Durante Etna Comics 2019, abbiamo avuto l’onore di poter intervistare in sala stampa Keiichiro Toyama (padre della serie di Silent Hill e Gravity Rush) e Hidetaka Suehiro (padre del famoso Deadly Premonition).
Si ringrazia John Kaminari per aver tradotto durante l’intervista le nostre domande.
Di seguito vi riportiamo la nostra intervista ai due leggendari sviluppatori.
Keiichiro Toyama


Com’è nata l’idea di Silent Hill? Cosa l’ha spinta a creare la serie?
In quel periodo andava molto la serie di Biohazard in Giappone, e in quei anni erano in voga gli Horror della Capcom, dunque Konami mi diede il compito di creare un rivale sempre del genere Survival Horror. Ho voluto creare però un qualcosa di diverso, traendo ispirazione dalle opere di Stephen King, che sono un modo di vedere diversamente i survival horror che proponeva Capcom a quei tempi.
Il passaggio da Silent Hill a Gravity Rush è stato netto, approcciarsi ad una console come PlayStation Vita com’è stato, facile o difficile? Visto che comunque la console proponeva delle meccaniche nuove.
A dire il vero, inizialmente il titolo lo stavamo programmando su PlayStation 3, ma poi ci siamo spostati su PlayStation Vita, visto che Sony stava creando una nuova console. Abbiamo passato tutto il progetto sulla nuova arrivata, e approcciarsi alla nuova console è stato molto difficile.
C’è la possibilità di poter vedere un terzo capitolo di Gravity Rush? E se ne avessi l’opportunità, lavoreresti a un Silent Hill nuovamente?
E’ una domanda molto strana. Comunque, per quanto riguarda Gravity Rush 3, al momento non ho pianificato nulla, però se mi sarà possibile sarò felice di poter creare questo nuovo sequel.
Per Silent Hill, purtroppo non lavoro più per Konami dunque mi è impossibile. Ma visto che i Fan di Silent Hill sono tantissimi, vorrei rispondere ai desideri di questi con un titolo che possa ereditare le atmosfere della serie.
Hidetaka Swery65 Suehiro


Deadly Premonition viene considerato “il sequel spirituale” di Silent Hill da molte persone, come accogli questa etichetta al titolo?
Ci sono persone che la pensano in questo modo, e sono liberi di giudicarle come vogliono. Ma ammetto di essermi ispirato alle opere di Toyama. Tra l’altro non avevo mai incontrato Keiichiro Toyama, infatti parlando in questi giorni, gli ho appunto detto che è stata una delle mie fonti d’ispirazione per Deadly Premonition.
Le principali fonti d’ispirazioni per Deadly Premonition quali sono state?
Le mie fonti d’ispirazioni sono state principalmente dalle produzioni letterarie e cinematografiche valide, ma in particolar modo mi sono ispirato alle opere di David Lynch, visto che il modo particolare di creare Thriller alla David Lynch non esisteva ancora tra i videogiochi, ho assorbito lo stile e ho provato a creare un qualcosa di nuovo.