Due mesi fa vi scrivevo per la prima volta di Clair Obscur: Expedition 33, dopo averne giocato una build di prova che mi aveva decisamente colpita in positivo. Tutto sembrava promettere un gioco di ruolo a turni dalla trama appassionante e dal gameplay con un nuovo approccio verso il mio genere preferito. L’unico lato negativo di quella build di prova? Dover aspettare per mettere le mani sul prodotto finito!
Finalmente il giorno di uscita del gioco di ruolo a turni di Sandfall Interactive è arrivato, e grazie a Kepler Interactive ho avuto modo di giocare all’incarnazione del titolo per PlayStation 5. Le mie impressioni con la build di prova sono state confermate? Non vi resta che scoprirlo leggendo questa recensione!

Clair Obscur: Expedition 33
Sviluppatore: Sandfall Interactive
Distributore: Kepler Interactive
Piattaforme: PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S
Data di uscita: 24/04/2025
All’ombra del Monolito
Ogni anno gli abitanti di Lumière sanno che devono dire addio ai loro cari durante il Gommage, evento che segna il momento in cui la Pittrice dipinge sul suo Monolito un numero decrescente di anno in anno. Coloro che superano l’età rispetto al numero scompaiono per sempre. Gli abitanti di Lumière sono in parte arresi a questo triste destino, che prima o poi porterà all’estinzione dell’umanità, mentre altri di anno in anno organizzano delle spedizioni nel Continente con un unico obiettivo: fermare la Pittrice una volta per tutte.
Noi ci troviamo a seguire proprio la Spedizione 33, capitanata da Gustave, che fin dal suo approdo su una spiaggia del Continente si trova davanti a situazioni che mai avrebbe potuto immaginare…

La trama di Clair Obscur: Expedition 33 è toccante fin dalle prime battute del prologo, in cui vediamo gli effetti devastanti dell’operato della Pittrice. Andando avanti ci aspettano momenti emozionanti e che ci lasciano senza parole, mentre nei tre atti di cui è composta l’avventura conosciamo di più sul Continente, sui Nevron che lo infestano, ma anche sui membri della spedizione con cui affrontiamo l’avventura. Gustave, Maelle, Lune, Sciel, Verso e Monoco sono sei personaggi molto diversi tra loro, ma è impossibile non affezionarsi a loro nel corso del nostro viaggio.
Servono circa trenta ore alla difficoltà intermedia per completare la narrazione principale, più del doppio per esplorare il Continente in lungo e in largo. Come vi dicevo prima, la narrazione è decisamente emozionante, anche se non sempre gli eventi ci colgono di sorpresa. Alcune scene ci fanno intendere con fin troppo anticipo alcuni elementi, con il risultato che alcune rivelazioni finiscono con l’avere meno impatto del dovuto.

A turni, con qualcosa in più
Clair Obscur: Expedition 33 è un gioco di ruolo a turni, che però introduce degli elementi interessanti al genere. Infatti possiamo parare e schivare gli attacchi dei nemici premendo gli appositi tasti con il giusto tempismo. Parando gli attacchi in arrivo possiamo anche infliggere dei devastanti contrattacchi con un singolo personaggio o con tutto il party (combattono fino a tre personaggi alla volta).
Per parare gli attacchi in arrivo è importante prestare attenzione più ai suoni emessi dai nemici che non ai loro movimenti: spesso infatti i nemici ci traggono in inganno con i loro moveset. Lo stesso non si può dire nella parata degli attacchi sfumati, introdotti più avanti nel gioco, dove è importante osservare bene il movimento del nemico.

Nel nostro turno possiamo consumare i nostri PA per eseguire delle abilità, oppure possiamo consumarli per sparare ai nemici. Alcuni di loro, infatti, hanno dei punti deboli che, se colpiti con lo sparo, elargiscono una grande quantità di danno.
I nostri sei personaggi giocabili hanno tutti delle abilità uniche a loro disposizione, così come delle meccaniche diverse per ognuno. Per esempio Maelle combatte utilizzando tre pose di combattimento, ovvero Offensiva, Diversiva e Virtuosa, mentre Monoco accumula i piedi di Nevron per poter utilizzare le loro abilità.
Ho molto apprezzato la diversificazione degli stili di combattimento per ogni personaggio, ed è sempre divertente trovare nuove sinergie tra i membri del party.

