastati alcuni accorgimenti in più e una maggiore varietà per rendere il titolo ancora migliore di quanto sia ora. Grazie a Keymailer ho avuto l’opportunità di provare qualcosa di diverso in questo inizio 2025. Mi sento di consigliarlo se cercate un gioco da condividere in compagnia, senza troppe pretese!
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