Questione di Picto e di Lumina
Due elementi estremamente importanti per i personaggi sono i Picto e i Lumina. I primi sono degli oggetti equipaggiabili (fino a tre per ogni personaggio) con un’abilità, ma anche con dei boost alle statistiche (come un aumento della salute o della difesa). Se completiamo quattro battaglie con un determinato Picto equipaggiato, ne sblocchiamo l’abiltà da imparare con i Punti Lumina. Per esempio, dopo quattro battaglie con il Picto Anti-Bruciatura, abbiamo la possibilità di spendere i punti Lumina di ogni personaggio per dare Anti-Bruciatura a tutti.
Ho trovato un po’ carente il tutorial in-game per l’assegnazione delle abilità con i Punti Lumina, quando invece si tratta di un elemento fondamentale per andare avanti nelle battaglie sempre più impegnative. In base alle skill utilizzate dal nostro party, assegnare i giusti Lumina può creare delle sinergie decisamente interessanti per superare i combattimenti più esigenti. Altri Lumina invece sono sempre ottimali, come quelli che garantiscono dei PA in più durante i turni o dopo le parate e le uccisioni.

Alla scoperta del vasto Continente
Il mondo di gioco di Clair Obscur: Expedition 33 è mastodontico. Durante la trama principale ci imbattiamo in tanti luoghi molto suggestivi, ma ci sono tante location che invece scopriamo solo esplorando.
Il Continente è pieno di sfide sempre maggiori, dai Bourgeon che di tanto in tanto troviamo sparsi per il mondo, passando per una serie di boss opzionali (come il Serpenphare) fino alla Torre Infinita con le sue prove decisamente insidiose.
Sparsi per il mondo possiamo trovare dei dischi musicali, ma anche i diari delle precedenti spedizioni. Alcuni ricalcano le tematiche della narrazione principali, altri riescono inaspettatamente a strapparci una risata (il mio preferito è quello della Spedizione 60). Non mancano anche delle missioni dedicate ai membri del party, così come delle attività secondarie come la ricerca dei bambini Gestral perduti o gli incontri con dei particolari Nevron.
Il mondo di gioco ha veramente tanto da offrire, ed è impossibile non perdersi nell’esplorazione del Continente anche dopo aver già raggiunto i titoli di coda.

Una direzione artistica indimenticabile
Sandfall Interactive ha svolto un lavoro eccelso nella direzione artistica. Clair Obscur: Expedition 33 è un gioiello di rara bellezza, a partire dall’affascinante Continente, che sfrutta il sapiente utilizzo di Unreal Engine 5, fino alla colonna sonora semplicemente magistrale. C’è una grande varietà nei brani proposti, da quelli dove spicca l’utilizzo del pianoforte a quelli dove l’orchestra si unisce alla chitarra elettrica, passando per quelli con un sound decisamente moderno.
Lorien Testard, il compositore, ha svolto davvero un ottimo lavoro nel creare dei brani che si sposano alla perfezione con gli eventi narrati, con protagoniste le voci di Alice Duport-Percier e di Victor Borba.
Degno di nota anche il doppiaggio, disponibile sia in inglese che in francese. Personalmente ho scelto il primo di questi, dove soprattutto Jennifer English (Shadowheart in Baldur’s Gate III) e Ben Starr (Clive Rosfield in Final Fantasy XVI) svolgono un lavoro eccelso rispettivamente nei panni di Maelle e di Verso.

Le sbavature della tela
Tecnicamente parlando, Clair Obscur: Expedition 33 si presenta fin dal Day One senza particolari problemi che ne inficiano la giocabilità. Su PlayStation 5 ho provato sia la modalità Prestazioni che quella Qualità, e in entrambe ho notato giusto qualche piccolo calo di frame rate durante l’esplorazione delle aree più dense. Esattamente come nella build di prova, ho dovuto disattivare la Sfocatura dei movimenti nelle impostazioni grafiche.
Ho anche notato dei pop-up abbastanza frequenti nella mappa del mondo, e in diverse occasioni mi sono trovata a combattere senza la musica di fondo, con la traccia che si interrompeva.
Si tratta di elementi che non rovinano assolutamente l’esperienza di gioco, anche perché si tratta di sbavature minori rispetto al resto della resa tecnica. Sandfall Interactive è uno studio indipendente che conta una trentina di sviluppatori, e sono riusciti a confezionare un prodotto stabile e senza grossi problemi, cosa che non sempre si può dire di produzioni ben più blasonate.

Per coloro che verranno dopo
Penso che Clair Obscur: Expedition 33 è un gioco di cui si continuerà a parlare anche nei prossimi anni. Non solo Sandfall Interactive ha realizzato una storia emozionante e coinvolgente, ma ha anche saputo portare innovazione e freschezza in un genere che esiste da sempre nella sfera videoludica.
Si tratta di un titolo assolutamente imperdibile, sia per gli amanti dei giochi di ruolo a turni, sia per coloro che sono alla ricerca di un prodotto diverso dal solito e in grado di lasciare il segno!
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